LA POESIA POSTCONTEMPORANEA (2018) N. 3 UNA RECENSIONE ANALITICA E SINTETICA AL SIMPATICO ED EMPATICO LIBRO DI POESIE (2018) # ti amo DI FRANCESCO SOLE.

Share Button

LA POESIA POSTCONTEMPORANEA (2018) N. 3
UNA RECENSIONE ANALITICA E SINTETICA
AL SIMPATICO ED EMPATICO LIBRO
DI POESIE (2018) # ti amo DI FRANCESCO SOLE.
1

Introduzione.

Il libro “# ti amo” di Francesco Sole è il prosieguo della serie, già iniziata con il precedente libro ti voglio bene, recensito da me nell’articolo culturale LA POESIA POSTCONTEMPORANEA (2018) N. 2. Il libro “# ti amo” di Francesco Sole è, decisamente, un libro poetico scritto da un giovane poeta per un pubblico di teenager soprattutto di genere femminile. Il libro tralascia, però, i problemi sociali e lavorativi che le società postcontemporanee impongono e sovrappongono alla maggioranza dei giovani di oggi, privi di futuro e privi di un lavoro creativo e gratificante, dato che la maggior parte di essi vivono in casa nella condizione o di inattivi o di disoccupati o di personale precario. Infatti nel libro non c’è un solo aggancio ai tempi di oggi, politici e culturali, in cui viviamo, non c’è un solo aggancio allo spazio di oggi, geografico e localistico, in cui viviamo, non c’è un solo aggancio alla cultura e allo zeitgeist del nostro tempo, non c’è un solo aggancio alle società postcontemporanee, vicine e lontane, in cui viviamo. Il poeta si concentra essenzialmente sul concetto dell’amore e sulle relazioni amorose tra i giovani teenager che aspirano a vivere il loro amore, a cui il poeta dà continuamente i suoi consigli, i suoi suggerimenti ma, anche, i suoi moniti per gestire le nuove relazioni amorose e, soprattutto, per affrontare la vita nel suo complesso.
Il fine esplicito e primario del poeta è, senza dubbio, quello di emozionare le giovani donne e di flashare i giovani uomini per dare loro suggerimenti alle nuove coppie di fidanzati. Infatti il poeta si concentra, essenzialmente, sul rapporto amoroso che le giovani donne aspirano a vivere, sperando di trovare l’anima gemella. Una delle prime poesie del libro descrive, per l’appunto, questo stato di aspirazione e di desiderio verso l’amore.

La poesia è la n. 10 e ha per titolo

Innamorati di noi

Innamorati del nostro insieme,
di quello che siamo
e di quello che potremo essere.
Innamorati di noi, non di me.
Innamoratene ogni giorno. (pag. 57)

Non mi sorprende che, essendo questo il secondo libro della serie, molti concetti e molte immagini siano già stati espressi e descritti nel primo libro, per cui è naturale che il libro generi una leggera noia e tedio nel leggerlo, ma, tutto sommato, resta un buon libro poetico perché mantiene ancora alto il livello poetico e perché abbassa leggermente la sovrabbondanza della psicologia a favore della poesia. Aggiungo poi che alcuni di questi testi, slogan e poesie, contengono intuizioni felici, versi belli, messaggi intensi ed efficaci che spronano l’immaginazione e la fantasia delle giovani fanciulle e la passione amorosa dei giovani. Certamente però il primo libro rimane più bello, più fresco, più innovativo e più ricercato, mentre # ti amo risulta più ripetitivo, meno innovativo e più scontato, ma, comunque, rimane un libro affascinante e aggraziato, degno di essere letto. Io, Biagio Carrubba, reputo, infine, che il libro # ti amo rispetti “il patto poetico” simbiotico e positivo per entrambi, poeta e lettori.

 

franceso sole 2

2

Le caratteristiche essenziali delle poesie di # ti amo.

