Le disgrazie d’Italia

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Si dice che le disgrazie non vengano mai da sole ed è vero ed infatti in Italia oggi le disgrazie sono molte. La prima disgrazia, che pesa ormai da 20 anni in Italia, è certamente quella del personaggio politico Berlusconi che io, Biagio Carrubba, ho già definito l’uomo delle disgrazie e della iella italiana perché ha portato in Italia tanti disastri e iattura a tutti gli italiani.
Dunque io, Biagio Carrubba, dico che fino a quando Berlusconi sarà parte attiva della politica italiana e sarà detentore e ricattatore dell’attuale governo Letta l’Italia vivrà e sarà sempre in disgrazia e non ne potrà uscire fuori fino a quando Berlusconi non sarà estromesso dalla politica italiana. Ad estromettere Berlusconi dalla scena politica non ci è riuscito il PD che anzi lo ha fatto diventare suo alleato me spero ci riesca la magistratura di Milano con le sue giuste sentenze.
Accanto a Berlusconi un altro che porta disgrazia ed iella all’Italia è sicuramente Gasparri che dopo avere abbandonato Fini per Berlusconi ha portato disgrazie a tutti gli italiani con i suoi sermoni faziosi.
Tra gli ultimi arrivati a portare disgrazie all’Italia ci sono anche Grillo e il guru Casaleggio i quali si sono messi a capo del Movimento 5 Stelle, un movimento qualunquista di destra. Con la sua intransigenza ed opposizione a Bersani, il M5S ha favorito la nascita del governo Letta-Berlusconi ed è quindi responsabile dell’attuale obbrobrioso governo di centro destra che porterà altre disgrazie e tasse agli italiani. Ci scommetto che Letta e Saccomanni escogiteranno tasse per far pagare perfino i disoccupati e i precari pur di far quadrare i conti dello stato ma falliranno ugualmente e porteranno l’Italia al default.
Anche le disgrazie che provengono dal Pd, uno pseudo partito di centro sinistra, non vengono da sole. Prima è venuta la disgrazia Bersani e poi quella Letta. Bersani, dopo tre anni da segretario, ha fallito su tutti i fronti ed è stato sconfitto sia sul piano interno, con l’elezione del nuovo segretario Epifani, che all’esterno con l’elezione del governo Letta.
Il governo Letta che ha il sostegno del Pd concorre a tenere in vita un governo di centro destra che ha a sua volta lo scopo di sostenere la destra e la destracrazia.
Letta stesso con la formazione di questo governo ha riabilitato Berlusconi e lo ha fatto nuovamente diventare padre padrone del suo governo e di tutto il Parlamento. Berlusconi in questa posizione di forza, particolare e privilegiata, di padre padrone della politica italiana ricatta continuamente il governo Letta che può far cadere quando e come vuole lui come ha già fatto con il governo Monti, caduto con il suo repentino ed improvviso tradimento.
Ma portano disgrazia anche una buona parte di elettori italiani che hanno la colpa originaria di votare Berlusconi ed il centro destra e votano imperterriti Casini, Grillo, Gasparri e Fini che sono diventati i veri potentati della politica italiana. Non dimentichiamo che Berlusconi in questi anni di potere, quasi assoluto, nei suoi governi e ora in questo governo Letta, ha praticamente difeso sè stesso dai tanti capi di accusa e processi in cui è implicato e condannato.
Infatti in tutti questi decenni con i suoi soldi e con i suoi avvocati è sempre riuscito a farla franca e a non andare in galera, come invece gli urlavano l’11 maggio 2013 i manifestanti e contestatori durante il suo comizio a Brescia che gli gridavano lo slogan “vai in galera”.
In questi giorni è stata confermata la sua condanna in secondo grado nel processo Mediaset ma Berlusconi, invece di dimettersi, continua a calpestare e a disprezzare tutti i giudici che lo hanno condannato. Spero tanto che arrivi presto il terzo, ed ultimo, grado di giudizio della Cassazione per avere la conferma definitiva della condanna senza che, stavolta, i suoi avvocati possano salvarlo.
C’è da elogiare dunque i giudici che hanno confermato la condanna di primo grado e non si sono fatti intimidire dagli avvocati di Berlusconi ma ormai Berlusconi sa come fare per non finire in galera e sa che fin quando dura il governo Letta sarà salvo per cui difende questo governo.
Berlusconi con i voti che ha preso continua a godere dell’immunità parlamentare e ha la forza di sottrarsi ai processi. Praticamente si ripete la stessa situazione, mutatis mutandis, del periodo fascista in cui tanti milioni di italiani sostenevano e davano forza con le loro urla Mussolini durante il ventennio fascista così ora questi numerosi elettori di destra danno forza e potere a Berlusconi che lo utilizza e lo sfrutta per non andare in galera.

