LA POESIA POSTCONTEMPORANEA E L’ETA’ POSTCONTEMPORANEA 14.

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Viviamo in piena “Età postcontemporanea” dove tutto scorre velocemente e repentinamente e dove tutto appare, tramite le TV e new media, straordinario, strabiliante, anche grazie alle immagini che giungono da tutto il mondo, in tempo reale, e addirittura arrivano direttamente, tramite il telescopio Hubble, dal big bang. Ma nella vita quotidiana per migliaia di persone, che versano in cattive acque economiche o nella disoccupazione lavorativa, la vita corre piano e lenta e dove ogni ora che passa, la vita precipita verso il basso e si deteriora sempre di più. Tuttavia chi ha una famiglia, quantomeno, sopravvive allo scorrere del tempo e all’evoluzione delle società capitalistiche postcontemporanee. In questi giorni, la TV ha annunciato, tramite alcuni suoi servizi televisivi sull’argomento, che molte famiglie italiane sono a rischio povertà a causa di massicci licenziamenti da parte di industrie nazionali e multinazionali. Queste famiglie aumentano ogni giorno di più, ma crescono, anche, sempre di più gli homeless, cioè persone che vivono per le strade perché non hanno una casa. Solo a Roma i clochard sono più di 7500 che uniti a quelli di altre città italiane potrebbero formare una città di soli homeless.
Io, Biagio Carrubba, credo che la salvezza e il rimedio contro il logorio della vita postcontemporanea per milioni di persone povere e disperate, siano, ovviamente, il lavoro e la via dell’amore; l’amore per la moglie, per i figli, per la famiglia, per la propria regione, per la propria Patria, per la democrazia, per la libertà e per l’Italia democratica e repubblicana.
Le classi sociali più agiate hanno, non solo i soldi per risolvere i problemi personali e lavorativi, ma hanno, sopratutto, la cultura, medio-alta, necessaria per apprezzare le bellezze dell’arte postcontemporanea e per encomiare i risultati scientifici della scienza postcontemporanea. La fascia sociale, medio-alta, che sta in mezzo tra l’alta borghesia e i diseredati del mondo, si difende come può, o con il lavoro, precario o stabile che sia, o con l’arte o con l’aggiornamento. Per questi atteggiamenti e per questi accorgimenti le classi, medio-alte, sono sempre à la page, cioè al corrente della cultura e delle scoperte tecnologiche che la scienza, ogni giorno, produce e immette nei mercati economici e nei negozi di tutto il mondo.
Io, Biagio Carrubba, penso che i più ricchi del mondo, però, non vogliono perdere tempo con la poesia perché non hanno tempo da perdere per essa; mentre i più poveri del mondo non trovano il tempo per dedicarsi alla poesia e all’arte in genere, dato che sono impegnati, anima e corpo, a procurarsi i mezzi di sostentamento per sbarcare il lunario. Dunque penso che le classi medie hanno, ancora, un’arma in più rispetto alle fasce estreme; mentre i super ricchi e super poveri sono, invece, meno predisposte e meno propense a leggere e a gustare le gioie e le delizie della poesia postcontemporanea. Infatti le classi medie possiedono sia la cultura, sia la volontà e la passione di accrescere la propria formazione personale e hanno, anche, la voglia di aggiornare la propria evoluzione sociale tramite l’auto-aggiornamento, adeguandolo al progresso e al ritmo di sviluppo tecnologico e scientifico delle società postcontemporanee.
Io, Biagio Carrubba, penso che le classi medie hanno una maggiore possibilità di leggere, di gustare e di apprezzare la poesia postcontemporanea che è un’arte importante e decisiva per rallegrare, gioire e svagare le persone dallo stress della vita quotidiana. Infatti io penso che, oggi, trovare, scoprire e leggere una bella poesia d’amore postcontemporanea sia una bella esperienza di vita e reputo che ciò costituisca anche una esperienza estetica ed estatica privilegiata solo per pochi intelletti ed intellettuali che sanno apprezzare e valorizzare il mondo delle parole, delle immagini, dell’eloquenza e dell’ornatus. Dunque da questo punto di vista le classi, medie-alte, sono privilegiate e più avvantaggiate rispetto alle classi estreme, super ricche e super povere. Inoltre le classi medie hanno maggiore tempo e maggiori possibilità e disponibilità di dedicarsi alla poesia e all’arte; per loro la lettura delle poesie non è una perdita di tempo, ma anzi è un acquisto di tempo perché leggendo le poesie postcontemporanee acquisiscono una maggiore bellezza e sostengono i nuovi valori, etici e scientifici, dell’età postcontemporanea.

