Una breve biografia di Eugenio Montale.

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Una breve biografia di Eugenio Montale

Eugenio Montale nacque a Genova il 12 ottobre 1896 da Domingo Montale e Giuseppina Ricci. Il padre era comproprietario di una ditta d’importazione di prodotti chimici. Ultimo di cinque figli, seguì studi tecnici, che interruppe per motivi di salute. Dal 1905 Eugenio trascorse le estati a Monterosso, nelle Cinque terre, dove il padre aveva costruito una villa; il paesaggio marino ligure avrà un’importanza decisiva nelle tematiche di Ossi di seppia. Nel 1915 Montale riprese gli studi e nello stesso anno conseguì il diploma di ragioniere. Nel 1916 continuò a studiare da autodidatta, appassionandosi alla letteratura, leggendo moltissimo, frequentando la biblioteca comunale di Genova e seguendo i consigli della sorella Marianna che studiava filosofia. Intanto maturava la passione per il canto, prendendo lezioni dal baritono Ernesto Sivori. Nel 1916, appena ventenne, scrisse il famoso “Meriggiare pallido e assorto”, poi ripreso nel 1922. Nel 1917 partecipò alla prima guerra mondiale. Nel 1920 conobbe a Monterosso la giovanissima Anna degli Uberti, che sarà l’ispiratrice e la destinataria di molte poesie del Montale con il nome di Arletta o Annetta. Tra il 1915 e il 1925 scrisse le poesie che pubblicherà nel primo libro “Ossi di seppia”, pubblicato a Torino da edizione Gobettti. Una seconda edizione dell’opera poetica venne pubblicata nel 1928, accresciuta di nuove poesie. Nel 1925, coerentemente con la propria posizione liberale e filo gobettiana, Montale firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce.
Nel 1927 Montale si trasferì a Firenze, dove visse fino al 1948. A Firenze Montale lavorò dapprima presso la casa editrice Bemporad (1927 – 1929), poi come direttore del prestigioso Gabinetto Vieusseux e della sua biblioteca fino al 1938, quando fu licenziato perché non iscritto al partito fascista. A Firenze visse di traduzioni fino al 1948, quando si trasferì a Milano, dove lavorò come redattore del “Corriere della sera”. Nel 1928 Montale conobbe l’opera poetica di Thomas Stearns Eliot che gli pubblicò nella rivista “The Criterion” la poesia “Arsenio”, compresa nella seconda edizione di Ossi di seppia. A Firenze frequentò il caffè “Giubbe rosse”, dove incontrò Vittorini, Loria, Bonsanti, Gadda, tutti collaboratori della rivista “Solaria”, alla cui redazione lavorò anche Montale. Nel 1933 conobbe la studiosa americana Irma Brandeis, che era venuta a Firenze per studiare la lingua medievale di Dante Alighieri. La relazione d’amore con la giovane durò fino al 1938, quando la donna ritornò negli USA. Nel 1939 Montale pubblicò il suo secondo libro di poesie “Le Occasioni” dedicato a I.B, la cui identità rimase a lungo misteriosa. Nel 1939 andò a vivere con Drusilla Tanzi. Nel 1943 a Lugano, in Svizzera, venne pubblicata la raccolta poetica “Finisterre” a cura del suo amico Gianfranco Contini. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si impegnò nella politica e si iscrisse nel Partito d’Azione. Nel 1947 Montale, vista la contrapposizione del mondo politico, ritirò il suo impegno politico, dedicandosi al giornalismo. Tra il 1948 e il 1964 Montale fece molti viaggi in tutto il mondo, come inviato del Corriere della Sera. In questi anni scrisse numerose recensioni e articoli di critica musicale. Nel 1956 pubblicò la sua terza raccolta poetica “La bufera e altro”. Sul piano privato, il biennio 1949 – 1950 fu segnato dall’amore per la giovane poetessa Maria Luisa Spaziani, poetata con il nome di Volpe, nei “Madrigali privati”, in implicita opposizione a Clizia (Irma Brandeis). L’amore per la poetessa fu concreto, sensuale, ben diverso da quello per la Brandeis, più idealizzato e sostanzialmente platonico. Nel 1962 sposò Drusilla Tanzi con cui conviveva da vari anni e che morì nel 1963. Nel 1964 Montale riprese a scrivere poesie e nel 1971 pubblicò la sua quarta opera poetica “Satura”, dove raccolse le poesie scritte tra il 1964 e il 1970. Le poesie di Satura rivelano una polemica satirica e una svolta in senso prosastico. Si nota l’influenza di Dante, soprattutto delle zone comiche dell’inferno. Nel 1972 Montale scrisse altre poesie pubblicate nel 1973 con il titolo “Diario del ’71 e del ‘72”. Nel 1977 pubblicò un’altra opera poetica “Quaderno di quattro anni” e nel 1980 “Altri versi”. Nel 1980 uscì, a cura del grande filologo Gianfranco Contini e di Rosanna Bettarini, l’edizione critica di tutta “L’opera in versi”. Nel 1975 Montale ricevette il Premio Nobel per la letteratura. Per l’occasione scrisse il discorso “È ancora possibile la poesia”. Montale morì a Milano il 12 settembre 1981. Il funerale di Stato si svolse alla presenza del Presidente della Repubblica Pertini e la salma, il 15 settembre, fu tumulata nel cimitero di San Felice a Ema a Firenze accanto a quella della moglie. Nel 1991 cominciò ad uscire l’ultimo libro di poesie “Diario postumo” la cui pubblicazione definita si concluse nel 1996 a cura della poetessa Annalisa Cima, con la quale il poeta si era unito paternamente negli ultimi anni della sua vita.

II

Le opere poetiche di Eugenio Montale.

Le opere poetiche di Eugenio Montale sono.
1) Ossi di seppia del 1925. La seconda edizione arricchita con altre poesie è del 1928 e
comprende 61 poesie. L’opera è divisa in 6 sezioni: 1) In Limine, 2) Movimenti, 3) Ossi di seppia, 4) Mediterraneo, 5) Meriggi ed ombre, 6) Riviere.
2) Le Occasioni del 1939. La seconda edizione è del 1940 e comprende 54 poesie. L’opera è divisa in 4 sezioni: I) Il Balcone, II) Mottetti, III) Tempi di Bellosguardo, IV) La casa dei doganieri.
3) La bufera e altro del 1956 comprende 56 poesie. L’opera è divisa in 7 sezioni: I) Finisterre, II) Dopo, III) Intermezzo, IV) Flashes e dediche, V) Silvae, VI) Madrigali Privati, VII) Conclusioni provvisorie.
4) Satura del 1971 comprende 103 poesie. L’opera è divisa in 5 sezioni: I) Il Tu, II) Xenia I, III) Xenia II, IV) Satura I, V) Satura II.
5) Diario del ’71 e del ’72 del 1973 che comprende 90 poesie.
6) Quaderno di quattro anni del 1977 che comprende 111 poesie.
7) Altri versi del 1980.
8) Quaderno di traduzioni.
9) Poesie disperse.
10) Diario postumo.

Diario postumo è un libro di poesie pubblicato postumo e curato dalla poetessa Anna Lisa Cima. Montale stesso indicò i tempi e i modi della pubblicazione di quest’opera poetica. Sistemò 6 poesie in ogni busta sigillata per un totale di 11 buste. L’ultima busta ne conteneva 24 invece di 6 cosi che le poesie ammontano a 84 (60 + 24).

 

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Modica 23 aprile 2019                                                                                             Prof. Biagio Carrubba

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