
Il 4 dicembre 2013 scorso la Corte Costituzionale ha bocciato la legge elettorale in vigore, soprannominata “porcellum” o porcata, così come fu definita dal suo ideatore Roberto Calderoli nel 2006.
In realtà questo porcellum è stato voluto ed imposto da Berlusconi e dalla destra con lo scopo di far vincere Silvio Berlusconi, di bloccare l’ascesa di Prodi, di disorientare la sinistra e di accentrare tutto il potere elettorale nelle mani dei segretari di partito, dando loro la possibilità di stilare la lista dei vari candidati bloccando così la scelta dell’elettore. La vittoria della destra del 2001 portò Berlusconi ad imporre questo sistema elettorale.
La nuova legge elettorale ridusse la democrazia italiana ad una semi dittatura e costrinse i cittadini a sudditi dei partiti e del governo. La grande bocciatura della Corte Costituzionale ha avuto il merito di mettere in evidenza proprio la dittatura in cui l’Italia ha vissuto dal 2006 ad oggi. Inoltre la bocciatura ha messo a soqquadro l’intero sistema politico italiano e ha reso nei fatti illegittimo tutto il Parlamento creando una grande confusione e disorientamento nella casta politica e fra i costituzionalisti e fra i magistrati. I politici adesso si chiedono se anche il loro ruolo sia illegittimo visto che è stato questo sistema elettorale a conferirgli la carica. Dunque la già confusionaria e precaria situazione politica italiana è diventata oggi più che mai una matassa ingarbugliata per tutti gli organi costituzionali ed incostituzionali: dal governo al Parlamento e per tutti i cittadini italiani che sono disorientati al massimo, dato che ci capiscono poco di Costituzione e di normative istituzionali.
In questo ginepraio politico ed istituzionale i felici sono pochi: i grillini e Berlusconi con Forza Italia. Infatti i grillini, in piena seduta parlamentare, hanno affermato che il Parlamento è interamente illegittimo e che bisogna andare alle urne il prima possibile. Anche Berlusconi ed il PDL sono felici perchè con questa bocciatura anche loro sperano di mandare a casa tutto il Parlamento ed il Governo. In questo modo Berlusconi rende meno dolorosa la sua decadenza da senatore. I grillini ed i seguaci di Forza Italia hanno già chiesto le dimissioni del governo Letta che certamente non è pronto a darle. Meno felici risultano il PD, il governo e Napolitano perché essendo in carica rischiano di essere delegittimati dalla bocciatura e quindi risulterebbero costretti a dare le dimissioni. Per avere le risposte a questa situazione bisogna aspettare le motivazioni della Corte Costituzionale che dovrebbero arrivare entro due settimane. Dopodiché tutti i partiti politici e gli organi istituzionali prenderanno le proprie decisioni.
In questa attesa io, B.C., chiedo alla giustizia italiana: Berlusconi quando comincerà ad espiare la sua pena? E cioè pulire i cessi di Don Mazzi? Pensavo che una volta votata la decadenza scattasse automaticamente la pena. Invece non è successo un bel niente e anzi B. si presenta a convegni pubblici come ha fatto durante la presentazione dell’ultimo libro di Vespa commentando la sentenza della bocciatura della Corte Costituzionale e nei prossimi giorni continuerà la sua propaganda politica , tanto che l’otto dicembre presenterà il nuovo partito “Forza Italia”.
Allora è vero che in Italia esistono una giustizia che difende i ricchi ed i potenti come Berlusconi e la famiglia Ligresti ed un’altra giustizia che manda in galera i poveri delinquenti che non hanno né i mezzi né gli avvocati per potersi difendere e che marciscono in carcere a causa della lentezza e della ferocia del sistema giudiziario italiano.
Allora è proprio vero che l’intera giustizia italiana e l’intero apparato della polizia non riescono ad imporre la giustizia e a far rispettare la legge a questo sovversivo cogliastro.
Io Biagio Carrubba capisco poco e niente del sistema giudiziario italiano ma credo che i guai di tutta la situazione politica siano imputabili a Berlusconi perchè è stato lui insieme a Calderoli ad imporre questo “porcellum”. Per fortuna un avvocato di Milano nella sua onestà ha fatto ricorso contro l’attuale sistema elettorale facendo sì che la Corte Costituzionale si pronunciasse in merito.
Insomma siamo alle solite: Berlusconi è riuscito a far invischiare tutta la politica italiana ed anche il sistema giudiziario con la sua caco politica e con le sue leggi ad personam facendo regredire e facendo ingarbugliare ancor di più il sistema politico-giudiziario. Per cui, alla fine B, è riuscito a barberizzare l’Italia non mettendo solo in pratica ma anche superando la locuzione latina “Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini”, che tradotto suona “quello che non hanno fatto i barbari lo hanno fatto i barberini”. Quindi come Urbano VIII nel 1625 distrusse Roma per costruire il baldacchino di San Pietro così anche Berlusconi ha distrutto l’Italia per costruire fra vizi privati e pubbliche frodi il suo impero personale e mediatico.
Modica, 6 dicembre 2013
Biagio Carrubba
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