
LA POESIA POSTCONTEMPORANEA (2018) N. 2
UNA RECENSIONE AL BEL LIBRO
DI POESIE D’AMORE “ti voglio bene”
di FRANCESCO SOLE (Modena 1992).
1
Introduzione
Il terzultimo bel libro di poesie d’amore, che avevo letto, era stato nel lontano 2013, ed era stato il bel libro di Donatella Bisutti che sciorinava una sequela di poesie d’amore sul suo amore, prima corrisposto, e, poi sfortunato, con il suo ultimo amante e che si concludeva a Parigi in mezzo alla pioggia, in mezzo alla folla e nei pressi “della stazione Saint Nazare”. Il penultimo bel libro di poesie d’amore, che avevo letto nel 2014, era stato il bel florilegio d’amore di Maurizio Rossato, che raccoglieva le più belle poesie d’amore del XX secolo. L’ultimo bel libro di poesie d’amore, che avevo letto nel 2015, era stato il bel libro di Mariangela Gualtieri che raccoglieva le sue ultime belle poesie d’amore. Dopo di ciò non avevo più letto, belle e buone poesie d’amore, e così, io, Biagio Carrubba, da qualche anno, ero in cerca di leggere un buon e bel libro di poesie d’amore; finalmente, oggi, però, ho potuto leggerlo ed è il bel libro di Francesco Sole “ti voglio bene” pubblicato nel maggio 2017. Questo libro contiene una inesauribile sequela di poesie d’amore, introduce e manifesta, anche, delle novità e delle innovazioni sia formali che estetiche sulla poesia d’amore e mi fa piacere scoprirle, analizzarle e ora voglio, anche, recensirle. La prova di questo mio giudizio e di questa mia affermazione stanno nel fatto, accertato, che la prima lettura del libro ha soddisfatto sia le mie esigenze formali e sia il mio bisogno estetico, completamente colmato da quasi tutte le poesie del libro poetico. Anche il mio stato morale e sentimentale è stato cambiato: da uno stato sentimentale malinconico, dopo la lettura del libro, il mio morale è diventato più positivo e divertito fino ad arrivare ad uno stato mentale e razionale affascinato e contemplativo delle poesie del libro e della vita. Questo libro di poesie d’amore di Francesco Sole ha avuto molto successo, come io ho potuto costatare, fra gli studenti e i giovani nella scuola dove io insegno. Il libro è ricco di bei versi e di sottili ed intelligenti concetti derivati dalla psicologia in generale e dalla branca della psicologia dell’amore in particolare. Ecco un assaggio della poesia n. 22 dove il poeta ha scritto dei bei versi d’amore coniugati e semplificati su alcuni concetti dell’amore tratti dalla psicologia. Il titolo della poesia è MI PIACI. La poesia è ricca di versi d’amore e di psicologia che danno un tono vivace e un colore vivo a tutta l’intera poesia, tanto che la poesia, alla fine, può essere giudicata una poesia brillante, allegra e, perfino, oserei dire quasi splendida.
Mi piaci perché con te non ho paura di fidarmi.
Mi piaci perché riesci a colorarmi anche il buio.
Perché riesci a farmi ridere di tutto, anche di me,
senza mai perdere la spensieratezza,
senza mai perdere la felicità. (pag. 67)
La sintesi tra psicologia e poesia è la prima grande novità dell’opera poetica; inoltre, la bellezza, che deriva da questo connubio, è la seconda grande verità dell’opera poetica. Ciò spiega anche la buona riuscita presso i giovani che sono rimasti affascinati, e quasi scioccati, dalla prima lettura del libro. A sua volta, l’ottima vendita del libro spiega, anche, perché il giovane poeta si è affrettato a pubblicare il seguito della prima opera poetica. Infatti a gennaio del 2018 è uscito un altro bel libro di poesie d’amore con il titolo # ti amo che sarà l’oggetto della mia prossima recensione poetica nell’articolo culturale “LA POESIA POSTCONTEMPORANEA (2018) N. 3”.
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L’irruzione della psicologia nella poesia.
