L’ANIMA, PERSA E DANNATA, DI GIORGIA MELONI VIENE ACCOMPAGNATA E CONFICCATA NELLA BARACCA N. 10.

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PARAGRAFO N. 53

Poi un altro diavolo, cornuto dalla livrea a macchie di leopardo,

(livrea n. 12), accompagnò l’anima bionda, persa e dannata,

davanti a Satana il quale, con le dita delle mani aperte, formò

il numero 10 che indicava il numero della nuova baracca dove

l’anima bionda, persa e dannata, avrebbe dovuto scontare

e penare la sua pena per l’eternità, insieme agli altri espone-

nti del suo partito Fratelli D’Italia. Io e Dante ci muovemmo

subito e arrivammo davanti al cancello della nuova baracca

destinata alle anime, perse e dannate, dei politici di destra

della prima metà del XXI secolo. Vedemmo che davanti al

cancello c’era un diavolo cornuto, dalla livrea con strisce

orizzontali verdi – blu (livrea n. 9), appoggiato ai suoi forconi

che aspettava l’arrivo della nuova anima, persa e dannata.

Vicino al cancello vedemmo che c’era la solita insegna che

recava la seguente scritta, con caratteri neri e a stampatello:

POLITICI ITALIANI DI DESTRA DELLA PRIMA META’ DEL XXI

SECOLO. BARACCA N. 10. PRIMA FRA TUTTI GIORGIA MELONI.        

Satana aveva condannata e destinata, quindi, definitivamente,

l’anima, persa e dannata, di Giorgia Meloni, prima nel cumulo

e poi nella baracca numero 10 delle anime dei dannati politici

della destra italiana della prima metà del XXI secolo. Io B. C.,

con aria sorniona, lieta e soddisfatta, quando vidi l’anima,

persa e dannata, di Giorgia Meloni, infuriata e affaccendata,

dissi a Dante, il quale la conosceva anche lui, di vista e di nome:

<<Ecco questa è l’anima, persa e dannata, di Giorgia Meloni,

la prima donna e la prima politica, della prima metà del XXI

secolo, ad essere condannata, conficcata nella baracca numero

10 di questo inferno, destinata ai politici di destra. Quindi,

Giorgia Meloni è stata la prima politica dell’estrema destra

Italiana ad incignare la baracca n. 10 dei politici di destra>>.

A proposito della condanna di Giorgia Meloni all’Inferno,

io, B. C., ritengo che la capa politica non abbia voluto

stroncare di proposito il suo rapporto con Forza Nuova

perché, se lei avesse rinnegato il gruppo di Forza Nuova,

avrebbe dovuto rinnegare e disconoscere, anche, la sua

discendenza e la sua appartenenza al partito fascista di

Mussolini. E siccome Giorgia Meloni non vuole rinnegare

né la sua discendenza dall’ideologia fascista e né la sua appa-

rtenenza al partito fascista, non può nemmeno rinnegare e

condannare l’azione devastatrice di Forza Nuova perché se

lei avesse rinnegata l’azione devastatrice alla CGIL, avrebbe

dovuto condannare l’ideologia politica fascista di Forza Nuova.

Inoltre Giorgia Meloni avrebbe dovuto condannare anche sé

stessa e avrebbe dovuto ripudiare la sua stessa origine politica

e ideologica e avrebbe dovuto spezzare il cordone ombelicale

con la sua madre – patria e cioè con il regime fascista e avrebbe,

anche, dovuto rinnegare il suo stesso partito di “Fratelli d’Italia”.  

Io, B. C., affermo che la colpa di Giorgia Meloni sia dovuta,

non solo, quindi, alla sconfitta delle elezioni amministrative

di Roma del 7 ottobre 2021 con la vittoria di Roberto Gualtieri,

candidato del PD a sindaco di Roma, ma, anche e soprattutto,

perché Giorgia Meloni non ha voluto sciogliere e spezzare il

cordone ombelicale originario con il partito fascista di Benito

Mussolini e con il partito politico MSI di Giorgio Almirante, suo

maestro. Io, B. C., suppongo, inoltre, che Satana in persona ha

condannato l’anima della Meloni perché oggi, nel 2021, non è

più possibile ammettere, sostenere e accettare uomini e donne

politici discendenti e sostenitori del vecchio partito fascista e

dell’MSI che fu il continuatore dell’ideologia totalitaria del vec-

chio ed obsoleto partito fascista e della sua ideologia, totali-

taria retrograda, inattuale e liberticida del popolo italiano.

