“POESIE POSTCONTEMPORANEE 2024” PRIMO ARTICOLO TEORICO, POLITICO E POETICO 2024

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PARAGRAFO N. 6

Io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei di oggi devono esprimere, rappresentare ed interpretare tutto il mondo politico, sociale, civile, culturale e immateriale, secondo la loro weltanschauung, che può essere favorevole o contraria alle due cruente e inutili guerre. Insomma, i poeti postcontemporanei di oggi non devono limitarsi a riportare, nei loro componimenti, poetici e politici, gli eventi militari che succedono nel campo delle battaglie, ma devono, anche, rappresentare, interpretare, manifestare, esprimere e poetizzare il loro stato d’animo sulle due guerre e devono, anche, esprimere, manifestare ed esplicitare il loro giudizio sui politici e sugli statisti, i quali hanno scatenato le due guerre, cruente e sanguinarie. Insomma, io, B. C., penso che i poeti postcontemporanei di oggi non possono mostrarsi indifferenti o distaccati di fronte alle attuali guerre che si svolgono in Europa e in Medio Oriente, anzi, devono esprimere, esplicitare ed esplicare tutto il loro punto di vista, politico e sociale, per chiarire, interpretare e giudicare le conseguenze e lo stato di guerra attuale. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono esprimere, manifestare ed esplicare, anche, una visione, obiettiva, completa e poetica dei tempi che stiamo vivendo, senza nascondere niente sulla brutalità e sulla ferocia delle attuali guerre nel mondo. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei, in particolar modo, devono esprimere, rappresentare e interpretare la brutalità e la ferocia delle due guerre che sono state perpetrate e messe in campo dagli Stati aggressori, come la Russia postfascista del dittatore e macellaio Putin o come la brutalità e la ferocia dello Stato terroristico palestinese di Hamas, il quale il 7 ottobre 2023 ha massacrato una buona parte della popolazione dei kibbutz israeliani e ha terrorizzato una buona parte del territorio confinante ebraico. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei di oggi devono esprimere e manifestare, con il loro linguaggio, poetico e personale, lo stato d’arte del tempo presente e postcontemporaneo di oggi, a cominciare, ovviamente, parlando, descrivendo e interpretando i fatti politici, le condizioni sociali e gli avvenimenti politici e governativi della nostra cara e amata Italia. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono rappresentare, descrivere e interpretare, in primo luogo, i fatti politici e sociali che avvengono ogni giorno in Italia, esprimendo, anche, su di essi il proprio giudizio poetico personale, ma senza lasciarsi influenzare e condizionare dai fatti politici e sociali. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei di oggi devono mantenere, sempre, un atteggiamento distaccato e obiettivo nei confronti di tutte le opinioni e di fronte a tutti i dibattiti politici, che vengono trasmessi, ogni giorno, nei vari talk show delle televisioni pubbliche e private. Io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che la differenza tra i poeti postcontemporanei di oggi e i poeti contemporanei di oggi consiste proprio nel fatto che, mentre i poeti contemporanei si dedicano, soprattutto, a descrivere la propria condizione personale, psicologica, privata, famigliare, individuale ed esistenziale, i poeti postcontemporanei devono essere in relazione, continua, critica e attenta, con i fatti politici, nazionali ed internazionali e con gli avvenimenti politici, culturali, sociali e civili più importanti di oggi, dell’Italia e di tutto il mondo. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono limitare, ridurre, minimizzare e circoscrivere, il più possibile, le loro considerazioni personali, emotive e ideologiche. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei di oggi devono ridurre, minimizzare e limitare di manifestare e di poetizzare i loro sentimenti individuali nei confronti delle situazioni e delle condizioni sociali e politiche di oggi. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono, anche, esprimere la loro visione del mondo, cioè la loro weltanschauung e confrontarla con tutte le altre weltanschauung del mondo, le quali sono diverse e differenti dalla propria perché le altre e varie weltanschauung provengono da ogni parte del mondo. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono avere il compito di chiarire e indirizzare i loro lettori a uscire dal bellissimo, affascinante, avvincente, artistico, immenso e variopinto caleidoscopio, il quale è talmente potente che ubriaca e stordisce tutti coloro che non riescono a dominarlo e a viverlo serenamente e gioiosamente. Quindi, io, B. C., penso, reputo e giudico che un altro e alto compito, morale ed etico, fondamentale dei poeti postcontemporanei sia quello di parlare della politica nazionale italiana per fare uscire i lettori italiani dal labirinto politico e sociale in cui sono immersi, attraverso i talk show televisivi e i social media dei telefonini, con i quali conviviamo e viviamo in ogni ora della giornata.

Modica, 27/04/2024

Prof. Biagio Carrubba

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