LA POESIA POSTCONTEMPORANEA (2018) N. 5 UNA POESIA SULL’ATTUALE POLITICA ITALIANA POSTCONTEMPORANEA DI BIAGIO CARRUBBA. Titolo. LA POLITICA ITALIANA, LA BUTTO IN POESIA.

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LA POESIA POSTCONTEMPORANEA (2018) N. 5
UNA POESIA SULL’ATTUALE
POLITICA ITALIANA
POSTCONTEMPORANEA
DI BIAGIO CARRUBBA.

Titolo

LA POLITICA ITALIANA,
LA BUTTO IN POESIA.

Suppongo che i due pregiudicati
e condannati in via definitiva
non si sopportino, anzi si odino
e si detestino reciprocamente.
Parlo del pluripregiudicato Berlusconi
e del condannato a vita Beppe Grillo.

E mi chiedo, da cittadino incredulo
e indifeso, com’è che l’Italia
sia finita nelle mani di questi due?
Dov’è finita la Giustizia italiana?
Le carceri sono affollate da migliaia
di detenuti, poveri disgraziati,
perseguitati dalla malasorte,
mentre loro due, l’uno grande corruttore
e l’altro grande diffamatore,
sono riusciti a farla franca, grazie
ai loro avvocati, alla loro sfrontatezza
ai loro soldi e alle loro facce di bronzo.

L’unica risposta corretta e accettabile
alla mia domanda è che loro due,
ormai politici navigati, hanno guidato
i loro rispettivi partiti politici, dando
la direzione politica ad alcuni presta nomi
come Paolo Romani e Luigi Di Maio.

L’amore di oggi, al tempo
delle società postcontemporanee
è diventato sicuramente più
malato, paranoico e schizofrenico,
così come la società italiana di oggi
è divenuta col tempo, sempre più
povera, bullista, disoccupata e brutta.

Oggi al tempo delle società
postcontemporanee, tutti noi,
dal più ricco al più povero,
inseguiamo i soldi e la felicità,
ma in mancanza di essi,
ognuno di noi cerca di compensare
i piccoli dolori e le grandi sofferenze,
con la ricerca di piccoli e grandi
piaceri, delizie e gioie quotidiane.

Tutti, oggi in Italia, si buttano
in qualcosa per riconquistare e
per ricompensare i torti subiti
dall’infamia della sorte e dagli altri.
Io, personalmente, mi sono buttato,
ormai da tempo, nella poesia e nella TV.

P.S.
Lunedì 26 marzo 2018 è morto Fabrizio Frizzi. Anch’io, come milioni di italiani, ho provato un fitto dolore per la sua scomparsa prematura e inattesa. Ricordo, con nostalgia, che ho trascorso molte belle serate con la sua compagnia televisiva e anch’io lo ritenevo un simpatico amico di famiglia. L’Italia ha perso un buon conduttore televisivo e un giovane signore gentile e affettuoso.

 

 

 