La prima caratteristica essenziale delle poesie è quella di avere dei versi più affini e più consoni ai consigli e ai moniti della psicologia piuttosto che leggere dei versi più vicini alla poesia. Nonostante questa caratteristica del libro, le poesie presentano sempre un ritmo cadenzato e un linguaggio semplice e chiaro, per cui le poesie rimangono all’interno della tradizione poetica e sono idonee ad una lettura espressiva. Secondo me, i versi prosastici seguono, per lo più, il discorso psicologico mentre i versi poetici rispondono più al ritmo e alla cadenza poetica. Questa differenza è molto evidente, macroscopica, nelle poesie lunghe e prolisse; è, invece, meno evidente, nelle poesie brevi e dense, dove prevale, soprattutto, l’afflato poetico. È importante per noi lettori di poesie capire dove finisce lo psicologo e dove comincia il poeta perché non possiamo bere e sorbirci il prolifico psicologo al posto del sintetico poeta. Infatti il poeta vorrebbe far passare per poesia una sequela di affermazioni e di moniti di natura prettamente psicologica. L’intreccio tra psicologia e poesia è talmente stretto che è molto difficile distinguere dove finisce la psicologia e dove comincia la poesia.
La seconda caratteristica principale delle poesie è quella di cambiare spesso la persona loquens cioè la voce narrante. Molte poesie hanno come voce narrante la voce del poeta, ma, ad un certo punto, all’improvviso, (ma non si capisce il perché), la voce narrante cambia e passa da una voce narrante maschile ad una voce narrante femminile. E dato che questo passaggio, molte volte, è repentino, allora è necessario capire, per tempo, chi parla per riuscire a capire il messaggio e il punto di vista di tutta la poesia. Questo cambiamento della voce narrante, però, dà una maggiore variabilità, una maggiore imprevedibilità e una maggiore ricchezza all’intero libro.
La terza caratteristica saliente di molte poesie lunghe e prolisse è questa: le poesie lunghe diventano versi prosastici, mentre le poesie brevi hanno versi densi e intensi.
Un’altra caratteristica essenziale è quella di cercare di emozionare i giovani, mettendo in primo piano, i loro sentimenti e, soprattutto, facendo leva sulle loro scelte nello scegliersi la persona giusta al momento giusto perché “Non dobbiamo innamorarci della persona più bella del mondo/ma di quella che rende il mondo più bello”. (Pag. 76).

DSCN2912

3

Struttura interna del libro.

Il libro # ti amo è diviso in quattro parti secondo le quattro stagioni: estate, autunno, inverno e primavera. Il libro, inoltre, presenta tre tipi di testo diversi:
il primo testo è costituito da un messaggio breve e intenso, quasi uno slogan;
il secondo testo è costituito da un MESSAGGIO DI LUNA;
il terzo testo è costituito dalle poesie vere e proprie scritte dal poeta.
Il libro si compone, quindi, di 4 parti che si dividono in base alle 4 stagioni.

La prima parte è dedicata all’estate ed ha per titolo

estate.

La prima parte del libro estate è composta da una serie di poesie molto diverse tra di loro, ma sono accomunate dal grande tema dell’Amore e delle relazioni di coppia. La caratteristica, veramente notevole, delle poesie è quella di contenere al loro interno uno o più lacerti, molto belli, che rendono la poesia piacevole e gradevole e mantengono, anche, l’intero libro poetico, ad avere un tono stilistico ed estetico più leggiadro e più divertente.
La prima poesia della prima parte è Per far felice una donna che ha al suo interno alcuni bei lacerti. Io, Biagio Carrubba, riporto qui uno di questi lacerti per dare un esempio del modo di poetare e di scrivere del poeta. Ho scelto l’incipit, molto bello, della poesia.