Comincio con il libro “ti voglio bene”. È un libro di poesie d’amore tutto centrato e concentrato sull’amore, con la A maiuscola, e rivela subito la buona cultura di psicologia del poeta sulla psicologia d’amore. La poesia più importante da questo punto di vista è, senz’altro, la poesia n. 33 che ha per titolo “Sorridi”. Al centro della poesia c’è il concetto della resilienza, concetto molto utilizzato nella psicologia contemporanea. La poesia stessa ci dà una bella definizione del concetto di resilienza. Poi la poesia snocciola una serie di esempi di resilienza in versi. Quindi, io, Biagio Carrubba, affermo che questa poesia, come tutte le altre poesie del libro, non è altro che una trasposizione di concetti di psicologia cognitiva e amorosa in versi. Infatti tutte le poesie del libro poetico non sono altro che concetti psicologici trasformati in versi poetici. Riporto un breve lacerto di questa poesia in cui la saggezza del concetto di resilienza si abbina, combacia e si compenetra con i riusciti versi della poesia. I versi della poesia sono: 50 – 56.
Sorridi
e lascia che questo tuo sorriso
ti cambi l’umore,
non che il tuo umore cambi il tuo sorriso.
Non perdere tempo a soffrire,
a piangerti addosso.
Un sorriso può salvarti la vita. (pag. 121)
Un altro aspetto, in cui l’irruzione della psicologia è manifesta, è quello, molto evidente, con il quale il poeta dà, a profusione, molti consigli e suggerimenti ai suoi interlocutori e lettori per farli uscire dalla confusione mentale e per liberarli dalle tensioni interiori e così fargli acquistare la calma, la quiete e, quindi, fargli ritrovare sé stessi.
Ecco un bel esempio di questo procedimento psicologico, molto esemplificativo, tratto dalla poesia n. 21 versi 57 – 72.
Non perdere tempo
con ciò che ti dispiace o ferisce.
Non compiacere
chi ti non ti aggrada.
Non ascoltare
chi ti mente
né chi ti vuole manipolare.
Non lasciare che ti facciano sentire sbagliata
solo perché non sei giusta per loro.
E soprattutto non tenerti tutto dentro.
Se qualcosa non va, incazzati.
Chi ti ama davvero
per te c’è anche alle due di notte.
Anche quando qualcosa non va.
Anche quando hai bisogno di sfogarti.
Soprattutto quando hai bisogno di sfogarti. (Pagg. 83 – 84)
Un altro aspetto, molto importante, derivato dalla psicologia sul quale il poeta ha volto l’attenzione è sul concetto e sul sentimento della felicità che il poeta sviluppa, con molta intelligenza, e al concetto di felicità dedica una intera poesia, la n. 45. Ecco un lacerto poetico della poesia, versi: 25 – 35.
La felicità è in tante cose.
Nelle più piccole e semplici della nostra vita.
E non si può trovare,
dobbiamo crearla.
Sì, la felicità non va cercata, trovata…
La felicità va creata.
È un modo di vedere le cose,
di affrontare la vita senza averne paura.
La felicità non ce l’ha chi possiede tutto,
ma chi sa apprezzare ciò che ha,
ciò che vive. (Pag. 158).
Un altro aspetto, molto importante, di origine e derivazione psicologica è, senza dubbio, l’attenzione ai gesti e al linguaggio gestuale ed in particolare al linguaggio gestuale amoroso. Infatti la psicologia dà molto spazio e importanza ai gesti del corpo e alla gestualità amorosa. Le parole possono mentire, mentre i gesti del corpo sono sempre spontanei, istintivi e veritieri e descrivono così gli istinti e i veri sentimenti dell’animo. Il giovane poeta ha scritto un bel componimento poetico come la prima poesia dedicata ai gesti amorosi del corpo e dell’anima degli innamorati. Ecco il testo della prima strofa della prima poesia: RESTO CON TE. Versi 1 – 9.
Io do valore ai gesti.
A chi mi tiene per mano,
a chi quando mi guarda sorride.
Faccio caso a come qualcuno mi parla,
a quanto mi scrive,
a cosa e come mi scrive.
Noto queste piccole cose
perché sono quelle che mi fanno restare. (Pag. 13).
