I. APRILE 2023

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Io, B. C., per cominciare, in bellezza, questo nuovo paragrafo politico del mese di aprile 2023, voglio riferire e comunicare, in sintesi, le mie idee, le mie opinioni e i miei giudizi su alcuni aspetti del carattere e del fisico che riguardano la nana e retriva Premier Giorgia Meloni. Inoltre, io, B. C., voglio esprimere e comunicare la mia analisi e le mie considerazioni sull’attuale Governo e sull’indirizzo politico, economico, culturale e ideologico della nana e retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni. Infine, io, B. C., voglio esprimere e dichiarare, anche, le mie previsioni sul profilo in atto, sull’indirizzo, sulla direzione e sulla proiezione, politica ed economica, che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni ha già impresso, dato e ordinato al suo Governo nel suo insieme.

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Per introdurre questo articolo politico di “I. Aprile 2023”, io, B. C., voglio proporre, mostrare, delineare, definire e descrivere, schematicamente e sarcasticamente, un breve schizzo sulla corporatura e sulla personalità della nana e retriva Premier Giorgia Meloni. Profilo del corpo: altezza bassa, gambe corte e camminata dondolante e sbilanciata, pancia larga, tronco tozzo, bacino largo, capelli tinti biondi, collo ristretto, testa regolare tondeggiante, sguardo teso e torvo e viso bianco e pallido, praticamente quasi una nana italiana. Profilo del carattere: indole fiera, orgogliosa, superba e altezzosa, modo di parlare comune e aggressivo, intelligenza modesta e popolare, lessico scarso e approssimativo, cultura mediocre e insufficiente, praticamente una bisbetica indomata, perché, quando prende una decisione, non si fa vincere né convincere da nessun altro, ma segue la sua idea e la sua scelta politica, anche se è sbagliata. Io, B. C., penso, reputo e giudico che in lei tutto è sbagliato, giacché tutte le sue idee e tutte le sue scelte provengono e sono dettate dalla odiosa, obsoleta e anacronistica ideologia del fascismo. Inoltre, la Premier ha la tendenza a mentire pur di non contraddirsi e di razionalizzare le sue idee anche se sono in contraddizione tra di loro e con il mondo sociale, politico, tecnico, etico e civile che la circonda. Io, B. C., penso, reputo e giudico che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni giudica buone soltanto le sue idee di destra, così come le ha maturate nel corso della sua esperienza politica. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e suppongo che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni non caverebbe un’idea buona e creativa, dalla sua mente, nemmeno se fosse capovolta con la testa in giù per fare uscire dal suo cervello delle buone idee, adeguate e positive, per lo sviluppo e il benessere dell’Italia. Purtroppo, nella pratica politica, la Premier politica ha la tendenza a comandare sugli altri, considerandoli inferiori di grado nel suo Governo. È testarda, ostinata, permalosa e superba e si contrappone sempre agli altri per manifestare la sua indole ribelle, riottosa e battagliera. Io, B. C., penso e giudico che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni ha avuto la fortuna di essere votata ed acclamata come Premier dell’attuale Governo di estrema destra non per suoi meriti personali, perché non ha nessun carisma politico, ma perché la maggioranza degli elettori italiani, nel 2022, per incoscienza e per irrazionalità, l’ha votata e acclamata soltanto per dimenticare e abbandonare i Governi di centro sinistra che hanno governato l’Italia dal 2012m al 2022. Io, B. C., reputo e giudico che, in conseguenza dell’incoscienza e dell’irrazionalità della maggioranza degli elettori italiani di destra e di sinistra, la nana e retriva Premier Giorgia Meloni ha vinto le elezioni politiche nazionali del 2022 perché è stata baciata dalla fortuna, e non perché sia un underdog, come lei stessa si è definita. Io, B. C., penso, giudico e reputo, inoltre, che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni non deve ringraziare il suo underdog, ma, soprattutto, deve ringraziare, esprimere gratitudine e lodare tutti i giornalisti, gli ideologi, gli economisti e i professori universitari di destra, i quali con i loro discorsi, con le loro analisi, durante i talk