N. 59

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IO, B. C., DESIDERO L’ATEISMO.

INNO ALL’ATEISMO

Io, B. C., per esprimere la felicità e la liberazione da tutte le religioni del mondo e per manifestare la mia gioia e la mia libertà da Dio, propongo un Inno, dedicato all’Ateismo e a tutti gli atei del mondo. Inoltre auspico e desidero che tutti gli atei del mondo si uniscano a me nel cantare questo Inno innalzato ed elevato all’Ateismo. Io, B. C., consiglio, suggerisco e auspico, ancora, che moltissimi atei del mondo si radunino, in gruppo o in schiera, per cantare, in coro, questo Inno che esalta e magnifica l’Ateismo. Infine, io, B. C., in questi giorni, ho pensato, elaborato e composto, con piacere e con soddisfazione, questo Inno, in occasione della pubblicazione del mio libro, riservato all’Ateismo e rivolto, dedicato e indirizzato a tutti gli Atei del mondo. Il titolo del libro intestato all’Ateismo, che vuole essere una convinta, forte e grande apologia dell’Ateismo, è: Io, Biagio Carrubba, desidero l’Ateismo. 

INNO ALL’ATEISMO,

cantato da tutti gli atei del mondo.

1

Ehi, ehi, ehi, voi atei di tutto il mondo,

unitevi a me nel cantare, fortemente e convintamente, il nostro caro Inno rivolto all’Ateismo e nel manifestare la nostra piena gioia per esserci liberati dall’asfissiante, dalla soffocante, dalla opprimente e nefasta idea di Dio, padre padrone. Noi, atei, sappiamo che l’Ateismo ci ha emancipati dalle masse, passive, credulone e stolte, seguaci e credenti di tutte le retrive religioni e di tutte le retrograde confessioni del mondo. Dobbiamo ringraziare l’Ateismo, anche, perché, ci ha resi attivi e critici nei confronti delle religioni e delle confessioni immorali e false di tutto il mondo. L’Ateismo ci ha resi Liberi e Franchi, anche dalle superstizioni, dalle liturgie, dai culti e dai riti del sacro, della Fede e del Misticismo. Infatti là dove ci sono croci, crocifissi, chiese, cristiane e ortodosse, buddiste e induiste, e là dove ci sono statue e statuine, figure e figurine di santi, là ci sono, sicuramente, Uomini, Donne, Preti e Monache che vivono, surrettiziamente e oscuramente, con la maldicenza, con la bugia, con la menzogna e l’idolatria religiosa. Io, B. C., penso, reputo e giudico che tutte queste realtà fittizie, tutti questi fenomeni pseudo normali e tutte queste manifestazioni sacre sono delle patologie religiose da evitare perché fondate sulle menzogne e sulle bugie di testi pseudo sacri, come la Bibbia e il Corano. Io, B. C., per evitare tutta la messinscena religiosa e idolatra, invito tutti gli atei del mondo a praticare e a vivere una vita sincera, atea, libera e morale, piena di dignità e di fedeltà all’Ateismo: “l’unica ideologia emancipatrice e critica che ci libera da ogni manifestazione religiosa e da ogni teologia mistica”. Inoltre la vita atea è quell’esistenza che cambia la vita, mesta e triste di tutti i giorni, in una vita gaudiosa, prodigiosa, prestigiosa, gloriosa e goliardica. Inoltre l’Ateismo ci fa vivere e ci fa gioire, ogni attimo libito della nostra breve vita, perché ogni nostro giorno, gaio e piacevole, della nostra esistenza sia attribuito a noi stessi, sia consacrato alla nostra libertà personale e si addica alla nostra cara libertà collettiva di tutti gli atei del mondo. Io, B. C., pure, penso, reputo e affermo che l’Ateismo si vive bene in due, cioè nelle famiglie dove regna l’Amore, – o tra due amanti o tra due coniugi – che si vogliono bene e si ripettino reciprocamente, perché al centro della vita atea c’è l’Amore, reciproca relazione di sentimento e di mutuo soccorso. Infine l’Ateismo è adeguato alle nostre care famiglie, è opportuno ed è, anche, prezioso ai nostri cari parenti e ai nostri sentiti e sinceri amici. Allora noi atei di tutto il mondo cantiamo tutti insieme: “Viva, evviva la nostra vita atea che ci libera da tutte le religioni, da tutte le teologie, da tutte le Chiese gerarchiche. Infine, la vita atea ci emancipa da tutte le dottrine religiose del mondo e ci affranca da tutte le oppressive ideologie teocratiche e ci dona la libertà e la gioia di vivere!!!”.  

