“L’inesistenza di Dio”. Poesia di Biagio Carrubba.

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“L’inesistenza di Dio”. Poesia di Biagio Carrubba.
                                  I
Praticamente, ed incontrovertibilmente,
le scienze cosmologiche e planetarie di oggi
hanno dimostrato e demolito le religioni.
Hanno spiegato come è avvenuta l’incredibile
nascita della Terra e della Luna.
Hanno dimostrato la stupefacente nascita
della natura e l’incredibile nascita
della vita sulla Terra;
secondo me, Biagio Carrubba,
la genesi di tutte queste nascite ha
dell’incredibile e stupisce e sbalordisce,
ancora oggi, rispetto ai miti tradizionali
descritti dalla Bibbia, in modo ingenuo ed impreciso,
e molto lontani dalla spiegazione scientifica.
Inoltre le scienze cosmologiche e planetarie
hanno dimostrato che le infinite stelle e
i pianeti nelle infinite galassie nascono
continuamente per motivi interni alla materia,
all’elio e all’idrogeno e questa nascita di nuove
stelle, talmente continua, si rinnova per motivi di
incontri e scontri di atomi e di nebulose,
per cui questa miriade di stelle non ha nessuno scopo
e nessuna utilità nella propria galassia.
Quindi gli scienziati hanno dimostrato che tutta
questa trasformazione nell’Universo è inutile
ed avviene per motivi interni.
Invece sappiamo che la tradizione religiosa
è fondata sul principio che Dio non fa nulla di inutile.
Quindi anche in questo campo la scienza
ha dimostrato falsa questa spiegazione teologica
tradizionale.

                                     II
Inoltre le scienze cosmologiche e planetarie
hanno dimostrato e spiegato che la fine
della Terra, della nostra galassia e di tutte
le galassie dell’Universo sarà cosa certa tra
milioni di anni per motivi di materia oscura
e di energia oscura e quindi non avverrà
per volontà divina come sempre il mito
e le religioni tradizionali ci hanno detto.
Per tutti questi motivi, e per tanti altri
risultati scientifici che sono in itinere,
io, Biagio Carrubba, credo soltanto
alle scienze cosmologiche e planetarie
e non più alle religioni che rimangono
comunque valide sul piano
psicologico e sentimentale.
Spero tanto che nei prossimi 20 – 30 anni
tutte le scienze cosmologiche e planetarie
arrivino a spiegare ciò che ancora oggi
non sappiamo a cominciare dal Big Bang
perché io, Biagio Carrubba, prima di morire
voglio sapere tutto su come è nato l’Universo e
come morirà perché reputo che la felicità
consista nel sapere.
Praticamente, ed incontrovertibilmente,
le scienze cosmologiche e planetaria
hanno dimostrato l’inesistenza di Dio.
Altro che le 5 vie della dimostrazione
dell’esistenza di Dio di San Tommaso d’Aquino!
Gli scienziati di oggi hanno elaborato
più di 20 teorie che demoliscono i miti
tradizionali religiosi e dimostrano
l’inesistenza di Dio.

Finale.

Nelle due poesie mancano alcuni elementi della retorica classica come l’elocuzione, la concinnitas, le figure retoriche e l’ordito artificialis che costituiscono la bravura e la tecnica dei grandi poeti, mentre io, Biagio Carrubba, aspirante poeta, ho costruito le due poesie soltanto con poche figure retoriche quali l’ordito logico e naturalis delle immagini e delle idee che spero comunque riescano a dare bellezza e a creare l’aura poetica delle poesie. Io, Biagio Carrubba, giudico bizzarra, bizantina e sofistica la sottile differenza tra scienza e prescienza: la scienza apparterrebbe agli uomini e la prescienza apparterrebbe a Dio perché l’idea stessa di Dio è prodotta dal cervello umano e non è vero il contrario cioè che l’Universo e gli uomini sono idee di Dio.

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Modica 27 novembre 2018                                                                          Prof. Biagio Carrubba.

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