N. 12

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IO, B. C., DESIDERO L’ATEISMO.

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Elenco di alcune fandonie e menzogne contenute nella Bibbia. Elenco di alcune visioni profetiche di san Giovanni evangelista contenute, previste e profetizzate nel libro dell’Apocalisse.

Io, B. C., penso, reputo e giudico che tutta la Bibbia non è altro che un libro pieno di menzogne e di fandonie, tranne qualche data storica che riguarda la storia del popolo ebreo. Ecco qui di seguito, alcune tra le più clamorose menzogne e alcune colossali assurdità gratuite e altre balle e fandonie riportate e narrate nei libri della Bibbia.

La prima fandonia, scritta nella Genesi, è, certamente, quella che riguarda la creazione del mondo, voluta, ideata e immaginata da Dio, solo con sé stesso e compiuta in soli 7 giorni. Io, B. C., penso, reputo e giudico che questa immaginazione, contenuta nel primo libro Genesi, sia la prima balla contenuta nella Bibbia. Ecco qui di seguito il racconto dell’episodio così come è descritto e narrato nel libro Genesi della Bibbia. “Allora Dio, nel giorno settimo, volle conclusa l’opera che aveva fatto e si astenne, nel giorno settimo, da ogni opera che aveva fatto. Quindi Dio benedisse il giorno settimo e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni opera da lui fatta creando. Queste sono le origini del cielo e della terra quando Dio li creò.” (Dal libro Genesi. Dal libro La Bibbia, edizione san Paolo. Capitolo 2. Versetti 2 – 4.  Pagina 14).

La seconda fandonia è, certamente, quella che riguarda il primo peccato dell’uomo, commesso da Adamo ed Eva, nell’Eden. Io, B. C., penso, reputo e giudico che questa immaginazione, contenuta nel primo libro Genesi, sia la seconda balla contenuta nella Bibbia. Ecco qui di seguito il racconto dell’episodio così come è descritto e narrato nel libro Genesi della Bibbia. “Il serpente era il più astuto di tutti gli animali della campagna che il signore Dio aveva fatto, e disse alla donna: <<È vero che Dio ha detto: <<Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?>>. La donna rispose al serpente: <<Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare; ma del frutto dell’albero che sta nella parte interna del giardino Dio ha detto: <<Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete>>. (Dal libro Genesi. Dal libro La Bibbia, edizione san Paolo. Capitolo terzo. Versetti 1- 3. Pagina 15). Poi l’episodio continua quando Eva coinvolse Adamo dandogli il frutto proibito e lui lo mangiò. Per questa disubbidienza a Dio, Adamo ed Eva si trovarono cacciati via dal Paradiso terrestre. Inoltre il Signore disse ad Adamo che da quel momento in poi avrebbe dovuto lavorare la terra “perché da essa sei stato tratto, perché polvere sei e in polvere devi tornare!” (dal libro della Genesi. Capitolo 3. Versetto 19. Pagina 16). Io, B. C., per commentare il castigo inflitto da Dio ad Adamo, dico e affermo che Dio stesso, in persona, in quel momento, inventò la punizione della morte per punire Adamo ed Eva per la loro disubbidienza. Ma io, B. C., penso, reputo e suppongo che anche la punizione della morte, così com’è descritta in questo versetto della Genesi, sia un’altra grande balla e un’altra menzogna contenuta nella Bibbia perché la morte, come fenomeno della cessione della vita, esisteva da sempre, dal tempo dei dinosauri e dalla prima comparsa dei primi ominidi sulla Terra, apparsi con l’evoluzione biologica dei primi esseri organici.

La terza fandonia è, certamente, quella che riguarda il passaggio degli Israeliti in mezzo al mar Rosso. Ecco qui di seguito il racconto dell’episodio così come è descritto e narrato nel libro Esodo della Bibbia. “Mosè stese la mano sopra il mare e il signore sospinse il mare con un forte vento d’oriente per tutta la notte e rese il mare una terra asciutta. Le acque si divisero. I figli di Israele vennero in mezzo al mare all’asciutto e l’acqua era per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare.” (Dal libro Esodo. Dal libro La Bibbia, edizione san Paolo. Capitolo 14. Versetti 21 – 23.  Pagina 78). Io, B. C., penso, reputo e giudico che la separazione delle acque del mar Rosso, da parte di Dio, contenuta e descritta nel secondo libro della Bibbia, Esodo, sia l’ennesima balla tra le tantissime balle, fandonie, menzogne, patacche, fregnacce, frottole e invenzioni fantastiche e illusioni surreali, contenute nella Bibbia, come il fantasioso e immaginifico libro Apocalisse di san Giovanni. Come è evidente da questi 3 esempi di balle e di fandonie, la Bibbia è piena di balle e di fandonie, dal primo libro, Genesi, all’ultimo libro, Apocalisse, di san Giovanni.