Infatti, io B. C., penso e ritengo che non è più possibile accettare,

vedere e ascoltare politici e camerati fascisti che, sotto mentite

spoglie, parlano e criticano continuamente il Governo Draghi

per portare avanti la loro ideologia neo fascista e post ideologica.

Non è più possibile vedere, accettare e ascoltare, politici che

propongono l’ideologia fascista, ormai obsoleta, reazionaria e

liberticida, ormai superata nelle nostre società postcontempo-

ranee. La prova provata della loro posizione antistorica e anti-

sociale è data e dimostrata, secondo me, dal fatto che la capa

politica di questo partito non ha mai abiurato la sua ideologia

fascista e non ha mai negato l’appartenenza al MSI di Giorgio

Almirante. Ancora oggi i militanti neofascisti di Fratelli d’Italia

continuano a mantenere inalterata la mistica fascista delle

origini e del ventennio fascista. Infatti, nelle loro sedi politiche

mantengono ancora vivi tutti i riti, le liturgie e la mistica del

modello fascista: dal saluto romano alla camicia nera.

Nessuno di loro, infatti, ha mai rinnegato il saluto fascista

e lo squadrismo della prima ora e ciò spiega la simpatia e

la protezione verso i neo-militanti fascisti di Forza Nuova.

In conclusione io, B. C., penso che, oggi, in Italia non do-

vrebbe più esistere un partito politico discendente dalla

ideologia fascista che, tramanda, ancora oggi, la mistica

fascista con il saluto romano e con le camicie nere che i

politici di questo partito indossano quando sono all’inter-

no delle loro sedi politiche o in particolari manifestazioni,

come nello stadio olimpico di calcio di Roma, che, all’inizio

di una partita di calcio, salutano in segno di esaltazione la

squadra della Lazio.

Per questa continuità della Meloni e del suo partito Fratelli d’Italia, Satana, in persona, ha stabilito la seguente colpa per Giorgia Meloni e per il suo partito. La colpa, incancellabile e ineliminabile, della giovane capa politica è, senza dubbio, a detta di Satana, quella dovuta al fatto che Giorgia Meloni non vuole staccare la spina con l’origine politica, ideologica e culturale e cioè con il partito fascista di Benito Mussolini e con il ventennio fascista; perché Giorgia Meloni non vuole rinnegare tutta la mistica dei culti e delle liturgie fasciste; perché Giorgia meloni non vuole rompere con il suo maestro Giorgio Almirante; perché Giorgia meloni non vuole abiurare la sua discendenza con l’ex partito di Alleanza Nazionale. Quindi, fin quando la Meloni non spezzerà il suo cordone ombelicale con tutto il suo passato fascista, allora la sua colpa sarà incancellabile e ineliminabile. Per queste colpe Giorgia Meloni è stata condannata, da Satana, e conficcata nella baracca n. 10. Soltanto quando Giorgia Meloni abiurerà pubblicamente e ufficialmente la sua origine fascista; e fin quando Giorgia Meloni non rinnegherà tutta la sua simbologia e mistica fascista; e fin quando Giorgia Meloni non cancellerà dal logo del suo partito, lo stemma della fiamma tricolore, voluta e disegnata dal suo maestro Giorgio Almirante, Giorgia Meloni resterà all’Inferno senza speranza di poterne uscire. Infatti, secondo Satana, fino a quando Giorgia Meloni e il suo partito non avranno né il coraggio né la volontà di spezzare il cordone ombelicale con il fascismo, rimarranno all’Inferno e così saranno costretti a subire tutte le pene, preparate, volute e stabilite da Satana in persona. Le pene, ovviamente, saranno descritte nel prossimo paragrafo, dedicate, per l’appunto, alle sofferenze e ai patimenti che Giorgia Meloni e tutti i suoi adepti sono sottoposti a subire e ad espiare all’interno della baracca n. 10.

MODICA 29 MARZO 2022

PROF. BIAGIO CARRUBBA

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