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Io, Biagio Carrubba, qualche mese fa ho scoperto e letto, per la prima volta, due bellissime poesie, classiche-moderne, che mi erano totalmente sconosciute. La prima è del poeta Arturo Schwarz; la seconda è del poeta Alejandro Jodorowsky. Queste due poesie sono molto belle perché contengono molta bellezza poetica. Io ho provato un’intima soddisfazione interiore e un sentimento di gioia nel leggere le due poesie che hanno arricchito e sommerso di diletto e di estasi il mio animo e mi hanno fatto provare un vivo piacere intellettuale. Non solo; hanno colmato il vuoto esistenziale di questi ultimi tempi, e hanno rallegrato e riempito di gioia le mie ultime giornate uggiose, noiose e stressate. Queste due poesie, ed altre, mi hanno entusiasmato, estasiato e incantato per la loro bellezza; mi hanno trasmesso gioia, allegria, libertà e mi hanno spinto ad amare la gente. La bellezza contenuta in queste due poesie è enorme. Sono due poesie semplici e chiare ma contengono una smisurata bellezza poetica: per la loro forma, semplice e schietta, per le emozioni estatiche che sanno suscitare e per le immagini estetiche che hanno destata ed esortata la mia anima bella. È bello, anzi bellissimo, leggere ancora una volta belle poesie contemporanee e postcontemporanee. Per tutti questi motivi, io, Biagio Carrubba, personalmente, non rinuncio a leggere le poesie postcontemporanee e reputo che tutto il tempo che ho dedicato alla lettura di queste due poesie sia stato speso bene, come vuole e sostiene il “Patto poetico” tra poeta e lettore. Allora anch’io mi cimento a comporre le mie poesie d’amore postcontemporanee per colmare la tristezza e l’uggiosità di questo mese di dicembre, con la speranza che io possa comporre una bella e buona poesia d’amore postcontemporanea che sappia far nascere belle sensazioni e forti sentimenti nei lettori postcontemporanei di poesie di oggi. Inoltre spero che questa mia poesia d’amore sia una poesia postcontemporanea che porti e susciti gioia, allegria, libertà, beltà e amore nei cuori di molte persone, che sono sole, e che hanno il desiderio di riconoscere, come poetiche, le parole e i versi di un aspirante poeta, che, ormai, da 25 anni studia, legge e analizza poesie ed è diventato un critico poetico e ha proposto, anche, la sua poetica sulla poesia postcontemporanea.

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Io, Biagio Carrubba, penso che la prima condizione per godere la bellezza di una poesia d’amore postcontemporanea, sia quella di avere un animo libero e scevro da pregiudizi politici e sociali. Penso, inoltre, che ogni amante di poesia sia propenso a difendere la democrazia e la Repubblica italiana, mentre vedo in televisione che molti estremisti di destra stanno usurpando la libertà democratica, invadendo persone libere e oneste, oppure manifestano contro la sede di un giornale, noto e laico, italiano. Giudico queste azioni antidemocratiche e anticostituzionali, compiute da estremisti ottusi, fanatici e farneticanti. Sarebbe meglio, una volta per tutte, controllarli e impedirgli di fare altre manifestazioni contro gente indifesa, contro la libertà di stampa e contro la Democrazia italiana. Vergogna, vergogna, per loro! Ma le manifestazioni antidemocratiche e anticostituzionali di questi gruppetti di estrema destra si stanno ripetendo sempre con più frequenza, da Como a Forlì, tanto che stanno creando in tutta Italia un sentimento di inquietudine e di paura tra la gente comune che chiedono, a loro volta, una risposta ferma, decisa e massiccia da parte del Governo italiano.