Un altro aspetto molto bello di derivazione psicologica, e oserei dire di influenza filosofica, è, sicuramente, un lacerto tratto dalla poesia n. 28. Versi 50 – 61.
Volta pagina alle false amicizie.
A chi ti ha abbandonato,
a chi ti parla male alle spalle.
A chi ti ha rubato il cuore
per ridurlo in mille pezzi.
Volta pagina
a chi ti cerca solo nel momento del bisogno.
La vita è fatta di scelte.
E siamo noi a scegliere
se davanti a un dolore
vogliamo immergerci nella sofferenza
oppure trovare la forza di voltare pagina. (Pag. 107).
Ma l’irruenza e la manifestazione più eclatanti della psicologia sulla poesia sono dati dalla poesia n. 51, che assomiglia di più a un test psicologico che a una vera e propria poesia.
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Le caratteristiche salienti e le innovazioni formali ed estetiche del libro.
Il libro è bello ed importante perché espone ed esprime una sequenza di poesie d’amore di stampo classico – moderno, ma ha pochi agganci con le società postcontemporanee. È un libro di poesie scritto da un giovane per i giovani ma non è dispiaciuto leggerlo e gustarlo nei suoi aspetti innovativi, formali ed estetici, nemmeno a me che sono anziano e aspirante poeta di lunga esperienza. Anzi, lo trovo molto bello, per cui ho deciso di recensirlo. La maggior novità che ho trovato nel libro è quella, per me sorprendente, che si riferisce alla capacità del giovane poeta di riuscire a sintetizzare, in modo personale ed originale, l’aspetto personale della poesia d’amore con la ricerca di una definizione generale dell’amore e, tutto sommato, il poeta ci riesce in molte poesie d’amore presentate in questo primo libro. Oltre a questo aspetto, notevole e rilevante, il libro poetico d’amore presenta anche alcune novità: sul piano del lessico poetico, sulla lexis e sullo stile, novità che generano e formano nuovi aspetti formali e nuove architetture estetiche. Io, Biagio Carrubba, compiaciuto per queste novità formali ed estetiche, mi piace qui elencarle, analizzarle ed illustrarle qui e ora.
La prima novità rilevante è, senza dubbio, il lessico. Il giovane poeta adopera un lessico chiaro e semplice, pur tuttavia adeguato ad esprimere i sentimenti e le sensazioni relative all’amore inteso come sentimento trainante della coppia; e usa un lessico preciso e attinente anche ad esprimere concetti presi dalla psicologia d’amore contemporanea.
La seconda novità è dovuta, senz’altro, alla sintassi del periodo e alle figure retoriche della lexis. Il poeta usa nelle sue poesie una sintassi, lieve e leggera, paratattica e scevra da periodi lunghi e noiosi. La lexis delle poesie è, inoltre, adeguata ad esprimere le idee sull’amore e sulla personalità dei suoi interlocutori.
La terza novità ragguardevole è, sicuramente, dovuta allo stile del libro. È uno stile, semplice e soave, che sa esprimere ed esternare, molto bene, i pensieri e i ragionamenti, sottili e perspicui, del giovane poeta sull’amore e sull’empatia che l’amore genera nella coppia e nella famiglia.
La quarta novità notevole riguarda, senza dubbio, la stimmung delle poesie che esprimono, molto bene, i sentimenti dei personaggi del libro ma anche i dubbi e le insicurezze degli interlocutori che sono alla base dell’amore della coppia e della famiglia così come vengono tratteggiate dal poeta.
La quinta novità riguarda, secondo me, l’insistenza del poeta a incitare i giovani a credere in se stessi, nella propria intelligenza e ad avere coraggio nell’affrontare la vita, intrattenere nuove storie d’amore e godersi tutti i momenti più belli della giornata secondo l’antico monito di Orazio del “Carpe diem”.
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Struttura e divisione interna del libro.