2

Ehi, ehi, ehi, voi atei di tutto il mondo,

unitevi a me nel gridare, consapevolmente e allegramente, il nostro caro Inno libero dell’Ateismo, per esprimere la nostra piena soddisfazione e per esaltare il piacere libidico, morale e culturale di essere passati da Uomini e Donne, schiavi e succubi di Dio, ad essere Uomini, Donne, Giovani, Vecchi e Bambini divenuti persone Libere, Franche, Forti e Gioiose. Questo libero Inno, infatti, vuole celebrare tutti gli atei del mondo: Uomini e Donne, Giovani, Vecchi e Bambini, resi, Autonomi e Indipendenti, da ogni forma di Misticismo e Liberi da ogni forma di liturgia e di sacro, e da ogni credo e culto pseudo religioso. Inoltre, noi atei sappiamo che la miglior vita possibile per tutti gli Uomini, Liberi e Forti, è la Vita Atea che ci ha tratto fuori da una condizione di servitù dai preti, dai prelati e dai Papi di tutte le Chiese del mondo. L’Ateismo ci tiene, anche, lontani da tutti i monasteri e da tutte le clausure del mondo, che altro non sono se non delle carceri, dove, uomini e donne, monaci e monache, che adorano un Dio che non esiste, sono trattenuti, o perché volontari, o per scelta o per vocazione, dentro i monasteri, dove le porte sono, solo, aperte all’interno, ma sono chiuse all’esterno delle abbazie. Inoltre, l’Ateismo ci ha resi consci, consapevoli e sicuri di noi stessi e, felicemente e gioiosamente, ci fa vivere, ogni giorno, ogni nostra passione e ogni nostra soddisfazione, senza l’assillante e mortificante idea di Dio e senza il timore e il tremore di Dio, padre padrone, perché noi atei sappiamo che Dio non esiste perché secundum non datur. Dunque, io, B. C., vi dico e vi consiglio, a voi tutti, atei di tutto il mondo, di amare la vostra vita meravigliosa, semplice e sincera, e di amare e di stimare voi stessi e le vostre donne, non tradendo mai né gli amici e né i parenti. Inoltre, io, B. C., vi raccomando e vi consiglio, soprattutto, di ripudiare la Fede, la Vita Mistica, la Vita Monastica, la Vita Religiosa, la Vita Clericale, la Vita Ascetica e la vita dei credenti e degli stolti che credono, accettano acriticamente e corrivamente, l’idea, falsa, bugiarda e ingannatrice dell’esistenza di un Dio qualsiasi. Infine, io, B. C., penso, reputo e giudico che vi sono milioni e miliardi di persone che praticano, esercitano e professano una religione senza sapere il perché e la seguono, l’accompagnano e la inseguono, senza conoscerne nemmeno la dottrina primordiale e la teologia fondamentale. Questi stolti e creduloni, inoltre, la esercitano e la praticano soltanto perché da bambini e da fanciulli hanno ricevuta e hanno avuta impartita una cattiva e falsa educazione religiosa e hanno, anche, ricevuto e acquisito l’ingiunzione e l’ordine di credere al Dio della propria nazione e della propria popolazione.

