
LA POESIA POSTCONTEMPORANEA 5.
Esempio numero 3 di poesia postcontemporanea.
L’età postcontemporanea.
Un resoconto politico e personale.
E’ già cominciata l’età postcontemporanea.
L’uomo nuovo più rappresentativo di essa
è il neo presidente americano D. Trump.
Egli è l’icona più imprevedibile di essa.
È il simbolo della novità e dell’arroganza
del potere personale e nazionale degli USA.
Ha inaugurato un’epoca nuova di vita precaria
e instabile per migliaia di migranti messicani.
Ma l’età postcontemporanea è cominciata
anche in Europa, che tende ad imitarlo.
Infatti molti politici di destra europei
da M. Salvini a M. Le Pen vogliono seguirlo.
Ma tutto il mondo occidentale e orientale
è in subbuglio; basti pensare alla guerra
in Siria che imperversa ormai da 6 anni e
alle molteplici tensioni nucleari sparse
nel mondo.Nord Corea in testa.
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Per fortuna in questo panorama internazionale,
nuovo ed instabile, dall’USA arrivano anche
notizie positive come la scoperta, attesa,
di un sistema planetario quasi simile
al nostro sistema solare.
Sicuramente questa scoperta astronomica
creerà una nuova era straordinaria
per il futuro dell’umanità. Essa aprirà
nuove speranze all’umanità di trovare
la conferma che noi esseri umani non siamo
soli nell’Universo. Vorrà dire che possiamo
confrontarci con nuove forme di vita che
vivono nell’Universo infinito e sconfinato.
Vorrà dire che siamo sulla strada giusta
per scoprire e comprendere il significato,
più enigmatico e segreto, del big bang,
che per gli uomini costituisce, sicuramente,
vedere, capire e scrutare la meraviglia
di tutte le meraviglie del creato.
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Oggi il premier P. Gentiloni al Parlamento
Europeo ha confermato ed ha rilanciato
la politica della doppia velocità dell’Europa,
avanzata dalla cancelliera tedesca A. Merkel.
Oggi il ministro dello sport Lotti, nel Parlamento
italiano ha ascoltato la mozione di sfiducia,
presentata dal movimento politico dei 5 stelle
e ha risposto ad essa, confermando così
la sua assoluta estraneità ai fatti imputategli.
Oggi il primo ministro olandese M. Rutte
ha brindato alla vittoria elettorale del suo
partito liberale contro il populista di destra,
ma le elezioni olandesi hanno ribadito
il crollo del partito socialista del paese,
confermando così anche la decadenza
dei partiti storici di sinistra e il crollo
dei valori socialisti europei tradizionali.
Oggi a Roma nel Senato della Repubblica
si è tenuta una grande e solenne conferenza
dei Presidenti dei Parlamenti europei,
in occasione dei 60 anni dei “Trattati di Roma”
che hanno permesso fino ad oggi di godere
di 60 anni di pace in tutta Europa.
Ha parlato, fra gli altri, l’attuale Presidente Tajani
che ha espresso la sua soddisfazione
e il suo impegno verso gli Stati europei.
Per me è stato uno spettacolo politico,bello,
piacevole e rassicurante,che ho visto
serenamente e comodamente in tv.
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Ancora oggi trascorro la mia vita
tra lo stress della scuola e il piacere dello studio,
tra le preoccupazioni giornaliere e le attese del domani,
tra casa e scuola, dove la mia vita
si consuma lentamente e piacevolmente.
Allora cosa devo fare per ricominciare daccapo?
Credo che per me sia meglio ricominciare da tre.
