
Le noci, i cachi, le melagrane, i meloni gialli
le prugne, le cotogne, l’uva bianca e nera,
subentrano ai dolci frutti estivi:
le ciliegie, le albicocche, le pesche,
i fichi, i fichidindia e i cocomeri.
Il glicine, i garofani, il gelsomino,
i crisantemi, l’ibiscus e le viole del pensiero
fioriscono e riempiono l’aria di profumi
sostituendosi ai dolci olezzi estivi:
le margheritine, bianche e gialle,
i papaveri rossi, le ginestre giallognole
le rose, rosse e bianche, e la buganville.
L’ulivo, il carrubo, il mandorlo, il marrone
maturano nelle campagne rocciose siciliane
prendendo il posto dei freschi alberi estivi:
il pero, il melo, il fico, il kiwi
il gelso, il pompelmo, il nespolo.
Il mandarino, il mandarancio e l’arancio
fruttificano in pieno caldo autunno
accanto alle castagne, alle mele cotogne,
ai frutti di bosco: il mirtillo nero, le more,
il ribes, l’uva spina, i lamponi e i gelsi.
Le donne siciliane sanno bene cucinare
tutte le primizie autunnali e preparano,
ornano e decorano le squisite crostate
e le marmellate all’arancia e alla cotogna.
Allora non far sapere al cittadino
quanto sono buone le frittelle di San Martino
con noci e uva passa o alla cioccolata.
E, per finire, assapora con gusto e con piacere
il prelibato ed intenso sapore delle focacce e
delle arancine di Montalbano.
II
Nel frattempo, gli alunni ritornano a scuola,
le giornate si accorciano e diventano più buie,
le brezze rinfrescano l’aria e le foglie degli alberi,
le piogge fanno crescere i colorati funghi nei boschi.
Il sole riscalda, illumina e rischiara
la terra e il mare che divengono
ancora più caldi e inquinati.
Ma, ben presto, tutto questo finirà e
la progenie umana si trasfigurerà in un irreality show
cosicché non ci sarà più nemmeno lo stranoso autunno.
Modica, 23 Ottobre 2014
Biagio Carrubba
Commenti recenti