Non serve fingere, le donne non le inganni a lungo.
Non ci vogliono nemmeno troppi soldi:
i sentimenti non si possono comprare.
Però ci vuole molta creatività, tanta passione
e il doppio del rispetto che porti per te stesso. (pag. 24)

Come è evidente, in questa poesia, psicologia e poesia si intrecciano in un modo talmente stretto, che è, veramente, difficile distinguere dove finisce il discorso della psicologia e dove comincia la poesia.
Dopo altre 3 poesie si arriva alla poesia n. 5, Per me sei speciale, che contiene questo bel lacerto poetico.

Ma ti auguro di incontrare una persona
con cui poter trovare il coraggio di smascherarti.
Ti auguro di trovare una persona che sia sincera.
Dobbiamo affrontare la verità,
soprattutto con chi amiamo.
Perché le bugie sono mattoni.
I mattoni a poco a poco diventano muri.
E i muri separano le persone. (pag. 35)

Anche qui è molto difficile distinguere il discorso psicologico dalla bellezza della poesia. Dopo la sesta poesia arriva la poesia n. 7, Io e te, che contiene questo bel lacerto poetico.

Io e te, che spesso siamo una cosa sola.
Io e te che ci prendiamo per mano
e affrontiamo il mondo.
A volte senza troppi piani, ma stringendoci forte.
Stringendo il nostro amore. (pag. 41)

Anche qui è molto difficile separare il discorso psicologico dalla bellezza della poesia.
Dopo questa poesia si susseguono molti messaggi di monito e si arriva alla poesia n. 8, Voglio essere quello che non sapevi di volere, che contiene questo bel lacerto poetico.

Trova il coraggio,
resta e fai restare chi ti ama
perché l’amore a volte fa paura,
ma la paura non deve scegliere per noi.
In amore come nella vita si possono prendere tante strade,
e l’unica strada sbagliata
è quella che non ti porta alla tua reale felicità. (pag. 47)

Anche in questo caso è difficile distinguere il discorso psicologico dalla bellezza della poesia.
Dopo altri messaggi e poesie si arriva alla poesia n. 11, Un regalo per te, che contiene questo bel lacerto.

Fatti un regalo:
non trascurare mai chi si dedica a te.
Chi ti dona ogni giorno quei piccoli grandi gesti d’amore
che rendono più bella la vita.
Ricordati che il regalo più grande
che tu possa donare a qualcuno è il tuo tempo.
Ma ogni tanto ricordati di donarne un po’ anche a te stesso. (pag. 61)

Anche in questo lacerto è difficile dividere il discorso psicologico dalla bellezza della poesia. Dopo altre poesie il poeta scrive un bel MESSAGGIO DI LUNA, in cui il poeta esprime tutto il senso e l’esprit dell’intera opera poetica.
Tutti cercano di dare un senso alla vita,
ma in realtà, secondo me, ci sono solo
due semplici modi
per cui vale la pena vivere.
Amare è il primo.
Il secondo è essere amati. (pag. 65)

Questo messaggio di Luna rinvia all’ultima poesia del libro, la poesia n. 61, che completa ed integra questo pensiero e messaggio di Luna. Si arriva, poi, alla poesia n. 18, Amare è donare, che contiene questo bel lacerto.

Ad alcune persone si dona una parte di noi,
ma solo a chi amiamo si dona tutto:
cuore, mente e anima.
Sì: amare è donare tutto
senza chiedere niente. (pag. 78)

Anche in questo caso è molto difficile distinguere il discorso psicologico dalla bellezza della poesia. Infatti, secondo me, è molto difficile capire dove finisce la psicologia e dove comincia la poesia. Questo intreccio tra psicologia e poesia è ciò che domina, sovrasta e determina tutta la composizione poetica del libro poetico, tanto che questa caratteristica saliente dell’opera poetica si può definire quasi un rebus che, secondo me, è difficile da sciogliere e da risolvere.

La seconda parte dell’opera poetica è dedicata all’autunno e ha per titolo

autunno

Dopo varie poesie lunghe e prolisse si arriva alla poesia n. 26, Anche lasciare andare è amare, che contiene questo bel lacerto poetico.