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Io, Biagio Carrubba, voglio dare alcuni chiarimenti e informazioni su questa mia poesia postcontemporanea, dedicata all’attuale situazione politica italiana postcontemporanea e voglio spiegare le caratteristiche salienti e innovative della poesia e voglio illustrare, anche, un’altra novità sulla mia poetica postcontemporanea.
1. La prima caratteristica fondamentale della mia poesia postcontemporanea è quella di rappresentare ed interpretare un fatto o un evento importante accaduto in Italia o nel mondo negli ultimi mesi. In questo caso, io, Biagio Carrubba, ho scelto di rappresentare ed interpretare l’attuale situazione politica italiana, dopo il voto politico nazionale del 4 marzo 2018. La destra italiana, guidata e comandata dal pluripregiudicato S. Berlusconi e dal condannato a vita B. Grillo, ha vinto le elezioni politiche, schiacciando il centro sinistra guidato da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. I capi politici di Forza Italia e del Movimento 5 stelle hanno deciso, di comune accordo, di spartirsi le Presidenze delle due Camere istituzionali ed hanno scelto così di eleggere Elisabetta Casellati, Presidente del Senato, e Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati. Dopo Pasqua inizierà l’iter istituzionale per la formazione del nuovo Governo e, molto probabilmente, i due vincitori della destra M. Salvini e L. Di Maio si metteranno d’accordo per la formazione del nuovo Governo, spartendosi così Ministri e Ministeri. Ovviamente il nuovo Governo sarà, secondo me, un intruglio indigesto e disgustoso, sarà una medicina di cattivo sapore, sarà un imbroglio politico, sarà un pasticcio partitico e, infine, sarà una faccenda poco chiara ma realizzata pur di accaparrarsi e occupare il potere del Governo e dividersi, così, le poltrone istituzionali dei Ministeri e dei Sottosegretariati.
2. La seconda caratteristica principale della poesia postcontemporanea è quella di gestire un fenomeno sociale dell’attuale società italiana postcontemporanea. In questo caso, io, Biagio Carrubba, ho scelto di trattare e interpretare la lotta per conquistarsi la Presidenza delle due Camere. Il vecchio Berlusconi non ha voluto lasciare il campo al giovane leghista Matteo Salvini e così ha voluto ed imposto la sua affezionata e fedelissima Senatrice Elisabetta Casellati, mentre Luigi Di Maio ha voluto e scelto il suo amico Roberto Fico. Ora però il giovane Salvini, che è il vero vincitore politico della destra, vuole e pretende, nel grande palcoscenico della vita politica italiana, la prima poltrona e cioè la Presidenza del Consiglio. In questi giorni è già iniziato lo scontro tra M. Salvini e L. di Maio per ottenere la prima carica del Governo.
3. La terza caratteristica saliente di questa poesia postcontemporanea è, secondo me, quella di avere adoperato una lexis chiara e semplice, un linguaggio comune e popolare e di avere voluto lanciare un messaggio politico neutro e imparziale tra le due parti; nel fare ciò ho usato il mio Esprit, cioè l’unione della mia intelligenza e del mio umorismo, e di voler usare una forma che si avvicini, quanto più possibile, all’Edutainment, cioè ad una composizione poetica che miri a trasmettere un messaggio culturale in forma spiritosa e divertente; ed infine ho cercato di comporre una poesia forbita, ricca di sagacia e capace di costruire una composizione poetica bella e buona, manifestando una bellezza semplice e raffinata, centrata sulla corrispondenza delle strofe e sulla simmetria delle varie parti della poesia.
4. La quarta caratteristica innovativa della poesia è, secondo me, quella di essere una poesia lunga e prolissa, ma capace di trasmettere il mio messaggio politico intero ed integrale. Ogni strofa concorre a integrare il mio messaggio finale che è quello di esprimere tutto il mio sdegno e tutto il mio disdegno per la vittoria delle due destre: la destra estremista di M. Salvini e la destra qualunquista e composita di L. Di Maio. Ora, pur di accaparrarsi il potere politico, le due destre faranno un intruglio disgustoso, si mescoleranno insieme, ricavandone una brodaglia di cattivo sapore. I due intruglioni si spartiranno Ministri e Ministeri, ma non c’è dubbio che questa brodaglia e questa raffazzonatura finirà presto, e si tornerà a rivotare ben presto. Le due forze politiche si intruderanno l’una nell’altra, per lo più indebitamente, cosicché la politica si intruderà di forza nelle più dorate fantasie. Ogni politico delle due destre diventerà un intruso per l’altra destra ed entrambi diventeranno degli intrusi per tutto il popolo italiano, perché costui considererà la nuova compagine governativa forzata e raffazzonata di elementi estranei fra di loro, ma uniti e abbagliati, soltanto, dalla conquista del potere del Governo Italiano. Ma io, Biagio Carrubba, credo che il nuovo Governo, ben presto, andrà in crisi per la sua inesperienza, per la sua impreparazione e per la sua incompetenza, portando l’Italia allo sfascio totale e a un default inevitabile. Poi si dovrà ritornare, inevitabilmente, alle urne, così come è già successo nel 2011, quando il Governo Monti dovette subentrare ed intervenire per riparare i danni a tutti i disastri economici e sociali provocati dai Governi di Silvio Berlusconi. La legge più importante del Governo Monti è stata, ovviamente, la legge Fornero che ancora oggi perdura ed è ancora in vigore, è attiva nell’attuale società italiana postcontemporanea. Mentre Matteo Salvini voleva “azzerare” la legge Fornero, la sinistra la difendeva.
5. La quinta caratteristica importante della poesia è, secondo me, quella che fa riferimento alla mia volontà e alla mia scelta di voler comporre e sintetizzare, in un unico componimento poetico, due temi alquanto lontani e contrapposti: la Politica e l’Amore. Sono due temi molto diversi e distanti tra di loro, ma il mio compito innovativo consiste proprio nel fare combaciare questa unione: cioè presentare, esprimere e riassumere, in un unico testo poetico, i due temi, apparentemente lontani, il tema dell’Amore e il tema della Politica; invece, secondo me, e, secondo la mia volontà, io voglio esporre in forma sintetica e riassuntiva i due temi che sono intrecciati fra di loro. Io, Biagio Carrubba, infatti, penso che essi, l’Amore e la Politica siano gestititi e vissuti, parallelamente e insieme, dentro le famiglie italiane.
6. Infatti io reputo che ogni individuo e ogni cittadino italiano, all’interno della propria famiglia, discuta e commenti, la nuova situazione politica italiana che si è venuta a creare dopo il voto politico del 4 marzo 2018. È evidente che, dentro le famiglie italiane, avviene il connubio e l’unione tra Politica e Amore; infatti mentre la gente si ama, fa all’amore, mangia e svolge tanto altro, parla e discute di politica e, nel contempo, ama i propri familiari e, intanto, spera di dare un futuro migliore ai propri figli. Credo che questa mia volontà di unire la Politica con la sfera affettiva dell’Amore sia una caratteristica nuova e fondamentale della poesia postcontemporanea. Reputo, quindi, che questo modo di rappresentare la Politica con l’Amore sia il mio modo nuovo, personale e originale, di arricchire e condensare questa mia poesia postcontemporanea e credo anche che sia un aspetto e una innovazione fondamentale della mia poetica sulla poesia postcontemporanea.