show televisivi estivi, hanno convinto e persuaso moltissimi elettori italiani, di destra e di sinistra, qualunquisti e opportunisti, che, confusi e disorientati dai discorsi e dai linguaggi televisivi, hanno votato e scelto in massa il partito FdI e la Premier Giorgia Meloni, la politicante, la più bassa di statura fra tutti i politici italiani, ma, anche, la più faziosa e la più intricante fra tutti i politici di destra e di estrema destra. Infine, io, B. C., a conclusione di questo paragrafo politico, voglio precisare, chiarire e finire, con astio, che, ovviamente, le diatribe politiche e le dispute violente dei talk show italiani possono apparire una confusione babelica, soltanto a chi non possiede le competenze e le conoscenze linguistiche, storiche, filosofiche e politiche necessarie per capire e distinguere il bene e il male, la ragione e il torto, dei giornalisti, degli economisti, degli ideologi e dei professori universitari che tutte le sere, durante i talk show, discutono, animatamente e accanitamente, i vari temi e i vari problemi della politica e dell’economia italiana. E ogni qual volta, uno del popolino, sia di destra sia di sinistra, quando non capisce e non intende ciò che li intellettualie i giornalisti dei talk show serali, su cui essi discutono e ragionano, allora uno del popolino vota, per istinto, per ignoranza e per paura, il partito della destra, perché lo giudica forte e perché lo ritiene un retaggio inconscio e tramandato dalla vecchia cultura politica italiana. Io, B. C., penso, reputo e suppongo che, purtroppo, la maggioranza degli elettori italiani, fuorviata e disorientata dai discorsi, falsi e ingannevoli, degli intellettuali di destra e di sinistra, ha votato, con la pancia e non con la ragione, ha votato con l’istinto e non con la riflessione, ha votato con la ritorsione e non con la moderazione, il partito FdI e ha scelto come Premier dello Stato italiano la nana e retriva Giorgia Meloni. Del resto, io, B. C., penso, reputo e giudico che, ogni qualvolta, il popolino di destra e di sinistra, vota, seguendo le proprie emozioni e non il proprio cervello, vota, seguendo la propria rabbia e non il proprio interesse, vota seguendo le proprie delusioni e non il suo entusiasmo, vota Destra perché la considera il rifugio dei peccatori e perché considera il governo fascista, per forma mentis tradizionalista, uno Stato roccaforte contro il disordine e contro il comunismo. Infine, io, B. C., penso, giudico e suppongo che, se la maggioranza degli elettori italiani avesse votato con ponderazione, con lungimiranza e con razionalità, avrebbe, sicuramente, votato il PD e il centro sinistra.

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Inoltre, io, B. C., mi chiedo: come è stato possibile consegnare lo Stato italiano e affidare il Governo dell’Italia, una nazione democratica e antifascista, ad una leader politica, così carente in cultura e in statura e di orientamento ideologico post fascista? La risposta a questa domanda è una sola e si trova nel popolino di destra e di sinistra, il quale confuso, disorientato e raggirato dai giornalisti e dalle giornaliste, dagli economisti, dagli ideologi, dalle ideologhe e dai politici di destra, ha votato per la destra nella speranza di poter cambiare l’economia italiana; speranza e illusione tanto decantate e sbandierate dalla propaganda e dalle parole della nana e retriva Premier Giorgia Meloni. Ora, io, B. C., penso, auspico e suppongo che, a distanza di 6 mesi dal trionfo del partito FdI e dalla composizione del nuovo Governo ideocratico della nana e retriva Premier Giorgia Meloni, la maggioranza degli elettori che hanno votato e sostengono, ancora oggi, il Governo della Premier Giorgia Meloni, si siano resi conto del grande sbaglio storico che hanno commesso ad affidare il Governo ideocratico dell’Italia alla nana e retriva Premier Giorgia Meloni. Inoltre, io, B. C., auspico che la maggioranza degli italiani abbiano preso coscienza, resilienza e resipiscenza del grande abbaglio che hanno preso, votando la nana e retriva Premier Giorgia Meloni e consegnando lo Stato italiano ai partiti della destra e dell’estrema destra. Insomma, io, B. C., penso, reputo e giudico che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni, dopo 6 mesi di mal governo in Italia, mostra tutta la sua incapacità e la sua