3

Ehi, ehi, ehi, voi atei di tutto il mondo,

inoltre, io, B. C., vi consiglio di rinunciare alla falsa e inconsistente vita dei beati, che vogliono diventare santi. In una sola parola vi dico e vi esorto a rinunciare a Dante Alighieri, il buon poeta che credeva nell’excessus mentis. Io, B. C., vi dico, altresì, che, pur leggendo, apprezzando e ammirando la bellezza, estetica e spettacolare, della sua Divina Commedia, noi atei di tutto il mondo, restiamo attaccati, gioiosamente e felicemente, alla nostra cara, libera vita naturale, libidica, morale, mortale e atea. Come Maria espresse, rese palese, magnificò ed esternò il suo ringraziamento a Dio per averla prescelta e celebrò la sua felicità, declamando con la sua voce soave, dolce e melodiosa, il suo magnificat, (Dal Vangelo di san Luca. Capitolo 1. Versetti 46-48), così anche noi atei di tutto il mondo dobbiamo esprimere, rendere palese, esternare e magnificare il nostro ringraziamento all’Ateismo, per cui, noi atei, dobbiamo manifestare, esplicitare, recitare e declamare, con voce alta, piena e chiara il nostro magnificat (Prima strofa di questo inno). Noi atei di tutto il mondo sappiamo anche che l’Ateismo è una condizione e una posizione psicologica che rafforza e rinvigorisce il nostro spirito e la nostra libertà, personale e sociale, e ci fa sentire gioiosi e felici nell’attraversare la nostra quotidiana penitenza ed esistenza, per quella che è, senza nessuna illusione, senza nessuna allucinazione e senza nessuna credenza per una vita, ultraterrena e ultramondana, eterna. Dunque, allora, anche noi atei, tutti insieme, possiamo privilegiare e possiamo scegliere la nostra cara vita atea, naturale, libera, ma sempre confacente, adeguata alla pace del mondo e ubbidiente alle Leggi e al Diritto di uno Stato Democratico. Per concludere questo paragrafo, io, B. C., dico, affermo e annuncio che noi atei di tutto il mondo dobbiamo sopraffare e sovrastare le ideologie e le teologie di tutte le religioni del mondo e non dobbiamo essere né sopraffatti, né soggiogati e non dobbiamo essere menomati né dalle religioni del mondo né dalle confessioni religiose del mondo e né dalle teologie e dalle ideologie pseudo sacre di tutto il mondo. Per finire, io, B. C., invito, auspico e suggerisco a tutti gli atei di tutto il mondo di cantare tutti insieme questo Inno e di declamare il nostro motto di atei: “Viva, evviva la vita atea, che ci libera da tutte le religioni, che ci riscatta da tutte le Chiese e ci disimpegna da tutte le confessioni del mondo, e soprattutto, ci esime dal pensare a Dio, sia come concetto e sia come persona viva e vegeta e ci dona la libertà e la gioia di vivere!!!”.   

4

Ehi, ehi, ehi, voi atei di tutto il mondo,

unitevi a me nel modulare, con la vostra voce, con le vostre passioni, con i vostri lievi libiti, la gioia del vostro cuore e la libertà piena dell’anima. Cantiamo, felicemente e gioiosamente, la vera dimensione della vita, la dimensione naturale e mortale, la vera vita, quella esistenza vissuta, senza infingimenti, senza illusioni dell’aldilà e senza inganni, metafisici, sacri e pseudo fideistici dell’immortale secolo. Escludiamo ed eliminiamo, completamente, la seconda dimensione della vita, quella falsa, bugiarda e ingannatrice del Misticismo, della Fede, dell’Ascetismo e dell’Excessus Mentis. Non ubbidiamo più ai Papi e ai Gerarchi delle religioni e delle confessioni di tutto il mondo, poiché con le loro dottrine, con le loro teologie e con le loro Chiese, gerarchizzate e organizzate, impongono, comandano e obbligano tutti i fedeli e seguaci di ogni religione a seguire, a officiare e a praticare culti, riti e processioni che non hanno né un senso logico, né un senso umano, ma sono delle messinscene false e ipocrite. Inoltre, queste cerimonie liturgiche sono, anche, delle patologie religiose, sono dei riti superstiziosi e sono, anche, delle ideologie idolatre e pseudo sacre. Inoltre, io, B. C., reputo, suppongo e giudico che tutte le liturgie e i riti di ogni religione sono stati inventati e praticati da fondatori e da prelati religiosi che non hanno mai avuto scrupolo, a somministrare, con le mani sporche dei boia e insanguinate di guerra, i sacramenti delle proprie religioni. Inoltre questi papi e prelati religiosi officiano gli uffici divini e celebrano riti e culti sacri, come la messa o i sacramenti, riti che non hanno nessun significato logico e realistico, ma sono soltanto delle pure e vuote manifestazioni dell’ideologia religiosa e della mistica teologica. Infine, noi atei sappiamo che l’Ateismo ci fa evitare di seguire false ideologie religiose e ci impedisce di credere ai tanti vani e inutili comandamenti religiosi, i quali fanno genuflettere e inginocchiare, milioni e miliardi di seguaci e di credenti davanti a statue di legno, di marmo e di bronzo che non hanno nessun potere liberatorio, né salvifico, né taumaturgico, né escatologico e né soteriologico.

