PARAGRAFO N. 11
Io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che il documento ufficiale della Chiesa di Roma, presentato lunedì 8 aprile 2024, che ha per titolo “Dichiarazione DIGNITAS INFINITA circa la dignità umana” documento del Dicastero per la Dottrina della Fede firmato dal Santo Padre Francesco sul tema della dignità, intesa come il “primato della persona umana e sulla difesa della sua dignità al di là di ogni circostanza”, sia un testo politico, ideologico, ipocrita e blasfemo, che mostra e ostenta tutta l’arretratezza, l’ignoranza, l’involuzione e l’inciviltà del Papa e della Chiesa Cattolica e Cristina Romana, sul tema della persona umana e della dignità delle persone. Io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che Papa Francesco, con questi giudizi e condanne politiche e umane, abbia mostrato e manifestato, firmato e controfirmato le sue vere idee politiche e teologiche su tanti cristiani e uomini che hanno a che fare con i problemi della procreazione e della maternità. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che questo documento ufficiale della Chiesa, la quale condanna tutte le persone che hanno a che fare con i problemi della procreazione, giudicandole deviate dalla dottrina cattolica e fuori dall’antropologia cristiana e contrari alla dignità ontologica della persona umana, sia un documento, filosofico e teologico, sbagliato, involuto, arretrato, omofobico e perfino anticristiano, perché non creati a immagine e somiglianza di Dio e perché non destinatari dell’amore infinito di Dio Padre. Quindi, io, B. C., penso, reputo e giudico che è evidente che Papa Francesco, dietro la sua faccia bonaria, dolce, affabile e affettuosa ha mostrato ed esibito tutte le sue idee retrograde, involutive, antiprogressiste, regressive e omofobiche; idee filosofiche e politiche che sono, certamente, idee religiose e teologiche ancora più chiuse e nevrotiche rispetto alla mentalità e alla cultura dei Papi del medio evo, i quali, forse, erano più aperti nei confronti delle minoranze dei gay e nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Inoltre, io, B. C., non capisco in nome di quale civiltà e di quale dottrina cattolica Papa Francesco possa condannare tutte queste minoranze, dalle famiglie allargate ai gender, le quali hanno, secondo me, tutti i diritti e i doveri di cittadini comuni uguali di fronte alla legge. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che anche tutti i cittadini italiani, anche se fanno parte di una minoranza dei gay o fanno parte delle famiglie allargate o arcobaleno o fanno parte dei transgender, abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri uguali a tutti gli altri cittadini italiani. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che la Chiesa cattolica di Roma non abbia nessun diritto di giudicare tutte queste minoranze e di condannarle in nome di una dottrina religiosa e teologica falsa e bugiarda, come la regione cristiana e cattolica di Roma. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che Papa Francesco con questo documento ufficiale della Chiesa abbia dimostrato tutta la sua cultura obsoleta, retrograda, anacronistica, antiscientifica e antiumana che è propria di un uomo ignorante e chiuso alle esigenze democratiche e umane delle nostre società postcontemporanee. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che, proprio perché Papa Francesco non sa a quale genere sessuale appartenesse Gesù Cristo e poiché non sa nemmeno a quale genere sessuale appartenga Dio in persona, non ha il diritto di esprimere il suo giudizio sulla maternità surrogata, sull’aborto, sull’eutanasia, sul suicidio assistito, sul cambio di sesso, perché nemmeno i Vangeli e tutti i testi religiosi non parlano di questi temi, per cui la Chiesa non può condannare tutte queste persone che hanno uguali diritti e doveri come tutti gli altri cittadini del mondo. Io, B. C., penso, reputo, giudico, immagino e ipotizzo che Dio potrebbe appartenere ad una di queste categorie umane che il Papa Francesco ha condannato in blocco. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che anche Gesù Cristo, figlio di Dio, non abbia mai fatto cenno alla sua sessualità maschile, quindi potrebbe essere che il suo sesso non sia quello ordinario maschile. Io, B. C., penso, reputo e giudico che Papa Francesco non ha nessun diritto e nessuna concezione del diritto con la quale possa condannare altre categorie di persone, soltanto perché non sono previste e descritte nei Vangeli, approvati dalla Chiesa di Roma. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che Papa Francesco con questo documento ufficiale, oscurantista e repressivo, sia caduto nel vecchio e reiterato vizio di condannare tutti gli eretici, a cominciare dal tribunale del sant’Uffizio per finire al tribunale dell’inquisizione che condannò il grande filosofo Galileo Galilei. Inoltre e infine, io, B. C., penso, reputo e giudico che tutte le idee retrograde, obsolete e involute di Papa Francesco sono molto simili e condivise dalla mentalità e dall’ideologia nazista, fascista di ieri e postfascista di oggi, anche se a parole i postfascisti di oggi parlano di uguaglianza e di rispetto verso tutte le minoranze. Un esempio manifesto e recente della cultura dell’odierna destra, antiumana e omofobica, è, certamente, il libro del generale di destra Vannacci, il quale nel suo unico libro, razzista e omofobico, porta e cita, come esempio di anti italianità, il nome della pallavolista di colore la quale, a suo giudizio, non presenta le caratteristiche fisiche della razza italiana. Per tutte queste considerazioni e per tutte queste riflessioni sul documento ufficiale della Chiesa e del Papa “Dichiarazione DIGNITAS INFINITA circa la dignità umana” io, B. C., penso, reputo e giudico che la Chiesa cristiana e cattolica di Roma sia una Istituzione statale, religiosa e teologica ormai divenuta anacronistica, obsoleta, oscurantista e chiusa al progresso sociale e civile delle nostre società postcontemporanee. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che Papa Francesco, sottoscrivendo e firmando questo documento ufficiale della chiesa di Roma, ha mostrato tutta la sua arretratezza nei confronti delle famiglie LGBTQ+ e ha dimostrato, anche, tutta la sua chiusura mentale verso i cittadini di tutto il mondo, che hanno tutto il diritto ad avere la propria maternità e la propria paternità al di sopra e al di fuori del proprio genere naturale. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che la Chiesa di Roma, cattolica e cristiana, non abbia nessun diritto di condannare nessun uomo e nessun cittadino del mondo perché è una Chiesa ed una Istituzione, falsa e bugiarda, perché la sua dottrina è stata basata, edificata, costituita e costruita, soprattutto, sui racconti inverosimili e falsi e sulle fake new dei 4 Vangeli che furono composti, elaborati e dettati dai 4 evangelisti, i quali hanno pensato, raccontato e descritto fatti ed eventi falsi e bugiardi, come sono i falsi miracoli di Gesù Cristo, com’è l’impossibile della morte e della resurrezione di Gesù Cristo, come è il suo ritorno sulla Terra e come è stato il suo mancato riconoscimento, sulla strada di Emmaus, da parte dei suoi apostoli. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che tutti i racconti dei Vangeli, narrati, descritti e raccontati dai 4 evangelisti, sono delle vere e proprie bufale, delle menzogne e delle balle, inventate dai 4 evangelisti per ricordare e per trasmettere l’insegnamento etico del loro giovane maestro Gesù. Io, B. C., penso, reputo e giudico che, mentre i 4 evangelisti erano affezionati e accompagnavano il loro giovane maestro Gesù, quando parlava alle masse, dopo la morte di Gesù, io, B. C., immagino e ipotizzo che i 4 evangelisti, per dare maggiore importanza alla vita del loro maestro, inventarono, anche, il fatto che il loro maestro Gesù aveva compiuto molti miracoli per testimoniare e dare prova concreta che lui fosse l’unico figlio di Dio. Io, B. C., penso, reputo e giudico, quindi, che affibbiare, agganciare, accoppiare e congiungere a Gesù la capacità di fare miracoli sia una invenzione dei 4 evangelisti, i quali si servirono di Gesù come strumento delle loro invenzioni fantastiche sulla vita del loro maestro. Quindi, io, B. C., con questo ragionamento e con questa riflessione, preciso e chiarisco meglio ciò che avevo scritto già nel paragrafo n. 14 a pagina 44 del mio precedente libro, “Io, Biagio Carrubba, desidero l’Ateismo”, dove avevo scritto, concepito, elaborato, ipotizzato ed espresso questo pensiero: “Infine, io, B. C., penso, reputo e affermo che, mentre i 4 evangelisti scrissero i 4 Vangeli per dare testimonianza della straordinaria vita del loro maestro Gesù che, a parer loro, compiva molti miracoli, ma la loro lode era una testimonianza genuina, sincera di fronte alla straordinaria vita di Gesù che morì crocifisso.” Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che la Chiesa Cattolica e Cristiana di Roma, non ha nessun diritto di giudicare nessun uomo, nessuna donna e nessuna minoranza di qualsiasi tipo, e non ha nessun diritto di condannare nessuna famiglia allargata LGBTQ+ perché è stata fondata, edificata e costruita sulle menzogne, sulle bufale e sulle balle, inventate, di sana pianta, sia dai 4 bugiardi e menzogneri evangelisti, sia dal lusingatore, ingannatore, falsificatore e millantatore apostolo san Paolo, sia dai pseudo filosofi della Patristica e sia dalle elucubrazioni, false e vane, dei Padri della Chiesa. Con queste mie ultime riflessioni e considerazioni, io, B. C., ribadisco e riconfermo il mio giudizio, politico e culturale, sulle lettere di san Paolo che avevo già scritto a pagina 45 del mio precedente libro. “Insomma, io, B. C., penso, reputo e giudico che per tutte le bugie, per tutte le menzogne, per tutte le patacche, per tutte le illazioni, false e bugiarde, per tutti i ragionamenti sofistici, indico, definisco e rappresento le lettere di san Paolo come il manifesto, filosofico e teologico, falso e bugiardo, del partito del cristianesimo che ha cambiato la storia del mondo occidentale, a partire dall’anno 00. Infine, per tutte le bugie, le patacche, le bufale e per tutti i ragionamenti sofistici, per tutte le lusinghe e le insidie, che io ho riportato sopra, in questo paragrafo, che san Paolo ha, deliberatamente e volontariamente, pensate, elaborate e scritte nelle sue Lettere, io, B. C., penso, reputo, giudico e definisco san Paolo il primo grande lusingatore, il primo grande sofisticatore e il primo grande ingannatore del cristianesimo perché con le sue Lettere è riuscito a convertire al cristianesimo moltissimi pagani e molti intellettuali, tra cui il filosofo sant’Agostino e tanti altri padri della chiesa.”
Modica, 30/04/2024
Prof. Biagio Carrubba
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