inadeguatezza e tutte le sue carenze a governare e a gestire una società come l’Italia, una nazione complessa e difficile, anche se lei, a parole, continua a dire che il suo Governo opera e agisce ogni giorno bene e proficuamente. Io, B. C., penso, reputo e giudico che, in questi 6 mesi di mal governo, la nana e retriva Premier Giorgia Meloni non ha promulgato nessun buon decreto legge e nessuna riforma buona e positiva per l’intera popolazione italiana. Invece, io, B. C., affermo che le riforme sociali e fiscali che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni ha approvato e promulgato, in questi primi 6 mesi di mal governo, sono delle controriforme tutte a sfavore di interi settori di operai e di imprenditori, come è stato il decreto legge sugli appalti dell’edilizia che ha sconvolto, messo in crisi e scombussolato tutto il settore edilizio. Oggi, primo aprile 2023, a Palermo c’è stata la prima manifestazione degli operai dell’edilizia per manifestare contro il nuovo codice degli appalti voluto e imposto da questo Governo ideocratico di destra. La Premier Giorgia Meloni, nel presentare questo decreto legge ha detto che lei lo ha preso e lo ha ripreso da un decreto legge del Governo Draghi, per giustificare la sua approvazione, modificata rispetto al decreto legge del Governo Draghi. Io, B. C., penso, invece, che il decreto legge della Meloni sia un decreto legge punitivo, mentre il decreto legge del Governo Draghi era un decreto propositivo per lo sviluppo edilizio italiano. La differenza più evidente fra i due decreti legge sull’edilizia si è vista negli ultimi giorni quando a Palermo si è svolta la prima manifestazione contro il decreto legge della Meloni. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni è responsabile, in prima persona, della sbagliata politica economica che sta mettendo in atto da diversi mesi, la quale ha come finalità specifica e concreta la demolizione del sistema democratico e antifascista italiano. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e presagisco che l’errata politica economica e fiscale della nana e retriva Premier Giorgia Meloni stia trasformando l’attuale sistema democratico e antifascista italiano e lo stia sostituendo con uno Stato federale e postfascista. Inoltre, io, B. C., penso, giudico e reputo che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni vuole una società italiana a produzione liberal post fascista e a trazione deregulation. Inoltre, io, B. C., penso, giudico e reputo che la nana e retriva premier Giorgia Meloni sta attuando queste trasformazioni del sistema democratico italiano in maniera surrettizia e impercettibile per evitare di far sorgere, nel breve periodo, rivolte, proteste e manifestazioni in tutti i ceti sociali e in tutte le categorie dei lavoratori italiani. Ma, io, B. C., penso, giudico e presagisco che gli italiani, fra qualche mese, avvertiranno i primi disagi e le prime crisi della trasformazione in atto: l’Italia si trasformerà da una Repubblica Democratica Antifascista e diventerà una nazione Presidenzialista, Federalista e Postfascista, dominata da un mercato economico liberal post fascista, senza regole, in piena deregulation dove i più ricchi e i più forti avranno la meglio sui più poveri e sui più deboli. Infatti, io, B. C., ho visto e ho constatato, e come me moltissimi altri italiani, che i provvedimenti legislativi del Governo Meloni, in questi primi 6 mesi di mal governo della Meloni, sono stati inutili o deludenti o inefficaci per risolvere e per risollevare la grave crisi economica e la persistente condizione della povertà in Italia. Infatti, in questi 6 mesi di mal governo, la povertà in Italia è rimasta com’è sempre stata, anzi è aumentata, come si è visto a proposito del super bonus dell’edilizia che è stato disatteso ed eliminato dal Governo Meloni. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e prevedo che, con questi provvedimenti sbagliati e inutili del Governo Meloni, è aumentata, anche, la precarietà dei giovani e del ceto medio; inoltre tutti i ceti sociali e le categorie dei lavoratori sono sul piede di guerra e basterà una scintilla, piccola o grande che sia, a fare scoppiare la prima rivolta sociale dopo la grande crisi, tra la destra e la sinistra, così com’era successo negli anni ‘70 e gli anni ’80 del secolo scorso, definiti “anni di piombo”.