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Io, B. C., penso, reputo e giudico che la scienza, ormai da tanti decenni, ha smentito e ha dichiarato false tutta la favola e le menzogne della Bibbia; eppure, ancora oggi, nel mondo ci sono molti milioni di persone che credono e seguono alla lettera tutte le fandonie e le balle contenute nella Bibbia, dal primo libro Genesi fino all’ultimo libro, Apocalisse, dove l’apostolo Giovanni immagina di avere delle visioni profetiche.

La prima visione profetica di san Giovanni è quella che si riferisce alla visione di Dio che sta seduto su un trono. Ecco come san Giovanni descrive la visione di Dio: “Improvvisamente mi trovai in estasi; ed ecco: un trono stava eretto nel cielo e sul trono Uno stava seduto; ora Colui che sedeva era simile nell’aspetto a Diaspro e Cornalina, mentre l’arcobaleno, che era intorno al trono, era simile a una visione di smeraldo.” (Dal libro La Bibbia. Edizione san Paolo. Lacerto tratto dall’Apocalisse di san Giovanni. Capitolo IV. Versetti 2 – 3. Pagina 1305). Nella stessa pagina è importante notare la nota del curatore di questa edizione che scrive: “La descrizione di Dio è tutta luce: nessun antropomorfismo. Dante si ispirerà a queste espressioni quando dovrà descrivere la Santissima Trinità, che canterà come una sorgente di pura luce”. (La nota del curatore del libro della Bibbia, edizione san Paolo. Apocalisse. Capitolo IV. Nota n. 3. Pagina 1305). Io, B. C., penso e reputo che la descrizione di Dio come pura luce è, ovviamente, in contraddizione con l’antropomorfismo della Genesi, dove, chiaramente, l’autore del libro afferma che Dio creò l’uomo secondo la sua immagine e somiglianza. Ecco come l’autore della Genesi descrive la nascita dell’uomo che Dio volle che assomigliasse a sé: “Finalmente Dio disse: <<Facciamo l’uomo secondo la nostra immagine, come nostra somiglianza, affinché possa dominare sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame e sulle fiere della Terra e su tutti i rettili che strisciano sulla Terra>>. Così Dio creò gli uomini secondo la sua immagine; a immagine di Dio li creò; maschio e femmina li creò”. (Dal libro La Bibbia. Edizione san Paolo. Lacerto IV dal libro Genesi. Pagina 14). Io, B. C., penso, reputo e giudico che è facile capire la differente definizione di Dio tra la Genesi e l’Apocalisse. Il libro Genesi fu scritto 2.000 anni prima di Cristo, mentre il libro Apocalisse fu scritto nel 99 d.C., quindi 66 anni dopo la morte di Gesù Cristo. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e suppongo che la diversa definizione di Dio, data da san Giovanni, sia dovuta al fatto che san Giovanni non aveva letto la Genesi e quindi descrisse Dio secondo i parametri della sua epoca e della sua visione neo cristiana. Infine, io, B. C., penso, reputo e giudico che il motivo, per cui è prevalsa fino ad oggi, tra tutti i popolini del mondo, l’immagine di Dio della Genesi, cioè l’idea di Dio come Padre, che creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, sia una immagine più facile e più comprensibile da capire e da comprendere, da parte del popolino, il quale possiede, certamente, un cervello, più rozzo e meno raffinato, rispetto alla mente e alla cultura dei teologi e degli intellettuali di fede che hanno un cervello più fine e più raffinato, come l’apostolo san Giovanni.  Infatti per il popolino è più facile capire e comprendere un Dio a immagine dell’uomo, mentre Dante Alighieri, che fu anche un teologo, preferì l’immagine di Dio come pura luce, così com’era immaginata e descritta da san Giovanni nel libro Apocalisse. Ecco la terzina dove Dante definisce Dio come pura luce, (come già riferiva la nota del curatore a pagina 1305).