5

Ehi, ehi, ehi, voi atei di tutto il mondo,

unitevi a me nel celebrare la vita naturale ed esiziale, per festeggiare la vita gioiosa e semplice dell’Ateismo. Inoltre, noi, atei di tutto il mondo, amiamo la nostra vita atea, libera, morale e mortale, che emula la natura, il sole, l’acqua, preziosa e casta. Inoltre, noi atei di tutto il mondo, coltiviamo la terra che, un giorno sarà, per noi, lieve come sostenevano gli antichi romani. Sit tibi terra levis. L’Ateismo ci ha donato, anche, la grande forza della Libertà, della Dignità e della Creatività e ci ha resi Forti, Franchi e Vigorosi nella tempra, nel carattere, nella volontà e nell’Ateismo. Inoltre, l’Ateismo ci fornisce il grande vigore e il grande coraggio per affrontare i pericoli e i guai della vita di ogni giorno e ci fa trascorrere e condurre la nostra esistenza senza rimorsi e senza rimpianti del brutto e insopportabile passato, quando si pensava di stare bene, soltanto, nel credere a un vano e qualsiasi Dio inesistente. L’Ateismo, invece, ci fa vivere, anche, una vita, libera e atea, senza lamentarci delle disgrazie che capitano ogni giorno, e ci fa sopportare tutte le persone moleste, cristiane e ortodosse, buddiste e induiste, ma ci fa, anche, coabitare e convivere, democraticamente e civilmente, con tutte le altre persone di tutte le altre fedi religiose, le quali sono in disaccordo con noi atei. Infine, l’Ateismo ci mantiene in perfetto accordo e in perfetta armonia con noi stessi e con la nostra libertà, personale, sociale e collettiva. Noi atei di tutto il mondo sappiamo, anche, che l’Ateismo ci rende la vita più libera, più leggera, più soave, più leggiadra, più sana, più lieta e più soddisfacente verso ciò che ci piace e verso ciò che possiamo fare per il nostro bene e per il bene degli altri, perché siamo franchi, sinceri e onesti, con le persone perbene, gentili e intelligenti di tutto il mondo. Allora noi atei di tutto il mondo tutti insieme esclamiamo: “Viva, evviva la vita atea, che ci libera da tutte le religioni del mondo e ci rende, autonomi e neganti, di ogni ordine monastico e di ogni gerarchia clericale ed ecclesiastica e ci dona la libertà e la gioia di vivere!!!”.

