Cambiamento del clima stagionale
Poesia postcontemporanea politica
Essere e tempo
Nel ricordo e nella ricorrenza del decennale della mia poesia postmoderna, scritta nell’ottobre del 2014, io, B. C., voglio, desidero ed esplicare la mia nuova poesia postcontemporanea, scritta, elaborata, concepita e costruita, oggi, nell’ottobre del 2024.
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In questi 10 anni, dal 2014 al 2024, io, B. C., ho cercato di non dormire sulle mie conoscenze; inoltre ho tentato di uscire dal sonno del tempo estemporaneo e stagionale, perché volevo creare qualcosa di nuovo ed entrare nello spirito del nostro tempo, cioè nello Zeitgeist, cioè il nostro spirito culturale, scientifico, digitale, politico e sociale, dominato dai computer e dalle informazioni dei mass media: tv, telefonini, internet e smart fon. Inoltre il nostro Zeitgeist è arricchito, oggi, dall’enorme progresso delle scienze astronomiche e astrofisiche, fino ad arrivare alla scienza, già sviluppata e praticata, dell’Intelligenza Artificiale. Io, B. C., ho tentato di concepire, elaborare, costruire e scrivere un nuovo tipo di poesia più aderente e più adeguata allo Zeitgeist del nostro tempo, abbandonando così la poesia, moderna e postmoderna, che finiva il suo clou intorno agli anni tra il 2010 – 2014. Io, B. C., dopo 3 anni, 2014 – 2017, ho concepito, elaborato, costruito, redatto, composto e scritto il primo libro di poesie con il titolo La Poesia Politica Postcontemporanea 2017. Infatti, tra il 2014 e il 2017, io, B. C., ho concepito, ho gestito ed ho elaborato anche la gestazione, la preparazione e la progettazione della mia nuova poesia politica postcontemporanea. Finalmente, nel 2017, io, B. C., ho dato alla luce, realizzato e scritto il primo libro della nuova teoria che spiegava, chiariva, illustrava, esponeva e risolveva la mia poesia politica postcontemporanea. La differenza tra la mia poesia politica postcontemporanea e la poesia, moderna e postmoderna, di autori classici, come Eugenio Montale e come Mario Luzi, è già evidente, manifesta, esplicita, espressa ed esposta nei temi e nella forma delle poesie, classiche, moderne e postmoderne, che si distinguono dai temi e dalla forma delle mie poesie politiche postcontemporanee. Ovviamente i temi, nuovi e innovativi, delle mie poesie, politiche postcontemporanee, vertevano e vertono, riguardavano e riguardano le questioni e i problemi della politica italiana contemporanea, in relazione e in concomitanza ai vari e molteplici avvenimenti politici, militari, culturali, ideologici, internazionali e mondiali. Inoltre, le poesie, moderne e postmoderne, avevano versi tradizionali, irregolari, corti e lunghi, asimmetrici e frastagliati, screziati e striati, raffigurando e prefigurando i fiordi norvegesi. Infatti, come i fiordi della Norvegia, i cui bracci si insinuano nelle coste norvegesi, così anche i versi delle poesie, moderne e postmoderne, si insinuano nelle poesie, classiche, moderne e postmoderne, creando, così, una poesia, frastagliata e irregolare, dove ogni verso è diverso, diseguale, asimmetrico, più lungo o più corto rispetto ai versi che seguono, disegnando un quadro variopinto, vario e variegato di versi distanziati fra di loro dai molti spazi vuoti e bianchi.
MODICA, 31/10/2024
PROF. BIAGIO CARRUBBA
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