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Un altro fatto politico, molto importante, di questi ultimi giorni è stato, senza dubbio, la proclamazione, da parte del Presidente degli Usa Donald Trump, di trasferire la sede dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme e ciò ha scatenato, ovviamente, la reazione politica di molti paesi arabi e islamici. Anche l’Europa, tra cui l’Italia, ha protestato contro l’iniziativa unilaterale del Presidente degli Usa. Per questa incresciosa iniziativa del Presidente degli Usa Donald Trump, io, Biagio Carrubba, giudico che questo Presidente degli Usa anziché possedere un’anima normale e razionale possiede, invece, un animal spirit (spirito animalesco) cioè “la mentalità di chi compie operazioni di investimento a lungo termine e disinvestimento affidandosi a mutevoli condizioni psicologiche, senza preoccuparsi delle conseguenza che ne possano derivare per altre persone”. Chiarita ed esplicitata questa definizione lessicale che io la trovo molto attinente e pertinente alla persona del Presidente degli Usa, io, Biagio Carrubba, penso che il Presidente americano Donald Trump sia l’espressione e la rappresentazione dei nostri tempi postcontemporanei e cioè di tempi, sociali e politici, euforici, malati e febbrili come lo è il pianeta terra, surriscaldato, asciutto e febbrile. Credo, inoltre, che la proclamazione del Presidente americano D. Trump abbia provocato, giustamente, uno stato di agitazione e di allarmismo in molti Stati arabi e islamici e ciò ha dato vita alla III intifada. Penso e suppongo, inoltre, che la strada presa da D. Trump sia una strada pericolosa perché conduce gli Usa ad un isolazionismo estremo così come ha confermato la sua rappresentante all’ONU, Nikki Haley, che, in questi giorni, ha dichiarato che gli Usa prenderanno i nomi di chi non vota la mozione americana. Alla minaccia dell’ambasciatrice americana Nikki Haley, il Presidente D. Trump ha aggiunto, anche, il suo personale ricatto contro i paesi europei, tra cui l’Italia, che voteranno contro la mozione Usa. In questo modo gli Usa si sono schierati a combattere da soli, contro tutte le nazioni del mondo, una battaglia perdente e pericolosa per la pace del Medio Oriente e del mondo.
Quasi quasi, si potrebbe supporre e malignare che il Presidente D. Trump abbia, deliberatamente, cercato e provocato la guerra, anziché cercare e rafforzare la pace tra israeliani e palestinesi.
Tutto questo mi fa dire che il Presidente Americano D. Trump sta diventando troppo arrogante e megalomane e mi fa pensare alla politica autoritaria e totalitaristica di Adolf Hitler, quando preso dalla sua mania e dalla sua ossessione di diventare il più grande dittatore malefico e più guerresco della terra, dichiarò di voler dominare il mondo e sottometterlo al suo potere e al suo volere. Anche Hitler proclamò che la Germania doveva essere la più grande nazione d’Europa e del mondo. Ora, anche, il Presidente D. Trump, da un anno e più, afferma che l’America viene prima di ogni altra nazione del mondo con la celebre frase: America first. Per fortuna, giorno 21/ 12/ 2017, all’ONU la mozione Usa è stata bocciata con questa votazione: favorevoli Usa 9, astenuti 35, contrari 128, tra cui il voto italiano. Ma Netanyahu ha rigettato la risoluzione dell’ONU. Adesso aspettiamo, solo, le ritorsioni del Presidente americano D. Trump annunciate e confermate dopo la bocciatura della sua mozione all’ONU, che voleva e affermava che Gerusalemme dovesse diventare capitale d’Israele.

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Come il pianeta terra mostra, nel clima, tutto il suo stato di salute febbrile, surriscaldato e inquinato, così anche le tensioni politiche fra gli Stati sono cruenti, ostili e feroci. Orbene, io, Biagio Carrubba, affermo che la poesia postcontemporanea deve essere il termometro delle società postcontemporanee. Quanto più queste società mostrano la loro febbre e la loro ostilità, tanto più la poesia postcontemporanea deve rappresentare, interpretare ed illustrare i fattori che rendono l’età postcontemporanea, impoetica, euforica, malata e febbrile. Tuttavia la poesia d’amore postcontemporanea deve rappresentare ed esprimere l’amore e la bellezza che, ogni giorno, nascono, vivono e muoiono nelle società postcontemporanee. Ma spero, anche, che, quando finiranno queste azioni guerresche e provocatorie degli Usa e di altri Stati come la Corea del Nord, allora nelle società capitalistiche postcontemporanee potrà ritornare, finalmente, uno stato mondiale di pace e di amore. In questo caso ed evenienza, allora, auspico che la poesia d’amore postcontemporanea potrà esprimere con parole soavi, dolci e appropriate, tutto l’amore, la fede e la speranza per una pace mondiale fra tutti i popoli del mondo e possa annunciare e proclamare, anche, la fiducia nel nostro presente e nel futuro prossimo venturo.

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Io, Biagio Carrubba, per lenire e alleviare l’impoeticità, la ferocia e la stupidità dei nostri tempi postcontemporanei, mi rifugio, allora, nella poesia d’amore postcontemporanea dove trovo un po’ di pace e di sollievo dalle pressioni urticanti e nauseanti della politica internazionale. Per questo motivo ho scritto la mia ultima poesia d’amore postcontemporanea che ha per titolo:

ELOGIO DELL’AMORE QUOTIDIANO.

L’Amore, buono e positivo, non è
l’Amore platonico; non è quello
che sta in cielo, irraggiungibile.

L’Amore, bello e puro, non è
l’Amore spurio ed ermafrodito,
che sta sotto terra, omosessuale.

L’Amore, giocoso e oblativo, non è
l’Amore contemplativo; non è quello
che non sta né in cielo né in terra.

L’altro ieri, 28 novembre 2017,
è apparsa sulla scena internazionale
una strana coppia di fidanzati:

il Principe inglese Harry
con l’attrice americana
Meghan Markle.

L’Amore, fattivo e produttivo, è
l’Amore che dona gioia, felicità, beltà,
libertà, sicurezza e fecondità di figli.