O luce etterna che sola in te sidi,

sola t’intendi, e da te intelletta

e intendente te ami e arridi!

(Paradiso. Canto XXXIII. Versi 124 – 126).

Per continuare questo paragrafo, io, B. C., penso, dico e affermo che la Bibbia non è affatto il libro della Rivelazione Divina, così come vuole e detta la Chiesa Cattolica di Roma, perché la Bibbia contiene soltanto delle menzogne, delle baggianate, delle fandonie. Io, B. C., penso, reputo e giudico che un’altra scena, o meglio sceneggiata, chiara e netta, di fandonia, di balla, di bufala e di menzogna, creata e inventata dai 4 evangelisti, sia senz’altro l’episodio della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che la rappresentazione della trasfigurazione di Gesù Cristo, evangelico e presunto risorto, sia la balla più eclatante, più inverosimile, più pacchiana e più profana che si possa immaginare, dopo i miracoli e la presunta resurrezione del Gesù Cristo evangelico. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che i miracoli e la presunta resurrezione di Gesù Cristo siano delle vere e proprie patacche, delle vere e proprie menzogne e fandonie, inventate di sana pianta dai 4 Evangelisti, ma ribadite e confermate dalle lettere, piene di sofismi e di menzogne di san Paolo. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e suppongo che sia la trasfigurazione, sia i miracoli e sia la presunta resurrezione di Gesù Cristo non siano altro che invenzioni, fantasticherie e millanterie inventate di sana pianta dai 4 Evangelisti. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che Dio non può aver rivelato soltanto delle menzogne, delle stupidaggini e delle fandonie, così come sono riportate, scritte e indirizzate al popolo ebraico. Invece, io, B. C., penso, reputo e giudico, modestamente, che la Bibbia non sia altro che un libro costituito da tanti libri scritti da tanti autori diversi che non hanno mai avuto sentore della parola divina. Infatti, io, penso e reputo che tutte le notizie e le informazioni contenute nella Bibbia, dalla prima parola della Genesi all’ultima parola dell’Apocalisse, sono notizie e informazioni false, cioè delle fake news, perché non contengono nessuna verità, né storica, né naturale, né soprannaturale o metafisica. Infatti, io, B. C., penso, giudico, reputo e trovo assurdo e incomprensibile che un Dio abbia promesso la Terra al solo popolo degli ebrei e trovo anche sconcertante, astruso e falso che un Dio abbia separato le acque del mar Rosso per dare scampo al popolo degli ebrei e fatto annegare migliaia di soldati egiziani, soltanto per mantenere la promessa al popolo degli ebrei facendoli arrivare nella terra promessa dei suoi patriarchi. Infine, io, B. C., penso, reputo e giudico che l’ultimo libro di san Giovanni, l’Apocalisse o Rivelazione, non sia affatto un libro di rivelazione o di svelamento perché san Giovanni non conosceva quale sarebbe stata e quale sarà la fine dell’universo. Invece san Giovanni si è limitato a scrivere e a descrivere tutte le sue immaginazioni, previsioni e visioni sulla fine della vita sulla Terra, così come erano previste e immaginate alla fine del primo secolo d.C.da lui a dalle prime comunità cristiane. Insomma, se noi, uomini di oggi del 2023, non sappiamo come sarà la fine della Terra, certamente, non lo sapeva nemmeno san Giovanni nel 99 d.C., quando scrisse e compose l’Apocalisse. Infine, io, B. C., penso, reputo e giudico che tutte le immaginazioni, previsioni e visioni sulla fine della vita sulla Terra, previste, descritte e profetizzate nell’Apocalisse di san Giovanni, sono, soltanto, delle immaginazioni, delle previsioni, delle visioni e delle profezie, assurde, immaginifiche, improbabili, false, finte e fittizie. Infine io, B. C., penso, reputo e giudico che le profezie, i cataclismi e le distopie annunciate e profetizzate nell’Apocalisse di san Giovanni non hanno nessun valore, né scientifico, né ambientale, né culturale e né profetico. Per questo motivo, io, B. C., penso, giudico e reputo che tutto il libro dell’Apocalisse di san Giovanni sia un libro assurdo, menzognero, falso, finto, fittizio, fallace e inattendibile.

Modica, 23/12/2023

Prof. Biagio Carrubba

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