Il libro è composto da 60 poesie molto lunghe, alcune prolisse, altre brevi, dense e concentrate. Le poesie si possono distinguere in tre grandi categorie: la prima categoria riguarda le poesie d’amore personali del poeta anche se lui non nomina mai il nome del suo amore. La seconda categoria riguarda le poesie che ricercano la definizione e l’essenza stessa del concetto d’Amore, con la A maiuscola. La terza categoria di poesie riguarda un tipo particolare di poesie che sono quelle in cui il poeta riesce a sintetizzare e ad armonizzare le prime due categorie di poesie. Ed è proprio questa terza categoria dove il poeta raggiunge i migliori risultati poetici e dove mostra tutta la sua originalità. Ecco un lacerto poetico in cui, per l’appunto, il poeta riesce a scrivere una poesia di sintesi tra l’amore personale e l’amore generale. La poesia è la n. 60 che chiude l’intera opera poetica. Versi 37 – 47.
Voglio lei perché quando è buffa
riesce a conquistarmi.
Voglio lei perché riesce a scherzare sempre,
ma senza scordare mai
di essere seria nei momenti giusti.
Voglio lei perché la amo molto più
di quello che a parole potrei mai esprimere. (Pagg. 210 – 211).
(Finisce qui la poesia d’amore personale e subito dopo comincia la poesia d’amore generale).
Voglio lei perché riesce a farmi amare.
E l’amore è l’unica cosa al mondo
che rende una persona necessaria.
Voglio lei perché per me è necessaria. (Pag. 211)
Ecco un altro esempio di poesia sintetica d’amore personale e poesia d’amore generale. Poesia n. 29. Versi 84 – 90).
Sbarazzati di tutto ciò che non ti fa bene.
Situazioni, gusti, persone e cose.
Non devi essere nulla di più.
Devi semplicemente piacerti.
Innamorati di te. È quello il segreto.
E ti sentirai sempre nel posto giusto,
al momento giusto. (Pagg. 112 – 113).
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Temi e contenuti dell’opera poetica.
Il libro affronta diverse tematiche dell’amore di coppia. L’amore è visto da varie angolazioni e viene descritto con varie sfaccettature. Sicuramente, secondo me, il poeta parte dalla propria esperienza personale che riscrive in versi, secondo la sua inclinazione e disposizione poetica e con l’ausilio di una buona cultura di psicologia. Il poeta, dopo le grandi illusioni che procura il primo innamoramento, si è sposato con una giovane donna che lui amava tantissimo ma subito dopo si sono separati come si evince dalla poesia n. 6. Le prime 5 poesie sono dedicate al suo innamoramento e al suo amore verso questa giovane donna. La prima descrizione e definizione del suo amore è data nella seconda poesia nei versi 51 – 60. Ecco il lacerto dei versi.
Voglio dirti che per me la felicità
(c’è) quando non c’è tristezza
e la tristezza (c’è) quando non ci sei tu.
Voglio dirti che la mia canzone preferita
è la tua voce,
e il tramonto più bello
saranno sempre i tuoi occhi
che incrociano i miei.
Voglio dirti che sei la mia casa. (pag. 18).
Un’altra bella definizione dell’amore si trova nella poesia n. 5 nei versi 22 – 28.
In fondo amare è proprio capirsi,
senza doversi dare spiegazioni.
Ti amo perché quando mi sorridi
tutto quello che ci circonda
acquista bellezza e significato.
Tutti i problemi del mondo
li metto in silenzioso. (Pag. 26).
Un’altra definizione di amore si trova nella stessa poesia nei versi 63 – 73.
Ti amo perché il tuo amore mi salva.
Mi salvi quando fai di tutto
per vedermi sorridere,
anche a costo di farti trattare male.
Sei unica al mondo.
Sei la persona che voglio accanto per sempre.
Sei la sola persona nell’universo
che anche quando sei lontana da me
tu rimani la più vicina.
Ti amo perché io ho te e tu hai me,
e insieme abbiamo tutto. (Pag. 28).
Tutto questo il poeta lo sintetizza in un’unica frase: LA FELICITA’ SEI TU (pag. 29).
La sesta poesia, come già detto, racconta la loro separazione e il dolore che il poeta ne ha avuto e ne avverte ancora tanto, ma nonostante tutto ciò lui la ama ancora e la pensa sempre. I versi finali della poesia sono questi.
Ma invece che provare a dimenticarmi tutto questo,
penso a te e ti scrivo messaggi
che non ti invierò mai.
