Una poesia speciale di G. Bufalino.
Per Sesta Ronzon.
Gesualdo Bufalino nacque il 15 novembre 1920 da Biagio Bufalino e da Maria Elia a Comiso in provincia di Ragusa. Il padre era “un fabbro ferraio, ma era istruito, gli piacevano i libri, il teatro, la musica in piazza”. Nel 1940 Gesualdo si iscrisse alla facoltà di lettere dell’Università di Catania. Nel 1942 venne richiamato alle armi. Nel 1943 fu inviato a Salice in Friuli. All’indomani dell’armistizio (08 settembre 1943), venne catturato dai tedeschi, ma grazie all’aiuto di una ragazza, Sesta Ronzon, riuscì a fuggire. A Sesta Ronzon Bufalino le dedicò una bella poesia per ringraziarla e come riconoscimento del gesto coraggioso di lei. La poesia è compresa nell’opera poetica “L’amaro miele”. (Poesia n. 45 pag. 63, ed. Einaudi).
Ecco il testo della poesia.
Per Sesta Ronzon
Forse un fruscio di bicicletta ancora
col sabato dolce ti svia
per alberi e bivi di pioggia
e trepide nebbie di fuoriporta,
angelo forestiero, passeggera
colomba inventata e perduta.
E forse già immemore t’allontani
dal viso che fu nostro, e nel giro
delle tue gambe lunghe, nel volo
lieve della tua gonna di cotone,
un altro anno, un’altra storia si consuma.
Ma io qui rimasto a contare
le cicatrici della sabbia, le collere
dell’acqua che s’annera, io così povero
da non potere neanche me donare,
che cosa farne del tuo ricordo,
dei colori di te che si scancellano?
Una figura almeno per i miei viaggi a mani vuote,
malinconica voce anniversaria,
versi da leggere solo una volta,
scritti dietro una busta.
Nell’autunno del 1944, Bufalino si ammalò di tisi e fu ricoverato nell’ospedale di Scandiano. Nel 1946 fu trasferito nel sanatorio della Conca D’Oro, tra Palermo e Monreale, che lo scrittore soprannominò “La rocca” nel suo breve romanzo “Diceria dell’untore”. Nel 1947 il poeta guarì e fu dimesso. Poi si laureò a Palermo in Lettere. Bufalino nel 1949 fu nominato professore all’Istituto Magistrale di Modica dove vi rimase fino al 1951. Dal 1951 insegnò Italiano e Storia all’Istituto Magistrale di Vittoria fino al 1976. Il 14 giugno 1996, in seguito ad un incidente stradale sulla strada tra Vittoria e Comiso, riportò un trauma toracico e un trauma cranico. Fu ricoverato d’urgenza all’ospedale di Comiso, ma morì, poche ore dopo, per una emorragia cerebrale.
Modica 21/ 09/ 2018 Prof. Biagio Carrubba
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