LA BELLEZZA DELLA POESIA LATINA (8). IL TE DEUM. INNO LITURGICO INIZIO DEL V SECOLO d.C.

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Questo inno, in onore della Santa Trinità, è una delle più importanti testimonianze della chiesa delle origini. Si riteneva che fosse composto da Sant’Ambrogio e da Sant’Agostino, ma oggi si ritiene che è opera di Niceta di Remesiana, vescovo in Dacia all’inizio del V secolo d.C.. Molto probabilmente è un testo assemblato con formule liturgiche di origine molto più antica.

Ecco il testo dell’inno sacro.

TE DEUM

Te lodiamo Dio,
te confessiamo Signore.
Te ogni terra venera
eterno Padre.
A te tutti gli angeli e arcangeli,
a te i cieli e tutte le potestà,
a te i cherubini e i serafini gridano,
con voce incessante e dicono:
“Santo, Santo, Santo
è il Signore Sabaoth.
I cieli e la terra sono pieni
della gloria della tua maestà.
Te loda il coro glorioso
degli apostoli,
te la schiera veneranda
dei profeti,
te il candido esercito
dei martiri.
Per tutto l’orbe della terra
la santa Chiesa confessa te,
Padre di immensa maestà,
il tuo venerabile vero
e unigenito figlio
e insieme lo Spirito Santo paraclito.
Tu, Cristo, re della gloria,
tu sei figlio sempiterno al Padre,
tu per liberare l’uomo
non sentisti orrore per l’utero di una vergine.
Tu, debellato l’aculeo della morte,
apristi ai credenti i regni dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio
nella gloria del Padre.
Noi crediamo che tu verrai a giudicarci.
Soccorri dunque, ti preghiamo, i tuoi servi,
che hai riscattato col tuo sangue prezioso.
Fai che con i tuoi Santi riceviamo
il dono della gloria eterna”.

Ogni giorno ti benediciamo
e lodiamo il tuo nome
in eterno e nei secoli dei secoli.

Salva il tuo popolo, oh Signore,
e benedici il tuo retaggio,
e guidali
e innalzali fino all’eternità.
Sei benedetto, Signore Dio dei nostri Padri,
e degno di lode e glorioso
nei secoli dei secoli. Amen.

Questo inno sicuramente rispecchia l’ormai matura liturgia cattolica della chiesa di Roma e soprattutto veniva incontro alle esigenze e alla volontà dei fedeli del cristianesimo che, all’inizio del 400 d.C., in questo modo avevano la possibilità di pregare, cantando, le lodi di Dio. E, per ultimo, penso che Alessandro Manzoni, nello scrivere i suoi famosi inni, si sia ispirato agli inni ambrosiani e anche al Te Deum.

Modica 09/ 04 /2016 Prof. Biagio Carrubba

Modica 09/ 04 /2016                                                                                Prof. Biagio Carrubba

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