La vita che verrà.
La vita, che verrà, sarà,
quasi per tutti, ancor più
incerta, incolore e precaria.
Non c’è in questo mondo
nulla di certo e di stabile
tranne l’ineluttabile cene.
Eppure la vita è, così, ricca
variegata ed imprevedibile
da lasciare tutti a bocca aperta.
Da bambino inventavo
tanti sogni e tanti desideri
da grande mai realizzati.
Ora guardo la vita degli altri
che sanno creare e realizzare
in ogni momento della loro vita.
La creatività è nell’aria,
si respira ovunque nel mondo
in ogni momento della giornata.
La scienza inventa velocemente
la tecnica costruisce razionalmente
la medicina guarisce prodigiosamente.
Ogni giorno la natura si rinnova
ogni giorno gli uomini creano e producono
comfort nuovi incredibili, belli, gai e gioiosi.
Eppure la vita, per molti,
resta ancora triste e disperata,
dolorosa, sfortunata, amara e triste.
Per pochi la vita è un paradiso,
per molti la vita è un purgatorio,
per tantissimi la vita è un inferno.
Moltissimi percorrono le strade
molti si affannano nel greve lavoro
altri muoiono disoccupati, irati e malati.
Molti sono famosi e potenti,
altri sono riconosciuti e preclari
molti muoiono nel buio più fitto.
Ognuno conduce la propria vita
tra speranze, attese e delizie
tra dolori e preoccupazioni.
Verrà il tempo in cui
molti non moriranno più e
avranno una vita immortale,
oppure la terra esploderà,
allora, tutti moriranno,
in un incendio planetario.
Pensieri ovvi e banali
che intristiscono piano piano
un aspirante poeta invecchiato,
che vuol dare mestamente
il suo lungo addio alla vita,
che fu, bella, gaia e splendente.
Modica 31/ 12/ 2018 Prof. Biagio Carrubba
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