Innamorarsi e amare sono due cose totalmente diverse.
Quando una persona si innamora
non lo fa apposta: succede.
Per amarsi invece si deve sudare,
tra il dolce e l’amaro,
il volersi bene, il soffrire,
il sorridere. (pag. 112)

Anche in questo caso è difficile dividere il discorso psicologico dalla bellezza della poesia. Dopo vari messaggi si arriva, sorprendentemente, secondo me, ad un autentico capolavoro che travalica il tema dell’amore tra giovani. La poesia rimane, comunque, nel campo dei sentimenti affettuosi e amorosi e cioè al rapporto affettivo tra nonni e nipoti. La poesia è la n. 27 ed ha per titolo Dedicato ai nonni e alle nonne.
È una poesia abbastanza lunga, ma questa volta la lunghezza è propizia e proficua alla bellezza della poesia.
Ecco un breve bel lacerto della poesia. Versi 23 – 27.

I nonni sono preziosi.
La loro presenza è la base su cui costruire la nostra vita.
Ci guardano diventare grandi e forse dentro di loro sanno
che ci lasceranno prima degli altri.
Per questo hanno fretta di amarci più di tutti. (pag. 120)

Ma credo sia necessario che questa poesia sia letta per intero per gustarne e deliziarsi di tutta la sua bellezza.
Dopo altre poesie lunghe e noiose e altri messaggi di monito finisce la seconda parte dell’opera poetica ed inizia la terza parte che ha per titolo

inverno.

La terza parte contiene molte poesie lunghe e prolisse tutte di derivazione psicologica e molti messaggi di monito. In questa sezione è molto evidente il cambiamento della voce narrante come succede nella poesia n. 34. All’improvviso la voce narrante diventa una voce femminile e, così, di punto in bianco, cambia anche il punto di vista della voce narrante di tutto il libro. I versi finali della poesia sono molto sarcastici. “Hai attraversato oceani/per chi/per te/non avrebbe/mai attraversato/nemmeno una pozzanghera”. (Pag. 154)
Le poesie di questa stagione riguardano, essenzialmente e praticamente, la vita privata del poeta ed esprimono, soprattutto, il suo rammarico, il suo lamento e la sua nostalgia per la separazione da sua moglie. Quindi tutte queste poesie sono tristi e lamentose come la poesia n. 39 che ha per titolo

Senza accorgercene

I troppi momenti
in cui eravamo assenti
nei tanti giorni
in cui eravamo distanti
dei pochi anni
in cui eravamo distratti
ci hanno abituato a non amarci più. (pag. 173)

Anche la poesia n. 40 Da quando non ci sei più ha lo stesso tenore, insieme ad altre poesie come: I ricordi (poesia n. 43), ed altre. Si arriva così alla fine della terza parte e comincia la quarta parte che ha per titolo

primavera.

La quarta pare dell’opera contiene molte poesie lunghe e prolisse, come la poesia Il mondo gira lento ed altre poesie dello stesso livello. Poi vi sono molti messaggi di monito fino ad arrivare alla parte finale dell’opera dove si incontrano varie poesie lunghe e tediose. A questo punto il poeta scrive un bel MESSAGGIO DI LUNA, che parla soul sorriso delle ragazze.

Poi metti un sorriso sulle labbra
prima del rossetto:
dev’essere un sorriso così forte
da far volare via ogni tristezza
con un semplice soffio di speranza.
Ogni mattina, appena ti svegli,
abbi cura di splendere. (pag. 267)

Poi spunta l’ultima bella poesia che ha per titolo

L’Amore.

Amare ed essere amati.
Essere amati ed amare.
Semplicemente
tutto ciò che dà un senso alla vita. (pag. 281)

Questa poesia è molto bella, densa e concisa, ed è, anche, molto poetica. L’ultima poesia dell’opera è costituita da un MESSAGIO DI LUNA che condensa e concentra tutto lo spirito, l’esprit e il messaggio dell’intera opera poetica, con questi bei versi finali.

