“POESIE POSTCONTEMPORANEE 2024” PRIMO ARTICOLO TEORICO, POLITICO E POETICO 2024

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PARAGRAFO N. 5

Io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che la forma, nuova e inusuale, delle mie poesie postcontemporanee, compatta e tutta allineata a destra, rappresenti, descriva e interpreti, invece, in modo lineare e compatto, la complessità e l’immaterialità del linguaggio prosastico, scientifico, politico, nazionale e internazionale, delle nostre società postcontemporanee, tutte basate, ormai, sul linguaggio dei computer e dell’intelligenza artificiale, così lontano dal linguaggio comune che, ancora, la maggioranza della gente comune parla nelle loro varie conversazioni e comunicazioni quotidiane. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono diventare dei mediatori, dei correlatori, degli intermediatori e decifratori tra il linguaggio, espresso e illustrato, parlato, tutti i giorni, dalla gente comune e normale e il linguaggio tecnico – scientifico, specifico, come l’intelligenza artificiale. Inoltre, i poeti postcontemporanei devono sapere utilizzare, anche, il linguaggio tecnico – scientifico della cultura super informatizzata e digitale delle nostre società postcontemporanee. In questi giorni, io, B. C., ho appreso e compreso, per l’appunto, che la nostra epoca è chiamata e già definita “l’era dell’intelligenza artificiale”, caratterizzata, soprattutto, dalle fake news prodotte e create dai super computer dell’intelligenza artificiale; inoltre, l’era dell’intelligenza artificiale è caratterizzata, anche, dai robot e dai droni, volanti e informatizzati, sempre più presenti e coscienti in tutti i settori produttivi e culturali delle nostre care e complesse società postcontemporanee. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che tutte le immagini dei telefonini, dei social media e i talk show del mondo danno vita allo spettacolare e variopinto caleidoscopio mondiale, di cui è difficile rendersi conto e uscire da esso, se non si hanno le conoscenze adeguate e le competenze opportune, culturali e politiche, necessarie per decifrarlo, giudicarlo e viverlo pienamente e gioiosamente. Io, B. C., quindi, penso, reputo e giudico, inoltre, che i poeti postcontemporanei di oggi devono adeguarsi al nostro tempo, sociale e politico, e devono essere in corrispondenza con i fatti politici, nazionali e internazionali, più importanti e più distruttivi, come le guerre che si stanno svolgendo in tutto il mondo. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono sapere, anche, rappresentare, descrivere, indagare e interpretare tutti i fenomeni sociali, filosofici, ideologici e culturali del nostro tempo che si svolgono, ogni giorno, nel mondo e che noi, utenti e telespettatori, poeti e non poeti, conosciamo attraverso le TTVV, pubbliche e private, e attraverso le informazioni che arrivano, da internet, attraverso i social Midia e attraverso tutti i mass media che oggi dominano il mondo dell’informazione delle TTVV, dei social media, dei cellulari, da internet, dal giornalismo e dall’intelligenza artificiale. Io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che i poeti postcontemporanei devono essere, anche, correlati e in corrispondenza con tutti gli aspetti, politici e sociali, civili e culturali, del nostro tempo postcontemporaneo e cioè con tutte le idee politiche e filosofiche di tutte le società del mondo. Insomma, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei di oggi, con il loro linguaggio poetico postcontemporaneo, devono avere una corrispondenza di amorosi sensi tra la loro personalità e i fatti politici e sociali che avvengono nel mondo. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono sapere, anche, rappresentare, interpretare, trasformare e trasfigurare, nei loro componimenti poetici, gli attuali eventi e sconvolgimenti postcontemporanei, costruttivi e distruttivi, come le guerre che sono attualmente in corso in Europa e nel Medio Oriente. Ora, io, B. C., penso, reputo e giudico, per l’appunto, che, poiché i fatti, politici e nazionali, più importanti degli ultimi due anni sono stati, ovviamente, sia la guerra in Ucraina e sia la guerra sulla striscia di Gaza, i poeti postcontemporanei si devono occupare, anche, di queste due guerre europee e mediorientali. Inoltre, i poeti postcontemporanei devono descrivere, rappresentare e interpretare la nostra situazione politica, sociale e culturale Italina, così dominata e governata dall’attuale governo di centro destra. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei devono tener conto, anche, delle relazioni, delle conseguenze e del rapporto che le due guerre, cruente e disumane, hanno con il governo italiano e con il popolo italiano, il quale aderisce, completamente e per fortuna sua, alle idee e alle decisioni dell’Unione e del Consiglio Europeo. Infine, io, B. C., penso, reputo e giudico che i poeti postcontemporanei di oggi devono essere correlati sia con la situazione politica e sociale italiana e sia con le condizioni, politiche internazionali, disastrose e disumane delle due guerre che, attualmente, imperversano in Europa e in Medio Oriente.

Modica, 27/04/2024

Prof. Biagio Carrubba

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