6

Ehi, ehi, ehi, voi atei di tutto il mondo,

unitevi a me nell’intonare, armoniosamente e coralmente con le vostre voci, le parole del nostro caro, gioioso e goliardico Inno, riservato e rivolto ad esaltare l’Ateismo. Io, B. C., inoltre, annuncio a tutti gli atei del mondo che l’Ateismo si vive meglio in due persone, – o tra due amanti o tra due coniugi -, o coppie che formano una unione civile come è nelle famiglie allargate LGBTQ. L’Amore e la fiducia, in queste famiglie, in un primo tempo, vigono, regnano e predominano incontrastati, forti e sicuri. Infatti, io, B. C., affermo e asserisco che al centro della vita atea c’è l’Amore, tra due o più persone che si amano e si rispettano sinceramente e fedelmente. Inoltre, io, B. C., auspico e desidero che questo Inno, costruito e basato sulla vita atea e sull’Amore, sincero e fedele, tra due persone che si vogliono bene, susciti e desti, negli atei di tutto il mondo, tutto l’Amore e l’Ardore per la vita atea, libera, serena, mortale, e faccia nascere in tutti gli atei del mondo, l’Amore, la Forza e il Coraggio per condurre una vita, libera, atea, bella, soddisfacente, per noi stessi e per coloro che ci amano e che noi amiamo. Inoltre, io, B. C., invito tutte le anime del mondo a unirsi a me per attestare, testimoniare, manifestare, esprimere, guidare e cantare, in modo esplicito e gaudioso, la nostra gioia di vivere la nostra vita, libera e atea, libera da ogni misticismo e fideismo del mondo. Infine, io, B. C., dico e affermo che l’Amore è l’Unione tra due persone, le quali, con il loro mutuo soccorso si uniscono in una Unità paritaria, perfetta e piena d’affetto tra i contraenti della relazione amorosa. Essi stessi, inoltre, amano, poi, i propri figli con lo stesso Amore che posseggono tra di loro e con lo stesso Amore, vivono e attraversano, felicemente e consapevolmente, la loro esistenza atea, etica, attiva, critica, libera e mortale.

7

Ehi, ehi, ehi, atei di tutto il mondo,

unitevi a me nel declamare il nostro caro Inno libero dell’Ateismo, il quale ci fa eliminare e ci fa evitare di seguire, di credere, di praticare e di partecipare a tutte le funzioni religiose, a tutti i culti e a tutti i rituali sacri e ci rende liberi dai tanti e inutili comandamenti religiosi, i quali tediano e affliggono la vita di milioni di persone. Inoltre, io, B. C., dico a voi, atei di tutto il mondo, che avete letto, imparato, appreso, compreso, memorizzato, introiettato, interiorizzato e cantato questo Inno, goliardico, gioioso e liberatorio, che a voi basta conoscere, cantare e declamare, soltanto, la prima strofa di questo Inno magniloquente, perché è già sufficiente per manifestare, dichiarare ed esprimere la nostra vita atea, attiva, creativa, critica e negatrice di tutte le religioni e confessioni del mondo. Inoltre, io, B. C., sprono ed esorto tutti gli atei del mondo a vivere e a esaltare una bella vita, naturale e atea, brillante, fulgida e magnificente. Insomma, io, B. C., auspico che noi atei del mondo possiamo essere padroni della nostra vita per poterla vivere nel miglior modo possibile e di poter produrre e costruire una vita che sia, anche, un’opera d’arte postcontemporanea, naturale, atea e libera. Inoltre, io, B. C., sprono ed esorto tutti gli atei del mondo a partecipare, attivamente e gioiosamente, alla vita piena, libera, atea, naturale e mortale di tutti i giorni. Infine, io, B. C., auspico che tutti gli atei del mondo sappiano saper vivere una vita, libera e creativa. In tal modo, noi atei di tutto il mondo possiamo inventarci una vita splendida e magnificente, tanto che si possa definirla un’opera d’arte postcontemporanea, brillante, affascinante, originale, magnifica, magnetica, aperta, democratica, intelligente e piena d’Amore. Per finire questo bel canto e questo bell’Inno in bellezza, in simpatia e in empatia, io, B. C., invito, auspico e sprono tutti gli atei del mondo a cantare, tutti insieme, a viva voce, ed in coro, questo inno e a declamare il nostro magnifico motto: “Viva, evviva la vita atea, che ci libera da tutte le religioni, che ci riscatta da tutte le Chiese e ci disimpegna da tutte le confessioni del mondo, e soprattutto, ci esime dal pensare a Dio, sia come concetto e sia come persona viva e vegeta e ci dona la libertà e la gioia di vivere!!!”.

Modica, 26/12/2023

Prof. Biagio Carrubba

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