La continuità e le differenze fra “La tregua”
e “Se questo è un Uomo” di Primo Levi.
I
La tregua è la reale continuazione di “Se questo è un Uomo” in quanto racconta il viaggio di ritorno da Auschwitz a Torino, che effettivamente Levi compì dal 27 gennaio 1945 al 19 ottobre 1945. Ora “La tregua” presenta elementi strutturali di continuità con “Se questo è un Uomo”, ma presenta anche altri elementi costitutivi in diversi aspetti che si differenziano con “Se questo è un Uomo”.
Gli elementi di continuità sono.
1) Il linguaggio dei due racconti è simile: lucido, chiaro, preciso, nitido, lineare, geometrico, uniforme, coeso, fatto di parole di un italiano colto e alto, pieno di parole forbite che formano un registro linguistico robusto e massiccio, ampio e notevole.
2) La lexis dei due racconti è simile: personale, ampia, chiara piena di figure retoriche, similitudini, dittologie, terne, allitterazioni, descrizioni ampie. Una lexis, insomma, ferma e precisa, notevolmente robusta e di ampio respiro.
3) Il sentimento religioso è uguale nei due racconti: vi è una totale indifferenza verso la fede, e verso Dio. Levi era entrato come non-credente e l’esperienza del legar non lo avvicina a Dio, anzi lo allontana. L’unica volta che Levi accetta qualcosa di sacro è più un rito che un atto di fede e cioè la benedizione del Moro di Verona, che benedice Levi prima di lasciarsi a Verona. Dio non compare mai né nel primo racconto né nel secondo racconto. Ma sarebbe meglio considerare i due racconti come due tempi dello stesso romanzo- testimonianza.
4) La superba capacità nella descrizione di morte dei personaggi è uguale nel romanzo – testimonianza: la descrizione di morte della piccola Emilia, di Schmulek, di René, di Sattler, di Beppo il greco,di Lakmaker, di Sertelet, di Lakmaker, del vecchio ungherese, e di Somogyi, in “Se questo è un uomo”; la descrizione di morte di Hurbinek, di Andrè e di Antoine,di Vanda, in “La tregua”.
5) La superba descrizione di alcuni personaggi minori è simile nei due raacontri: Alberto, Lorenzo, Resnik, Schepschel, Alfre. L, Elias Lindzin, Henri, Jean il Pikolo, Kuhn, Kraus, Arthur, e Charles in “Se questo è un uomo”; Thylle, Henek, Oleine Kiepura, Noah, Frau vita, il greco, Cesare, Galina, il dottor Gottlieb, il Moro di Verona, e tanti altri in “La tregua”.
6) La meravigliosa capacità di Levi di saper esprimere il mondo interiore dei personaggi attraverso la descrizione degli occhi è simile nei due racconti: ecco alcuni esempi: in “Se questo è un uomo”: Henri “con i suoi occhi neri e profondi” (pagina 89); “Avevano gli occhi come le bestie impaurite” (pagina 137); “con occhi feroci” (pagina 141); “con gli occhi bianchi” (pagina 150). In “La tregua” “dagli occhi selvaggi e spiritati” (pagina 20); “con gli occhi incantati attoniti” pagina 30; “con gli occhi rivolti a terra, a lume di candela” pagina 33; “occhi scialbi ed acquosi” pagina 38; “coi suoi freddi occhi di savio sapiente” pagina 59; “per gli occhi obliqui e selvatici” pagina 70; “gli occhi lucidi e dilatati dal delirio, fissi nel vuoto” pagina 82; “gli occhi malevoli” pagina 91; “con gli occhi scintillanti di lagrime” pagina 105; “con gli occhi insanguinati” pagina 115; “occhi fuggitivi” pagina 144; “con gli occhi al suolo come un segugio” pagina 197; “con occhi umili e sottomessi” pagina 198.
II
Gli elementi di differenza dei due racconti sono.
Gli elementi di differenza sono.