E’ il toccare, è il palpeggiare,
è l’eccitazione sull’eccitazione,
sono le labbra sopra le labbra,
è il sesso masc dentro il sesso fem,

che fanno diventare l’Amore duro,
unico, personale, concreto, gioioso,
passionale, carnale e voluttuoso.

L’Amore, costruttivo ed operativo, è
l’Amore di mia moglie che, ogni sera,
mi elargisce, con pazienza e bontà,
la sua affettuosità e la sua generosità.

È il suo Amore che mi dà ordine e
sicurezza, mi sostiene e mi mantiene
saldo, salvo, forte, gagliardo e sicuro

per affrontare tutte le difficoltà
della vita quotidiana spuria e
postcontemporanea.

Io, Biagio Carrubba, spero che questa poesia d’Amore postcontemporanea, positiva e propositiva, sia, anche, una poesia hot, cioè una poesia erotica, piccante, audace, che desti partecipazione ed interesse, che riscaldi sopratutto gli animi dei lettori di poesie postcontemporanee, ed infine spero che sia una poesia critica e calda per tutti gli appassionati di poesie che spendono il loro tempo a leggere e ad apprezzare le buone poesie del nostro “buon tempo” postcontemporaneo.

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Io, Biagio Carrubba, penso e suppongo che la prima caratteristica positiva della poesia postcontemporanea debba essere quella di correre velocemente e repentinamente, così come scorrono e volano verso il futuro le attuali società postcontemporanee. Ma credo, anche, che la poesia postcontemporanea si differenzi molto dal futurismo che il poeta Filippo Tommaso Marinetti lanciò all’inizio del XX secolo. Anzi, io, Biagio Carrubba, affermo che la mia poesia postcontemporanea, che io lancio all’inizio del XXI secolo, sia molto differente dal futurismo di Marinetti.
Il futurismo di Marinetti anticipò il fascismo di Mussolini; esaltò la guerra, come igiene del mondo; tolse ogni ordine alle parole, lasciandole in libertà, praticamente nel caos e nell’anarchia linguistica: le famose parole di libertà; selezionò le parole della guerra e delle armi e sobillò alla rivolta sociale e alla guerra. Esaltò la velocità delle automobili e degli aerei in funzione della guerra e delle gerarchie militari.
Invece la mia poesia postcontemporanea esalta la pace, come amore del mondo; dà ordine alle parole, chiedendo loro una maggiore lexis e una chiarezza di stile; seleziona le parole della pace e della fratellanza mondiale; spinge verso la democrazia e la libertà italiana e sospinge tutti i popoli del mondo alla pace mondiale. Esalta la velocità delle comunicazioni e di internet per rendere i popoli ancora più vicini, sicuri e liberi e per facilitare le comunicazioni e lo scambio, tra di loro, della pace e rafforzare e fortificare l’amore di tutto il mondo.
Io, Biagio Carrubba, credo che la seconda caratteristica positiva della poesia postcontemporanea debba essere quella di far riferimento ad un episodio o a un fatto o a un evento che è accaduto recentemente in una qualsiasi società postcontemporanea attuale. Io, per esempio, nella poesia sopra menzionata ho citato, volutamente e di proposito, come episodio postcontemporaneo, la presentazione della nuova coppia tra il principe inglese Harry e l’attrice americana Meghan Markle che, proprio in questi giorni, hanno annunciato il loro matrimonio per il prossimo 19 maggio 2018. Come la poesia postmoderna aveva la caratteristica di citare frasi di autori del passato, perché tutto è stato già detto, così la poesia postcontemporanea enuncia ed espone i fatti nuovi e gli eventi recenti per raccontare il presente e annunciare il futuro. La terza caratteristica positiva della poesia postcontemporanea deve essere quella di difendere la democrazia, lo Stato italiano contro i gruppi di estrema destra che, ancora una volta, escono dai loro covi, dove vivono come i serpenti che si torcono e si ritorcono nelle loro tane ed escono dal letargo per manifestare, osteggiare e lottare contro la democrazia e le libertà fondamentali del nostro Stato italiano. La quarta caratteristica della poesia postcontemporanea deve essere quella di correre, rappresentare e interpretare le società postcontemporanee con la stessa velocità con la quale il progresso scientifico e tecnologico fa smuovere e volare tutte le società postcontemporanee del mondo. La quinta caratteristica della poesia postcontemporanea deve essere quella di mettere in primo piano le emozioni e i sentimenti positivi dell’animo umano, perché per quanto la tecnologia e le scienze facciano, ogni giorno, passi da gigante, l’Amore resta, pur sempre, una manifestazione fondamentale ed essenziale dell’Intelligenza e della Ragione umana, nelle sue varie estrinsecazioni positive: scientifiche, culturali, artistiche e creative.

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Modica 23/ 12/ 2017                                                      Prof. Biagio Carrubba

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