Un’altra bella poesia in cui il poeta descrive il suo amore per la sua giovane moglie è la poesia n. 8 nei versi 70 – 84.
Ti penso perché quello che provo per te
non ha riserve.
Perché mi strappi un sorriso
nei momenti più bui.
Perché riesci ad amare
i miei difetti
più dei miei pregi.
Ti penso perché mi fai sentire
la persona più importante del mondo.
E riesci quasi a convincermi di esserlo.
Un’altra bella definizione di amore e di ciò che significa amare si trova nella poesia n. 11, nei versi 18 – 27.
Amare è sentire freddo anche d’inverno
e sentirsi asciutti anche ballando sotto la pioggia,
se chi amiamo è felice.
Amare è abbracciare qualcuno
e sentirsi una sola persona.
Invincibile.
Se ami, diventa più importante
amare che essere amato.
Secondo me amare non significa più di tanto.
Perché è chi ami che significa tutto.
Un altro bel lacerto su ciò che vuol dire amore è dato nella poesia n. 12 nei versi 43 -51.
Fidati di me
perché io di te mi fido
e in questo viaggio bastano due biglietti
di sola andata.
Fidati di me
perché sceglierei te mille volte.
Perché correrei da te
per baciarti tutta la notte,
o tutta la vita.
Un’altra bella definizione di amore si trova nella poesia n. 15 nei versi 40 – 47.
Non si può scegliere di chi innamorarsi.
L’amore non si sceglie,
arriva e basta.
E non importa se è il periodo giusto
oppure no.
Se ha una personalità opposta alla tua,
se ha il doppio dei tuoi anni
oppure la metà.
Un’altra bella definizione di amore è data nella poesia n. 17 nei versi 69 – 74.
Credo in quella persona che ti fa pensare
Che l’amore esiste.
E credo nella forza che riesce a sprigionare.
Sì, io credo nell’amore…
E credo che chi ti ama non ti lascia
Nemmeno se glielo implori.
Poi si susseguono numerose altre poesie d’amore coniugali e poesie d’amore di rimpianto verso il suo amore che lo ha abbandonato. Queste poesie sono: la n. 13, 14, 18, 20, 25, 28, 41, 42, 43, 44. Fra tutte queste poesie che sviluppano l’argomento dell’amore ve ne sono altre tre: curiose, bizzarre e stravaganti, ma, tutto sommato, sono poesie divertenti, spassose e creative. Sono le poesie n. 23, 48, 50. Dopo la poesia n. 50 vi sono le ultime 10 poesie tutte dedicate all’amore e anch’esse molto belle e sentite. Per esempio la poesia n. 50 ha un bel finale, con questi bei versi.
Ma dobbiamo avere il coraggio di lottare
per ciò che vogliamo,
perché fanculo, siamo nati
senza domandarlo
e moriremo senza desiderarlo,
quindi almeno dobbiamo avere il coraggio
di vivere come vogliamo.
La poesia n. 54 indica e propone anche la formula dell’amore che è questa:
L’AMORE E’ INNAMORARSI TUTTI I GIORNI DELLA STESSA PERSONA.
La poesia n. 56 ha questi bei versi sull’amore, versi 20 – 26.
Ti amo nei giorni in cui mi dedichi
Tutta la tua attenzione.
In quei giorni in cui mi riempi di sorprese,
di piccoli gesti.
Quei giorni in cui la tua risata mi contagia.
Quei giorni pieni di carezze e sorrisi.
Giorni pieni di sesso e amore.
Ma la poesia che ha un bel finale sull’amore è la poesia n. 57 nei versi 70 – 77.
In fondo la vita non si programma: si vive.
E chi non rimane al tuo fianco
è perché non ha saputo tenere il tuo passo.
Scegli sempre chi di te fa una preferenza
e non un’alternativa.
Scegli sempre la persona
che per te
sono ciò che nessuno è stato mai.
Anche l’ultima poesia, n. 60, contiene la dichiarazione d’amore del poeta verso il suo amore nei versi 25 – 32.
Voglio lei perché nei suoi occhi
Vedo la vita.
Vedo un’iride di felicità e futuro.
Voglio lei perché vederla felice
mi rende felice.
Una felicità al quadrato.