1) Il paesaggio fisico e l’ambiente sociale è diverso nei due racconti: mentre in “Se questo è un uomo”, Levi descrive il lager e la vita dei prigionieri ebrei che conducono all’interno del lager, una condizione di vita chiusa, segregata, dominata da pochi colori del giorno e degli abiti, e condivisa da pochi compagni di luogo e di amicizia. La vita si presenta sempre uguale a sé stessa, i giorni passano monotoni e uguali passati nei mesi precedenti, il lavoro ripetitivo e sempre uguale, le preoccupazioni della guerra e il rumore sempre uguale delle armi che proveniva dal di fuori del campo, in “La tregua”, Levi descrive un ambiente fisico e sociale sempre diverso da un luogo ad un altro si passa da Cracovia a Katowice, dalla Polonia alla Russia, dai prati e pianure alla foresta e ai boschi russi. In “Se questo è un uomo” la vita dentro il lager è sedentaria; in “La tregua” è movimentata, piena di viaggi, di luoghi sempre nuovi, di gente che cambia continuamente si passa dal mercato alle contadine russe. I viaggi sono l’elemento caratteristico de “La tregua”: viaggi a piedi, col carro, con il treno. I colori sono ora molti, dagli abiti della popolazione. Gli spazi si amplificano enormemente dalla pianura al bosco, dal clima invernale alle belle giornate dell’estate russa, ai colori della foresta intorno alla casa rossa.
2) La percezione del tempo è diverso nei due racconti: mentre in “Se questo è un uomo” prevale un tempo vuoto, grigio, ripetitivo, votato alla morte, e sentito come fermo bloccato, inesorabile, privo di valore; in “La tregua” il tempo è percepito come attesa di speranza, pieno di valore, pieno di futuro positivo.
3) I sentimenti che sostengono Levi nei due racconti sono differenti: mentre in “Se questo è un uomo”, Levi vive di sentimenti negativi, come la depressione, la disperazione, la frustrazione, l’offesa ricevuta dai nazisti, ma Levi non arriva mai alla disperazione più assoluto perché è sostenuto dalla volontà di vivere e dalla speranza di salvarsi. Altri sentimenti negativi sono: l’umiliazione, la vergogna di essere deboli, di non avere il coraggio di ribellarsi, sentirmi come un anima vuota, un fantasma inerte, determinato anche dalla costante fame interna che spingeva lui e gli altri a cercare ogni momento cibo e anche rubarlo; in “La tregua”, Levi vive sentimenti positivi, come la speranza nel futuro, la dignità di essere un uomo come gli altri, la porzione del tempo vissuto come attivo e utile, sempre alla ricerca della verità e della felicità, di sentirsi vivo accanto ad altri uomini vivi. Altri sentimenti positivi sono: la fiducia negli altri, la gioia della liberazione, la lietezza della vittoria del mondo democratico contro il nazismo, la partecipazione alla vittoria dei russi, la riscoperta del teatro e della vita girovaga, la solidarietà con gli altri suoi compagni di viaggio, l’amicizia e la stima con alcuni di loro come il greco e Cesare, la riconoscenza verso i russi liberatori, la fratellanza e l’uguaglianza umana comune in tutti gli uomini al di là dei popoli, delle nazioni, la positività e la diversità di essere ebreo.
4) Il senso della vita è diverso nei due racconti: mentre in “Se questo è un uomo” il senso della vita è oscuro, smarrito, perso; in “La tregua” è riconquistato, riappreso, scoperto, rinnovato, ritrovato, aperto al futuro, sostenuto da una adesione alla vita.
5) Il significato del viaggio è diverso nei due racconti: mentre in “Se questo è un uomo” Levi sa che il viaggio verso la Germania è un viaggio all’ingiù. “Proprio così, punto per punto: vagoni merci, chiusi dall’esterno, e dentro uomini donne bambini, compressi senza pietà, come merce di dozzina, in viaggio verso il nulla, in viaggio all’ingiù, verso il fondo. Questa volta dentro siamo noi” (pagina 14); in “La tregua” il viaggio è sentito come un viaggio verso su, verso la vita dal fondo della terra alla luce del sole. “Dopo l’ozio e la nostalgia acerba, di Staryje Doroghi, eravamo in risalita, dunque, in viaggio all’in su, in cammino verso casa” (pagina 221).
6) Il sentimento di amore per la vita è diverso nei due racconti: mentre in “Se questo è un uomo” l’amore per la vita scompare del tutto e prevalgono sentimenti come la paura, la frustrazione, la prostrazione, la fame, l’odio, la rivalità verso gli altri, tra ebrei contro i tedeschi ma anche tra gli ebrei stessi; in “La Tregua” predominano i sentimenti dell’amore per la natura, per le persone, per la patria, per la lettura, e per la vita. Levi ogni volta che trova un libro è felice come quando trovò “addirittura un libro in italiano: I ragazzi della via Paal, che non avevo mai letto da bambino” (pagina 145 – 146).
Modica 09 giugno 2019 Prof. Biagio Carrubba
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