PIRANDELLO N. 10

Share Button

I

Giudizio mio personale sui romanzi di Pirandello e confronto con “Diceria dell’untore” di Gesualdo Bufalino.

I romanzi di Pirandello sono 7: “L’Esclusa”, “Il turno”, “Il fu Mattia Pascal”, “Suo marito”, “I quaderni di Serafino Gubbio operatore”, e “Uno, nessuno e centomila”. I romanzi di Pirandello sono alcuni piacevoli, alcuni prolissi e noiosi. “Suo Marito” è il più bel romanzo fra tutti; mentre “Uno, nessuno e centomila” è il più filosofico dove lui esprime il suo pensiero più profondo sulla società degli uomini, tutti diversi fra di loro, ma ognuno con la propria personalità e il proprio carattere. Ma ogni uomo, secondo Pirandello, conosce, vive e rivive il proprio dramma e la propria esistenza, all’oscuro degli altri. Questo concetto e questa visione della società, da parte di Luigi Pirandello, sono bene espressi ed illustrati, in modo sintetico e conciso, da Luigi Filippo d’Amico nel suo libro “L’uomo delle contradizioni” con queste parole. “Qualcuno però si accorse che vi era un tema nuovo, interessante, tipicamente pirandelliano: l’illusione di vivere una realtà che però ci sfugge, perché la persona che crediamo di conoscere si rivela “un’altra”. E c’è anche una riconferma del suo assillo: l’onestà della donna è un tabù irrinunciabile. (Pagina 67). Questa differenza fra gli uomini è descritta, molto bene, secondo me B. C., da una poesia di Bertolt Brecht che ha per titolo “Molti pensano”.

Ecco il testo della poesia.

Molti pensano che noi ci diamo da fare

nelle faccende più peregrine,

ci affatichiamo in strane imprese o per darne la prova.

Ma in realtà è più nel vero chi ci pensa

intenti semplicemente all’inevitabile:

scegliere la strada più diritta possibile, vincere

gli ostacoli del giorno, evitare i pensieri

che hanno avuto esiti cattivi, e scoprire

quelli propizi, in breve:

aprire la strada alla goccia nel fiume che si apre

la strada in mezzo alla pietraia.

Ecco mentre gli uomini comuni si aprono la strada come la goccia, che nel fiume, si apre la strada in mezzo alla pietraia; anche i grandi filosofi e tutti gli altri che scienziati o capi politici aprono il gran letto del fiume dove scorrerà l’acqua della Storia.  Costoro indicano, secondo me, anche, quale potrebbe essere il senso della storia passata; inoltre interpretano lo stato attuale; indicano quale potrebbe essere la meta finale dell’umanità e cercano di dare un senso sia alla vita, sia il mondo, sia all’umanità. Anche il romanzo “Suo Marito” di L. Pirandello esprime, molto bene, i sentimenti dei personaggi, ma la scrittura è molto semplice e la storia è un po’ prolissa. Infine io, B. C., ritengo e reputo che i romanzi di Pirandello siano interessanti, molto belli, sofisticati ed articolati, ma non raggiungono la raffinatezza e la sublimità del romanzo “Diceria dell’untore” di G. Bufalino, perché non contengono l’Ornatus cioè le figure retoriche e concinnitas che rendono il romanzo di Bufalino incomparabilmente bello ed estatico.

II

Giudizio e Conclusione mia personale.

Io, Biagio Carrubba, non ho nessun dubbio sul genio letterario e filosofico e sulla grandezza di drammaturgo di Luigi Pirandello. Egli ha saputo descrivere molto bene il mondo della società moderna italiana, della sua epoca, e la società internazionale. Inoltre, Pirandello ha descritto il mondo dei disagiati, il mondo degli alienati, il mondo dei piccoli borghesi, ma anche quello primitivo dei contadini e quello di personaggi che cercano il loro autore. Ha visto e intravisto l’attuale società postmoderna già molti anni fa perché ha saputo intuire il relativismo filosofico odierno, la pluralità delle ideologie, la frammentarietà delle classi sociali, la disgregazione dell’individuo, la frammentarietà della società e la disgregazione dell’individuo. Dall’altra parte, la nostra società postcontemporanea è sostenuta dalle Leggi dello Stato e dal Governo italiano, istituzioni fondamentali che proteggono e guidano la maggioranza della popolazione, che vuole vivere dentro casa sua, sicura e protetta, e vuole vivere e lavorare dentro l’ordine costituito. Queste istituzioni statali, infatti, garantiscono e difendono i cittadini dalla violenza e dal caos. Per questo motivo, io B. C., sono d’accordo con Don Eligio, quando afferma che non si può vivere fuori dalla legge, perché credo che nessuno può vivere, oggi, fuori dalle leggi civili e fuori dalle convenzioni sociali, perché esse sono necessarie ed utili per mantenere il già difficile ordine civile e per frenare la pazzia e l’istintività animalesca che è dentro l’anima umana. È meglio vivere in una società piena di legge che vivere in una società priva di leggi, perché in una società priva di leggi si cadrebbe subito nel caos sociale che porterebbe nel giro di pochi giorni alla invivibilità più tremenda ed impraticabile, perché la libertà è garantita solo dalla legge, come dicevano i latini: “Sub leges libertas”. Inoltre, io, Biagio Carrubba, penso che la vita degli uomini reale o finta, tragica o felice, disperata o ricca, priva d’amore o piena d’amore, santa o indiavolata, piena di successi o anonima, breve o lunga, coltissima o ignorante, idealistica o pragmatica, teatrale o reale, ingannevole o realistica, astratta o concreta, drammatica o commediante ecc. ecc., sia, soltanto, una fiammata viva e ardente, un fuoco di paglia, rovente e divoratore, che brucia in un attimo e poi diventa subito cenere. Infine, io, B. C., reputo che la vita di ogni uomo è sacra, inviolabile e intoccabile perché ogni uomo ha una sola vita e non la può sostituire con un’altra. Quindi giudico che nessuno può toccare o togliere la vita degli altri sia che siano locali, connazionali, amici e parenti, ma anche la vita degli emigranti venuti dall’Africa o da altri paesi dell’Asia, afflitti o da guerre o da mancanza di lavoro, come sta avvenendo in questi giorni a causa della guerra turca – curda – siriana, scatenata dal famigerato capo politico della Turchia, che già ha provocato migliaia di sfollati e la morte di centinaia di bambini.

Modica 21 ottobre 2019                                            Prof. Biagio Carrubba

Rivisto oggi 15 luglio 2023

Pubblicato martedì 05 settembre 2023

Share Button

Replica

Puoi usare questi tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>