IO, B. C., DESIDERO L’ATEISMO.
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Elenco di alcune bugie, menzogne, bufale e fandonie prese da tre tematiche di san Paolo, il primo lusingatore, sofisticatore e ingannatore del cristianesimo.
Io, B. C., penso, affermo e giudico che anche le Lettere di san Paolo contengono bugie, menzogne e bufale sulla rappresentazione della morte e della resurrezione di Gesù Cristo, tanto che io definisco san Paolo il primo lusingatore, sofisticatore e ingannatore perché ha lusingato, ha sofisticato e ha ingannato, di proposito e volontariamente, i pagani, i quali per primi hanno letto le sue Lettere, e li ha convinti e li ha indotti a convertirsi al cristianesimo. Io, B. C., elenco qui di seguito alcune bugie, le menzogne e le fake news di san Paolo che sono contenute e distribuite in tre tematiche distinte, scritte e ripetute in tutte le sue lettere. Io, B. C., elenco e mostro, qui di seguito, le prime due fandonie che riguardano la prima tematica di san Paolo.
La prima tematica si riferisce al fatto che Dio, secondo san Paolo, promette la vita eterna a coloro i quali credono alla morte e alla resurrezione di Gesù Cristo. Ecco il lacerto che si riferisce a questa tematica. “Ora invece, liberati dal peccato, resi invece schiavi a Dio, raccogliete i vostri frutti per la giustificazione e il termine e la vita eterna. La ricompensa del peccato è la morte, il dono di grazia di Dio è la vita eterna in Gesù Cristo nostro signore”. (Dalla Lettera ai Romani. Capitolo VI. Versetti 22-23. Pagina 1197). Un altro lacerto su questa tematica è il seguente: “Non v’ingannate: Dio non permette che si prenda gioco di lui; l’uomo mieterà ciò che avrà seminato: chi semina seguendo la carne, dalla carne mieterà rovina; chi invece semina seguendo lo Spirito mieterà la vita eterna”. (Dalla Lettera ai Galati. Capitolo VI. Versetti 7-8. Pagine 1234-1235). Io, B. C., elenco e mostro, qui di seguito, altre fandonie che riguardano la seconda tematica di san Paolo.
La seconda tematica si riferisce al fatto che Dio giudicherà gli uomini secondo il suo Vangelo per mezzo di Gesù Cristo. Ecco il lacerto che si riferisce a questa tematica. “Nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini secondo il mio Vangelo vivo per mezzo di Gesù Cristo”. (Lettera ai Romani. Libro II. Versetto 16. Pagina 1194). Ecco un altro lacerto su questo argomento: “Ma Dio ci dà prova del suo amore per noi nel fatto che, mentre ancora eravamo peccatori, Cristo morì per noi. A maggior ragione, dunque, giustificati come ora siamo per mezzo del suo sangue, saremo da lui salvati dall’ira. Se infatti, quando eravamo nemici noi fummo riconciliati con Dio in virtù della morte del figlio suo, quanto più, una volta riconciliati, saremo salvati per mezzo della sua vita. E non solo questo, ma ci gloriamo pure in Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale adesso abbiamo ricevuto la riconciliazione”. (Dalla Lettera ai Romani. Capitolo V. Versetti 8-11. Pagina 1196). Ecco il terzo lacerto: “Dio non ci ha destinati all’ira, ma all’acquisto della salute per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, affinché, sia che vegliamo sia che ci addormentiamo, con lui viviamo. Perciò consolatevi gli uni gli altri, edificandovi scambievolmente, come già fate”. (Dalla prima lettera ai Tessalonicesi. Capitolo V. versetti 9-11. Pagina 1251). Io, B. C., elenco e mostro, qui di seguito, altre fandonie che riguardano la terza tematica di san Paolo.
La terza tematica si riferisce al fatto che chi crede a Gesù Cristo, che si è immolato sulla croce per salvare l’umanità dai suoi peccati, avrà la vita eterna. Ecco alcuni lacerti di san Paolo sulla terza tematica. “In attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, il quale ha dato sé stesso per noi allo scopo di riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo che gli appartenga, zelante nel compiere opere buone”. (Dalla Lettera a Tito. Capitolo II. Versetti 13-14. Pagina 1266). Ecco un altro lacerto dedicato a questa tematica. “Quando però apparve la benignità del Salvatore nostro Dio e il suo amore per gli uomini, egli si salvò non in virtù di opere che avessimo fatto nella giustizia, ma secondo la sua misericordia mediante un lavacro di generazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, che egli effuse sopra di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore, affinché, giustificati per mezzo della sua grazia diventassimo eredi della vita eterna secondo la speranza”. (Dalla Lettera a Tito. Capitolo III. Versetti 4-7. Pagina 1266). Io, B. C., penso, reputo e giudico che anche le Lettere di san Paolo, inviate da lui alle comunità cristiane in via di formazione e neoconvertite al neo cristianesimo, sono state dei testi scritti che hanno contribuito enormemente alla conversione dei pagani al cristianesimo. Ma, io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che tutte le Lettere di san Paolo sono Lettere false, bugiarde e ingannatrici perché costruite con ragionamenti sofistici e tutte basate su illazioni fantastiche uscite e immaginate dalla sua mente, immaginifica e bugiarda. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che san Paolo, quando scrisse queste Lettere, mentiva e sapeva di mentire perché nessuno poteva dire e affermare che Dio aveva immolato il suo figlio Gesù Cristo per salvare l’umanità dal peccato. Invece san Paolo giura e assicura che Dio ha sacrificato suo figlio soltanto per fare in modo che l’umanità, priva di peccato perché perdonata dal figlio di Dio, si riconciliasse con il padre, Dio, come san Paolo afferma, assicura e scrive in questo lacerto: “E tutto è da Dio, il quale ci ha riconciliati con sé mediante Cristo, e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione; è stato Dio infatti, a riconciliare con sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, ed è come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: riconciliatevi con Dio. Colui che non ebbe peccato, egli lo fece peccare per noi, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui”. (Dalla seconda Lettera ai Corinzi. Capitolo V. versetti 18-21. Pagina 1224). Io, B. C., penso, reputo e giudico che questa spiegazione e illustrazione di san Paolo sia soltanto una elucubrazione metafisica la quale sotto l’apparenza di un ragionamento solido, coerente e persuasivo, in realtà non è altro che una argomentazione teologica, falsa, bugiarda e inverosimile perché è tutta basata e costruita con ragionamenti sofistici e con illazioni false e illogiche, inventate di sana pianta dal fanatico neo convertito san Paolo. In definitiva e in ultimo, io, B. C., penso che tutte le argomentazioni teologiche di san Paolo non sono altro che ragionamenti falsi, fittizi e bugiardi che hanno convinto e persuaso molti filosofi che sono venuti dopo di lui, come i filosofi della Patristica, i quali, accettando e interpretando, come e sincere, le parole false e bugiarde di san Paolo, hanno costruito la base teorica e la dottrina della Chiesa Cattolica di Roma. Infine, io, B. C., voglio esporre e desidero esprime un’ultima considerazione e un’ultima riflessione per spiegare la differenza fra i vangeli dei 4 evangelisti e le Lettere di san Paolo. Infine, io, B. C., penso, reputo e affermo che, mentre i 4 evangelisti scrissero i 4 Vangeli per dare testimonianza della straordinaria vita del loro maestro Gesù che, a parer loro, compiva molti miracoli, ma la loro lode era una testimonianza genuina, sincera di fronte alla straordinaria vita di Gesù che morì crocifisso, di contro, io, B. C., penso, reputo e suppongo che san Paolo, invece, con le sue Lettere, fu il primo grande ingannatore, rispetto ai pagani, perché san Paolo nelle sue Lettere, mentendo, assicurava che tutta la vita di Gesù Cristo era stata vera e che la sua morte e la sua resurrezione erano la realizzazione del disegno divino che consisteva nel fatto, per l’appunto, che Dio aveva immolato suo figlio Gesù Cristo per togliere i peccati all’umanità, riportarla allo stato puro, e riconciliarla con Dio. san Paolo ripete questa affermazione e questi ragionamenti in tutte le sue Lettere, dice che non mente, mentre mente spudoratamente, come in questo altro lacerto in cui rassicura, per l’ennesima volta, che Dio mandò il suo stesso unigenito Gesù Cristo caricandolo dei peccati dell’uomo affinché soddisfacesse per loro la riconciliazione dell’uomo con Dio. ecco, ancora una volta, un altro lacerto con il quale san Paolo argomenta e giura che Gesù Cristo si immolò per salvare l’umanità dal peccato e riconciliarli con Dio. Ecco il mio lacerto finale che chiude questo paragrafo: “Se infatti siamo stati fuori di senno, lo fu per Dio, e se siamo ragionevoli, è per noi. L’amore di Cristo ci spinge, al pensiero che uno morì per tutti e quindi tutti morirono; e morì per tutti affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi ma per colui che è morto e resuscitato per loro. Quindi ormai non conosciamo più nessuno secondo la carne; ed anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora non lo conosciamo più così. Quindi se uno è in Cristo, è creatura nuova; le vecchie cose sono passate, ne sono nate di nuove!” (dalla seconda Lettera ai Corinzi. Capitolo V. versetti 13-17. Pagina 1224). Io, B. C., penso, reputo e giudico che sotto queste belle parole, belle ed enfatiche, ma false e forvianti, e sotto questi pseudo ragionamenti, fittizi e sofistici, san Paolo è riuscito a persuadere molti Pagani e molti filosofi a convertirsi al cristianesimo, il quale, dopo altri 5 secoli di paganesimo, riuscì a imporsi e a sostituirsi al paganesimo di allora e a dare inizio alla nuova epoca del medioevo, non più pagano ma cristiano. Insomma, io, B. C., penso, reputo e giudico che per tutte le bugie, per tutte le menzogne, per tutte le patacche, per tutte le illazioni, false e bugiarde, per tutti i ragionamenti sofistici, indico, definisco e rappresento le lettere di san Paolo come il manifesto, filosofico e teologico, falso e bugiardo, del partito del cristianesimo che ha cambiato la storia del mondo occidentale, a partire dall’anno 00. Infine, per tutte le bugie, le patacche, le bufale e per tutti i ragionamenti sofistici, per tutte le lusinghe e le insidie, che io ho riportato sopra, in questo paragrafo, che san Paolo ha, deliberatamente e volontariamente, pensate, elaborate e scritte nelle sue Lettere, io, B. C., penso, reputo, giudico e definisco san Paolo il primo grande lusingatore, il primo grande sofisticatore e il primo grande ingannatore del cristianesimo perché con le sue Lettere è riuscito a convertire al cristianesimo moltissimi pagani e molti intellettuali, tra cui il filosofo sant’Agostino e tanti altri padri della chiesa.
Modica, 23/12/2023
Prof. Biagio Carrubba
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