“POESIE POSTCONTEMPORANEE 2024” PRIMO ARTICOLO TEORICO, POLITICO E POETICO 2024

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PARAGRAFO N. 3

Io, B. C., in questo terzo paragrafo, presento, dispiego e illustro, qui di seguito, uno schematico quadro sinottico che sintetizza, in modo analitico e insiemistico, l’evoluzione e le problematiche delle varie e complesse poetiche che si sono svolte, sviluppate e avvicendate in Europa, dal 1800 ad oggi. All’inizio del 1800 è prevalsa la poetica del Romanticismo, i cui massimi esponenti poetici italiani sono stati, ovviamente, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni e tanti altri. Poi, nella seconda metà del 1800, è venuta fuori la poetica del naturalismo e del realismo, i cui massimi esponenti poetici italiani sono stati Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Gabriele Dannunzio e tanti altri. All’inizio del ‘900 è nata la corrente del Crepuscolarismo, i cui massimi esponenti italiani sono stati Sergio Corazzini, Guido Gozzano e tanti altri. Poi, nella prima metà del ‘900 è nata la corrente poetica dell’Ermetismo, i cui massimi rappresentanti poetici italiani sono stati, ovviamente, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo e tanti altri. Dopo la seconda guerra mondiale è venuta fuori la corrente poetica del Neorealismo, i cui massimi esponenti poetici italiani sono stati Pier Paolo Pasolini, Eugenio Montale, Attilio Bertolucci e tanti altri. Intorno al 1980 è nata la corrente poetica del Postmoderno, il cui padre fondatore è stato, secondo me, B. C., sicuramente, Mario Luzi e tanti altri poeti postmoderni, tra cui Alda Merini. All’inizio del XXI secolo è nata la corrente poetica della poesia Contemporanea, i cui massimi esponenti sono stati e sono, tutt’ora vivi, diversi poeti italiani contemporanei, tra cui spicca il nome del poeta toscano Franco Marcoaldi di Orbetello. Io, B. C., inoltre, desidero e mi fa piacere ricordare, tra i poeti del XXI secolo, due poetesse italiane che si sono distinte tra tutti i poeti dei primi due decenni del XXI secolo. Le due poetesse sono Donatella Bisutti e Mariangela Gualtieri, le quali però hanno poetato, hanno privilegiato e hanno preferito, secondo me, B. C., soltanto i temi dell’aspetto personale, privatistico, famigliare e religioso, così tipici delle loro poesie. Inoltre, i poeti contemporanei del XXI secolo hanno, sempre, poetato e messo in rilievo gli aspetti localistici del loro paese e della loro regione, e gli aspetti folcloristici del loro paese, così tipici della poesia contemporanea. Per ultimo, invece, io, B. C., nel 2017, in contrapposizione alla poesia contemporanea, ho creato, fondato, elaborato e sviluppato la poesia postcontemporanea, ordinata, spiegata e illustrata nel mio saggio teorico, politico e poetico dal titolo “La poesia postcontemporanea”. In questa opera, teorica, politica e poetica, io, B. C., elencavo e mettevo in rilievo le caratteristiche fondamentali della poesia postcontemporanea da me elaborata nei due decenni del XXI secolo. Poi, in seguito, io, B. C., in questi ultimi anni, dal 2017 ad oggi, ho scritto ed elaborato altre composizioni, teoriche, politiche e poetiche, e altre elaborazioni, teoriche e pratiche, sulla poesia postcontemporanea. In questi scritti, io, B. C., ho ampliato, ho arricchito, ho spiegato, ho incrementato, ho illustrato, ho aggiunto e ho implementato altre tematiche, come gli attuali mutamenti climatici, la fisiologia della nece ed altre ancora, specifiche riguardanti la poesia postcontemporanea, come nell’opera poetica “A spasso per l’Inferno di Dante” (2021 – 2022). In particolar modo, io, B. C., ho ampliato, curato e approfondito la tematica poetica prospettica del poeta postcontemporaneo nella poesia postcontemporanea, come nelle opere poetiche “VARI ARTICOLI POLITICI” (2022 – 2023) e “IO, BIAGIO CARRUBBA, DESIDERO L’ATEISMO” (2023). Io, B. C., in queste tematiche, sulla poetica prospettica postcontemporanea, ho delineato, ho chiarito e ho sviluppato, anche, quale deve essere la prospettiva con la quale il poeta postcontemporaneo deve guardare tutti gli aspetti, sociali, politici, scientifici e culturali delle società postcontemporanee di oggi. In particolare, io, B. C., ho chiarito e sviluppato la tematica della poetica prospettica del poeta postcontemporaneo della poesia postcontemporanea, in relazione alla politica nazionale e internazionale di oggi. tra il 2022 e il 2023 ho sviluppato, completata e implementata, anche, “LA MIA TRILOGIA POETICA” dedicata al tema dell’Amore. Inoltre, io, B. C., voglio procedere, proseguire e concludere questo terzo paragrafo di questo articolo, teorico, politico e poetico, affermando che una illustre e famosa opera poetica classica, fisica e metafisica, postcontemporanea del passato italiano è stata, ed è, ancora oggi, certamente e ottimamente, La Divina Commedia di Dante Alighieri. Infatti, il grande poeta toscano, parlando, ricordando e dialogando sia con alcuni politici del passato e sia con i politici del suo tempo presente, e prospettando la sua salvezza dell’anima, con il suo viaggio dall’Inferno al Paradiso, accompagnato dal poeta latino Virgilio, praticamente ha concepito, realizzato, elaborato e ha composto, secondo me, B. C., un’opera poetica postcontemporanea. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che Dante Alighieri, nella sua opera, poetica e teologica, “La Divina Commedia”, ha saputo mettere insieme, in sintonia e in sincronia, sia eventi e politici del passato, come l’imperatore Giustiniano, e ha saputo collocare, anche, insieme eventi e personaggi presi dalla mitologia greca e latina. Inoltre, Dante alighieri, citando, anche, eventi e personaggi della Bibbia, è riuscito a mettere insieme e contemporaneamente sia personaggi e politici del passato e sia personaggi e politici del suo tempo presente, come se fossero vissuti insieme in un presente storico e cioè nello Zeitgeist del poeta toscano, fondendo, così, insieme e contemporaneamente la politica toscana con la politica italiana e con la politica europea del suo tempo. Infine, io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che, Dante Alighieri, per questa sua capacità di fondere insieme presente, passato e futuro, in modo realistico e nello stesso tempo utopistico, ha saputo rappresentare, descrivere, indagare e interpretare la vita toscana, la società italiana e la politica europea del suo tempo, dandone una interpretazione personale ed originale, creando e componendo, così, un’opera poetica, immortale e postcontemporanea, per grandiosità, per maestosità, per spettacolarità e per il suo magnifico afflato mistico e utopistico.

Modica, 27/04/2024

Prof. Biagio Carrubba

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