Il segreto è semplice: non smettere mai di amare,
di credere nell’amore e di sorridere alla vita.
Perché per viverla bene si fa così. (pag. 282)

 

DSCN2778

 

Finale.

Tutte le poesie di queste due opere poetiche ti voglio bene e # ti amo non hanno nessun aggancio con i fatti, nazionali e internazionali, del 2017 e con le società postcontemporanee di oggi. Sono poesie che esprimono e rappresentano, soltanto i sentimenti e le emozioni del poeta, che elargisce, a piene mani, i suoi consigli e i suoi moniti di psicologia generale e di psicologia amorosa in particolare a tutti i teenager di oggi che aspirano e sognano di vivere il loro primo grande amore.
Io, Biagio Carrubba, giudico questi due libri di poesie prettamente classiche – moderne e non postcontemporanee perché hanno lo scopo implicito di valutare l’amore in senso tradizionale e paternalistico, mentre noi sappiamo, benissimo, che l’amore dei giovani di oggi è molto frantumato, frammentato ed isolato perché rispecchia la frantumazione, la frammentazione e l’isolamento delle nostre società postcontemporanee. Comunque sia, i due libri hanno e contengono molta poeticità frammista ai tanti versi di natura psicologica.
Io, Biagio Carrubba, infine, reputo che le due opere siano godibili e gradevoli, per tutti i giovani di oggi, postcontemporanei, che sono già maturi e smaliziati verso gli amori che le società postcontemporanee offrono loro a cui i teenager si adeguano con molta facilità, con molta furbizia e con molta complicità. Il poeta nella poesia n. 53 che ha per titolo, A te devo tanto, accenna al rapporto che c’è tra l’amore dei giovani, in fieri, e il mondo postcontemporaneo. Ecco i versi 18 – 25 della poesia.

Perché il mondo non è tutto rose e fiori,
è un posto feroce.
Per quanto forte tu possa essere,
se glielo permetti, quel mondo ti mette in ginocchio.
Per questo a te devo tanto:
perché la vita sa colpire duro
ma tu mi hai sempre aiutato ad esistere. (pag. 235)

Anch’io, Biagio Carrubba, credo alla ferocia dei tempi e alla crudeltà delle società postcontemporanee, per cui l’amore postcontemporaneo di oggi è molto conflittuale tra i giovani, data la mancanza di futuro e di lavoro per loro. Comunque sia, io, Biagio Carrubba, sono convinto, che questi due libri sono diretti a salvaguardare l’innocenza, l’idealità e il romanticismo delle ragazze degli anni ’60 – ’70; e i due libri vogliono, anche, rivalutare l’amore puro e casto di molti giovani di oggi, salvaguardando le famiglie odierne difronte ai pericoli e alla ferocia dei nostri tempi. Ma c’è da dire anche che i teenager postcontemporanei di oggi sono molto più scaltriti, smaliziati, sfacciati, disinibiti ed esperti rispetto ad alcuni decenni fa. Per questo motivo penso e reputo che l’amore di oggi, postcontemporaneo, facile o difficile che sia, rimanga sempre il bene più prezioso e più complesso da difendere e da conquistare per chiunque, giovani o anziani che siano. Infatti penso che, nonostante le difficoltà di oggi, i giovani devono lottare sempre per conquistarsi il loro amore e il loro posto nella società postcontemporanea italiana di oggi. In conclusione, il mio giudizio sui due libri rimane positivo: sono godibili e gradevoli a leggerli per due motivi: primo perché il prezzo del libro ripaga e gratifica il tempo che ci vuole per leggerli e meditarli e il secondo motivo perché, insieme, rispettano il famoso patto poetico e perché, io, personalmente, ne ho tratto un piacere estetico, un diletto estatico, una bellezza psicologica e una estasi razionale ed intellettuale intense.

DSCN2894
Modica 14/ 03/ 2018                                                                                                   Prof. Biagio Carrubba

Share Button

Replica

Puoi usare questi tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>