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Infine, io, B. C., penso, prevedo e presagisco che la prima grave crisi, sociale ed economica, che ci sarà in Italia, sotto il mal Governo Meloni, avverrà ad agosto, quando i percettori del reddito di cittadinanza non percepiranno più il reddito di cittadinanza; allora saranno loro le prime vittime del Governo Meloni e saranno, anche, i primi cittadini e i primi giovani a scendere in piazza a manifestare, a protestare e a insorgere contro il mal governo della Meloni. Purtroppo, io, B. C., vedo e ascolto che la Meloni, ogni giorno, invece, afferma che il futuro dell’Italia sarà luminoso e dominato da una concordia e da una armonia tra tutti i ceti sociali. Io, B. C., penso, giudico e reputo che le rassicurazioni sul buon andamento dell’economia italiana e sulla buona tenuta del suo Governo siano smentite da molti fatti: primo fra tutti le grandi vertenze sindacali che ci sono tra molti operai in cassa integrazione, prossimi al licenziamento, in diverse industrie italiane, come si sta verificando nella fabbrica Portovesme s.r.l. in Sardegna, e in tante altre vertenze sindacali aperte in tutta Italia. Io, B. C., penso, giudico e reputo che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni e la sua Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali dovrebbero affrontare, risolvere e appianare tutte le vertenze sindacali italiane, molto gravi, che ribollono e fermentano in ogni regione italiana, anziché ripetere, ogni giorno, come fa la nana, retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni che ripete, afferma e ribadisce che in Italia tutto va bene. Infine, io, B. C., penso, reputo e giudico che se, da una parte, la nostra società italiana, per più di 77 anni, con i suoi pesi di democrazia e con i suoi contrappesi di libertà, è riuscita a tenere e a mantenere un sistema, sociale, civile, politico e culturale, democratico e antifascista, dall’altra parte, io, B. C., predico, presagisco e prevedo che la nana e retriva Premier Giorgia Meloni, con il suo Governo e con il suo nuovo corso economico, liberal e deregulation, voluto, approvato e sostenuto dal suo Governo ideocratico di estrema destra, avvierà, condurrà e porterà l’Italia, nel giro di pochi anni, a un default, economico, sociale, politico e culturale, odioso, disastroso e irreversibile per tutti gli italiani.  Infatti, io, B. C., penso, giudico e reputo che la politica, economica e fiscale, della nana e retriva Premier Giorgia Meloni, basata su una base economica liberal deregulation e su un sistema fiscale senza freni, porterà e condurrà l’Italia ad una grave crisi, economica, sociale, culturale e politica, che darà l’avvio ad una guerra civile incipiente e crudele, con esiti odiosi e disastrosi per tutti i ceti italiani e per l’intera popolazione italiana. Infine, io, B. C., penso, presagisco e prevedo che, se tutto questo scenario apocalittico di guerra civile dovesse realizzarsi per davvero, come è facile prevedere, allora le conseguenze della crisi economica e civile dovuta alla volontà e al determinismo della nana e retriva Premier Giorgia Meloni, saranno tremende e terribili per gli italiani. Aumenterà la disoccupazione, aumenterà la diseguaglianza fra tutti i ceti sociali e civili italiani, aumenterà la povertà fra tutte le categorie dei lavoratori italiani; aumenteranno la sofferenza, il dolore, l’odio e l’infelicità fra tutti i cittadini italiani che diventeranno tutti nemici e lupi tra di loro. Inoltre aumenterà, anche, la ferocia e la crudeltà dello Stato post fascista nei riguardi della popolazione più debole e ribelle. Inoltre lo Stato post fascista di fine legislatura diventerà sempre più iniquo, lesivo e aggressivo nei riguardi di una massa inquieta, insoddisfatta e sovversiva. Infine questo potere di destra post fascista diventerà sempre di più oppressivo e repressivo nei confronti delle minoranze odiate e non sopportate, come le famiglie allargate e gli omosessuali, sentiti e visti come nemici pubblici contro lo Stato post fascista. Inoltre, io, B. C., penso, suppongo e presagisco che questo Stato post fascista diventi sempre più efferato contro chi non si adegui e non si allinei alle leggi repressive e costrittive di un potere poliziesco italiano sempre più repressivo e oppressivo, creando e aumentando, così, una società sempre più sofferente, decadente e morente. Ebbene, io, B. C., ho già visto e rappresentato questo finale distopico e apocalittico della società italiana, sofferente e morente, in un film, profetico e distopico, di molti anni fa che raffigurava, prefigurava e rappresentava una società italiana morente e sofferente, in balia delle mani e del sadismo degli uomini del potere post fascista. Parlo e mi riferisco all’ultimo film di Pier Paolo Pasolini: “Salò ovvero le 120 giornate di Sodoma”. Il film, in forma metaforica e simbolica, ma con immagini, cruenti e crudeli, mostra, raffigura, prefigura e rappresenta la fine di una società, civile e sociale, decadente e corrotta, col quale il regista, come lui stesso ha spiegato, ha voluto mostrare e illustrare la mercificazione del corpo umano a cosa voluta dal potere, da qualsiasi potere.  Ecco le parole e le espressioni crude del grande regista bolognese: “nel mio film tutto questo senso assume un significato particolare ed è la metafora di ciò che il potere fa del corpo umano, è la mercificazione del corpo umano, la riduzione del corpo umano a cosa che è tipico del potere di qualsiasi potere.”

Modica 11/04/2023                                                   Prof. Biagio Carrubba

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