Voglio lei perché il suo profumo
per me è passione e sicurezza.
6
Mio commento, mia analisi e mio giudizio sull’opera poetica.
Il mio giudizio sull’opera poetica “ti voglio bene” di Francesco Sole è molto positivo. Per prima cosa il libro mi ha fatto auto percepire e ho provato molte sensazioni estetiche, belle e intense. Mi ha fatto vibrare la passione d’amore che è, ormai, assopita dentro di me e poi mi ha suscitato molte intense emozioni nuove e dunque affermo che il libro è una splendida opera poetica, dato che essa sprigiona, da sé stessa, una luce personale, molto luminosa e chiara, che la rende degna di essere considerata fra le stelle poetiche del 2017. Le poesie mi hanno fatto, anche, ricordare, destare e rinascere la passione e i sentimenti d’amore che ho vissuto e ho provato nella mia giovinezza, al tempo dei miei primi amori; e, inoltre, ho rivissuto, ancora oggi, con le poesie del libro, nuovi sentimenti d’amore della mia vita attuale. Credo che la nascita di sentimenti d’amore, dovuti alla lettura del libro, mi ha fatto rinascere, rafforzare e incrementare l’Amore contemporaneo che vivo con la mia attuale seconda moglie. Inoltre il libro mi ha risvegliato dentro di me, non solo l’amore, concreto e passionale, che vivo tutti i giorni a casa, ma, ha, anche, destato i grandi sogni relativi all’amore. Io, Biagio Carrubba, ho sempre creduto nell’amore, fin da fanciullo, e per questo motivo concordo in pieno con molti versi scritti da Francesco Sole come il brano della poesia n. 17 come i bei versi 14 – 24.
L’amore non ti fa perdere mai tempo,
te lo rende unico.
Le cose belle insegnano
ad amare la vita
e quelle brutte a saperla vivere.
È solo credendo nell’amore che
riusciremo a condividerla con gli altri.
È solo trovando persone (buone e giuste)
che restino al nostro fianco
per ciò che siamo
senza bisogno di illuderci o illuderle
(che riusciremo a credere nell’Amore). (Pagg. 68 – 69)
E, infine, io, Biagio Carrubba, credo che il libro abbia avuto, sicuramente, molto successo tra i giovani e gli studenti perché, anche in loro, ha suscitato grandi speranze e grandi passioni sull’amore, e sperano, così, di vivere, fin da ora, un grande amore e sognano di avere, di provare e di vivere, domani, l’amore con la persona giusta con cui realizzare i loro sogni e formare una nuova famiglia e procreare tanti e bei figli.
7
I motivi della bellezza dell’opera poetica.
L’opera poetica contiene diversi motivi di bellezza.
Il primo motivo di bellezza è dovuto al fatto che il libro riesce a fare riflettere i lettori su sé stessi, sulle proprie sensazioni, emozioni e sui sentimenti dell’Amore. La poesia, sull’argomento, è la n. 24, versi 74 – 79.
Sii te stesso, gli altri devono prenderti per come sei.
Devi essere te stesso. Ma il te stesso migliore.
Insomma, la mattina quando ti svegli fai qualcosa.
Anzi, prima pensa, tanto è gratis.
E dopo che hai pensato,
fai qualcosa. (Pag. 95).
Il secondo motivo di bellezza è dovuto alla psicologia che fa leva sui sentimenti dei lettori e dà molta importanza, anche, al morale, agli stati d’animo dei lettori, spingendoli a liberarsi dalla zavorra e dai pregiudizi negativi che ogni giovane lettore ha dentro di sé nei confronti degli altri specialmente per i giovani di colore, così come espressamente lo dice il poeta nella poesia n. 29 nei versi 55 – 61.
Lo sei. A me piaci.
Il mondo è pieno di persone a cui piaci così.
Non importa se perdi 40 chili o 180.
Non importa il colore della tua pelle,
né la gobba sul tuo naso,
i brufoli o il colore dei tuoi capelli.
Accettati, così come sei. (Pag. 111).
Il terzo motivo di bellezza consiste, secondo me, inoltre, nel fatto che il libro fa una analisi introspettiva, molto forte ed intensa, sui sentimenti e sulla personalità dei suoi interlocutori e dei lettori come attestano i versi della poesia n. 26 versi 26 – 37.