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Ancora una volta, in questi ultimi giorni, ho letto altri due libri brutti di poesie. Il primo libro è quello di Guido Catalano ed ha per titolo OGNI VOLTA CHE MI BACI MUORE UN NAZISTA. È un libro voluminoso e ponderoso composto da ben “144 poesie bellissime”. Invece, secondo me, la maggior parte di esse sono poesie brutte e insignificanti. Sono poesie banali e scialbe, basate quasi tutte su battute poco felici e su boutade sciocche e convenzionali. Il libro non sviluppa nessuna tematica sociale e quindi rimane un libro ad uso personale e personalistico.
L’altro libro è quello di Roberta Dapunt ed ha per titolo SINCOPE. È un libro, breve e condensato, tutto basato sulle emozioni e sulle riflessioni della poetessa su sé stessa, sulla propria famiglia e sul proprio ambiente naturale e sociale. Le poesie descrivono, per l’appunto, le sue considerazioni sul paese e sul suo maso di montagna. L’intera opera poetica non ha nulla di originale e di sociale e non dice una parola sulla società italiana postcontemporanea, ma si concentra, soltanto, sulla sua vita di montagna che praticamente interessa soltanto a lei e ai suoi amici. Infine le poesie si concentrano ed esprimono soltanto le riflessioni della poetessa sulla morte e sugli epitaffi di alcune sepolture, scrivendo riflessioni normali e comuni. Reputo che i due libri, oltre alla mancanza di originalità e di creatività, abbiano solo una caratteristica in comune, e cioè quella di parlarsi addosso. Infatti i due poeti si parlano addosso, cioè parlano in continuazione e in modo compiaciuto, creando, però, secondo me, soltanto dei pensieri scontati e tradizionali, in un crescendo di affermazioni e considerazioni narcisistiche ed effimere, ma senza creare nessun briciolo di bellezza poetica.

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Modica 28/ 03/ 2018                                                                                                     Prof. Biagio Carrubba

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