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Mentre Berlusconi sulle disgrazie che porta agli italiani ci fiorisce e ci marcia, Bersani invece le subisce. Infatti il più disgraziato di tutti è stato certamente, in questo frangente politico ed istituzionale, proprio lui che avrebbe potuto cambiare la situazione politica italiana con la sua proposta di un “governo di cambiamento” ed invece, a causa della sua sindrome dello schiavo, ha preferito rimettersi nella mani del vecchio padre padrone Berlusconi.
Infatti Bersani, insieme al PD, soffre della sindrome dello schiavo e preferisce avere un padrone anziché diventare prima liberto e poi libero. La nevrosi dello schiavo consiste infatti nel fatto che uno schiavo ha paura di diventare libero ed allora razionalizza la sua paura e decide di non uscire dalla sua condizione continuando a servire il suo padrone. Così ha fatto Bersani poiché ha avuto paura del nuovo e cioè non ha avuto il coraggio di sostenere Rodotà al momento giusto ed opportuno e quindi di allearsi con Grillo rimettendosi nelle mani di Napolitano che, anche lui fuori dal “nuovo corso” e dalla libertà, ha richiamato il vecchio padre padrone Berlusconi il quale è felice di potere continuare la sua indole di sfruttatore e di opportunista per salvaguardare i suoi interessi economici, politici e soprattutto personali sottraendosi così ai suoi guai giudiziari.
Quindi Berlusconi ha accettato di buon grado di ritornare a fare il padre padrone e comanda in Italia anche se non direttamente ma dietro le quinte. Insomma il vero padre padrone dell’Italia rimane Berlusconi e Bersani è rimasto a fare lo schiavo come era nella sua indole ma ora al posto di primo ministro c’è andato un altro schiavo, Letta, che fa praticamente il portavoce di Berlusconi.
Questa tendenza allo schiavismo di Letta e Bersani è comune a quella della maggioranza degli italiani che hanno l’inclinazione di cercarsi un padre padrone come sempre hanno fatto da Giulio Cesare ad Ottaviano a Vittorio Emanuele II a Mussolini. Ma per fortuna in Italia c’è ancora una cultura e uno spirito democratico che tiene testa a questa sindrome di schiavismo che porta, nei fatti, ad una dittatura di destra.
Dunque Bersani poteva diventare l’uomo politico più importante del centro sinistra di questi anni se avesse avuto il coraggio di scegliere Rodotà come Presidente della Repubblica o come Presidente del Consiglio (come gli aveva consigliato D’Alema) ma invece si è rifugiato nella vecchia politica delle mani sicure ed ha perso tutto diventando un perdente storico della società e della politica italiana mentre poteva essere l’uomo nuovo e libero della storia italiana. Ma tutto questo è successo perché Bersani non ha avuto né il coraggio né la forza di scompigliare il vecchio perché in questo frangente ci sarebbe voluta, secondo me, un po’ di entropia, cioè quella forza centripeta iniziale che ci vuole ogni volta per rovesciare il vecchio sistema e crearne uno nuovo. Io credo che infatti la libertà richieda un po’ di entropia cioè quella forza di disordine sociale che apre nuovi scenari politici ed istituzionali ma purtroppo Bersani non ha avuto né la forza morale né quella politica che hanno i grandi statisti che sanno sfruttare a loro vantaggio le situazioni di crisi politica ed istituzionale.
Bersani, quindi, si è trovato nella condizione di essere il nuovo uomo politico italiano e di potere cambiare il corso della politica ma per la sua sindrome è rimasto schiavo di Berlusconi invece di diventare l’artefice della nuova politica italiana ricadendo nel limbo dell’anonimato del Pd.

Enrico-Letta-770x489Berlusconi con la sua posizione di “detentore” e “ricattatore” del governo Letta non ha niente di padre padrone cioè non è per niente un padre che pensa al bene dei propri figli, come di facciata fa intendere, ed invece è rimasto solo un padrone che sfrutta e strumentalizza lo Stato per i suoi interessi personali e politici e si avvicina molto al principe di Machiavelli.
Berlusconi grazie alla sua sindrome di padrone e alla concomitanza della sindrome dello schiavo di Bersani impersona molto bene le caratteristiche del principe di Machiavelli perché sfrutta lo Stato per i suoi fini politici e come diceva Machiavelli “il fine giustifica i mezzi”.
Quindi Berlusconi da padrone, come sa essere, sfrutta l’attuale situazione politica italiana per i suoi fini e quindi riesce a dichiararsi liberare e libertario mentre in realtà è un principe autocrate che vorrebbe governare e comandare lo Stato italiano.
Io, Biagio Carrubba, di fronte a questo governo di centro destra e sotto il dominio di Berlusconi, rimango un ideologo di sinistra e quindi mi tengo lontano dal PD e dalla sua dirigenza tenendomi la mia libertà personale e la mia ideologia perché non voglio votare questo pseudo partito di sinistra che è ancorato alla vecchia ideologia della destra berlusconiana.
Quindi mi accontento di rimanere solo ed isolato anziché sentirmi vicino alle ideologie della destra e di Berlusconi. Io da Berlusconi non voglio proprio niente e anche se mi togliesse tutte le tasse possibili ed immaginabili non lo voterei perché votandolo perderei la mia libertà e voterei un padre padrone che non voglio avere, cosa che invece ha fatto il PD alleandosi con lui.

Biagio Carrubba.

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1 commento per Le disgrazie d’Italia

  • Jorge  dice:

    Again it is not that much important who will becmoe the ministers.Important is if they will be able to pass the necessary reforms. Which remains an as big if as ever.Monti cs were perfectly able to do the reforms, effectively nearly everybody is. The issue is if there is enough backing for that. And this time it will be even more difficult to tell that it are only technocrats than with Monti. Public will hold both parties accountable, especially when there is an alternative (Grillo). And even more when the way things have been done here look to be a perfect example of everything that is bad in Italian politics.The cabinet will be unstable whoever is in it which makes getting reforms through as difficult as under Monti. When a cabinet can be sent home any time subsequently elections can be around any corner, it simply becmoes useless when it is clear that a large majority of the voters simply isnot ready for reforms.They donot need a government they need a government that can reform and this is not one.

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