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La poesia postcontemporanea
Auspico che la poesia postcontemporanea sia una poesia nuova e innovativa rispetto alla poesia classica-moderna. Credo che la prima innovazione della poesia postcontemporanea debba essere quella di attenuare e perdere l’individualismo e il sentimentalismo del poeta tradizionale e debba rafforzare e rinvigorire le sue prospettive sulle nuove società postcontemporanee e sull’attuale età postcontemporanea, iniziata all’incirca intorno al 2010. Il poeta postcontemporaneo deve scrutare i valori, sociali e politici, del nostro tempo e del nostro zeitgeist e saperli rappresentare, interpretare nelle sue poesie. Deve allargare il suo sguardo di penetrazione sulle società postcontemporanee di tutto il mondo per tirarne fuori le contraddizioni e le miserie di esse ma anche per elogiare le composizioni fantastiche dell’arte e valorizzare tutti i gadget della scienza attuale. Il poeta postcontemporaneo deve anche evidenziare il progresso sociale e civile delle società postcontemporanee; deve descrivere anche la creatività della cultura e le scoperte delle scienze e tutte le istituzioni filantropiche che ogni giorno aiutano i più poveri, gli emarginati e gli emigranti della terra. Il poeta postcontemporaneo deve fare tutto questo con un linguaggio poetico, soave e leggero, esprimendo anche la sua personalità e la sua professionalità poetica. Le riflessioni e le critiche del poeta devono saper valorizzare tutte le potenzialità positive e creative che sono presenti in tutti i settori lavorativi e istituzionali. Auspico, inoltre, che i poeti postcontemporanei apprezzino tutti i fattori positivi della nostra società italiana e biasimino tutto ciò che distrugge: le guerre, chi corrompe e ruba e chi mina le radici della nostra civiltà e della nostra cultura.
Il poeta postcontemporaneo, inoltre, deve rispettare anche il “Patto poetico” fra lui e il lettore di poesie, che mantiene, sempre, un vivo orizzonte d’attesa sul poeta e sulla società in cui vive. Infatti, il lettore spera di leggere belle poesie per capire ed interpretare la società in cui vive e per deliziarsi delle belle immagini costruite e create dal poeta. Il lettore vuole inoltre dilettare il proprio animo perché avendo speso una somma discreta per comprare il libro di poesie, almeno vuole gioire delle belle parole e dei bei versi scritti dal poeta. Il poeta, da parte sua, scrivendo le sue poesie rafforza il suo piacere di scriverle, la famosa “poiesis” che dona al poeta la gioia di elaborare il proprio pensiero poetico e creativo. Inoltre il poeta, scrivendo le sue poesie, rafforza la propria passione poetica, corrobora il proprio io, allarga il proprio empowerment ed infine aumenta la sua notorietà fra tutti i lettori di poesie e fra gli altri poeti della stessa generazione e di quelle passate. Credo, infine, che il poeta postcontemporaneo debba rispettare il patto poetico comunicando il suo messaggio positivo e propositivo a tutti i lettori di poesie. Credo che per fare ciò il poeta postcontemporaneo deve sapere inserire nel testo della poesia anche un passaggio e un messaggio poetico ricco di humour e di wit, cioè deve sapere scrivere una poesia dove spicca “l’arguzia e la sorpresa” grazie ai quali il poeta attira l’attenzione e la curiosità dei lettori sorprendendoli piacevolmente con finezza, ironia e comicità. Ma il poeta classico-moderno, serio e serioso, potrebbe obiettare: “Non è facile scrivere una battuta poetica e comica per chi non ha una vena comica e/o ironica”.
Ebbene, io Biagio Carrubba, gli risponderei che la battuta comica e divertente è ciò che distingue il poeta postcontemporaneo dal poeta classico moderno ed elegiaco. Infatti credo che sapere inserire il proprio wit nelle sue poesie è ciò che distingue la bravura tecnica del poeta e che dona alla poesia quel tocco nuovo, lieve e leggero, che contraddistingue la poesia postcontemporanea. Se il poeta postcontemporaneo non riesce a fare ciò allora è meglio per lui andare a vedere i vecchi film di Totò che sono una buona scuola per imparare a scrivere e a descrivere buone battute comiche e esilaranti che fanno ridere ogni volta che si guarda un suo film. Anch’io, Biagio Carrubba, non ho né la vena comica né quella divertente, ma, comunque, tento e mi sforzo di inserire e creare una battuta sorridente come ho fatto nel finale dell’ultima mia poesia qui sopra riportata. Per volere e poter scrivere il mio wit finale ho ripensato a tutti i film comici che ho visto nei decenni precedenti, ma nessuno di essi riusciva a suggerirmi il mio wit; poi ho ripensato a tutte le mangiate e l’abbuffate che ho fatto in questi anni per tenermi in vita e alla fine ho pensato di ricominciare daccapo, anzi è meglio dire che “Ricomincio da tre”, da me stesso, dalla mia famiglia e dalla mia poesia.
Modica 19/ 03/ 2017 Prof. Biagio Carrubba
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