Credi in te,
ma senza metterti mai al di sopra degli altri.
L’intelligenza è
mettere sempre in discussione se stessi,
non mettere in discussione gli altri.
Quella è solo paura. Stupidità.
Se ti sei accontentata delle persone sbagliate,
purtroppo è solo colpa tua.
E sei tu che devi correggere i tuoi errori.
Sei tu che devi imparare
a dare alle persone la stessa importanza
che loro danno a te. (Pag. 99).
Il quarto motivo di bellezza del libro è dovuto al fatto che il libro vuole fare da maieutica ai giovani amanti per far nascere in loro gli aspetti positivi della loro personalità e incentivarli a non avere paura dell’amore ma anzi incitandoli a sperimentare nuove situazioni e storie d’amore. La poesia che sviluppa questo argomento è la poesia n. 26 nei versi 46 – 55.
Non rinunciare alla speranza
né alla gentilezza.
Non lasciarti schiacciare dal passato
né da quello che non hai.
Abbi cura del tuo cuore.
Non buttarlo, non sprecarlo.
E quando tornerai ad amare,
goditi ogni attimo.
Senza rinunciare a qualcosa di bello
solo perché potrebbe farti soffrire. (Pag. 100).
Il quinto e ultimo motivo di bellezza dell’opera sta, secondo me, nel rafforzare e nel rivalutare tutti i valori tradizionali della famiglia, della coppia incentrati sull’amore sentito e avvertito come forza interiore trainante di bellezza, di morale e di vita, come scrive il poeta nella poesia n. 4.
Chi ama non si arrende.
Chi ama affronta.
Chi ama non tace
ma si confida, si confronta.
Chi ama non lascia perdere,
ma cerca di comprendere.
Chi ama non si abbandona
ad altre braccia,
ma porta rispetto.
L’amore, quello vero, resiste:
è complicità e passione
forza
coraggio
e sostegno reciproco. (Pag. 24).
8
Finale.
Io, Biagio Carrubba, sono convinto che la buona riuscita del libro poetico “ti voglio bene” di Francesco Sole, sia dovuta alla buona preparazione e conoscenza di psicologia, così grandemente profusa dal giovane poeta, a piene mani, in tutte le poesie dell’opera poetica. Il poeta, insomma, ha dato vita a una trasfusione di concetti di psicologia sull’amore e li ha tradotti con versi poetici. Come sappiamo, l’opera poetica racconta la storia d’amore del poeta verso il suo giovane amore, prima corrisposto e poi frantumato in mille pezzi; il poeta rimpiange continuamente questo amore perduto. Ecco, secondo me, il primo grande merito dell’opera poetica sta nel fatto che il poeta ha saputo intrecciare tra di loro sia la poesia d’amore personale con la poesia di ordine generale. Infatti il poeta cerca continuamente definizioni dell’amore e ne genera, a bizzeffe, sparse in tutta l’opera poetica. Io, Biagio Carrubba, posso dire che i due aspetti dell’amore, personale e generale, sono talmente intrecciati tra di loro che è difficile distinguerli all’interno della stessa poesia e all’interno dell’intera opera poetica. Infine, io, Biagio Carrubba affermo che il poeta è riuscito, perfettamente, a dare una rappresentazione inestricabile di amore personale, vissuto in prima persona, e della ricerca di una definizione esaustiva e onnicomprensiva dell’amore, operazione molto difficile, anche, per i più grandi poeti di tutti i tempi. Al tema fondamentale dell’amore, poi, il poeta ha aggiunto altre poesie curiose, stravaganti e bizzarre, ma che, tutto sommato, hanno dato una maggiore ricchezza, fantasia e creatività all’intera opera poetica. L’unica pecca che io, Biagio Carrubba, ho trovato nel libro è, senz’altro, questa: il libro possiede una maggiore presenza e pesantezza della psicologia a scapito della poesia. Spero, quindi, che il seguito del libro non abbia questa sovrabbondanza di psicologia ma contenga una maggiore quantità di poesia.
Modica 03/ 03/ 2018 Prof. Biagio Carrubba
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