1
Io, Biagio Carrubba, ho il grande piacere e privilegio di ripubblicare la prima poesia e di pubblicare la mia seconda poesia inedita, scritta nei giorni scorsi, e che ha lo stesso titolo della prima poesia. Oggi 23 marzo 2006 rispondo, con questa mia poesia, alla domanda finale della prima poesia, scritta 25 anni fa, nel 1979, cioè dopo un quarto di secolo, nel quale la mia vita è continuata regolarmente e si è arricchita delle prime e fondamentali esperienze affettive e amorose che hanno caratterizzato questo mio quarto di secolo. La seconda mia poesia, scritta nel 2006, è la continuazione alla prima poesia scritta nel 1979, ma aggiunge e poeta, ovviamente, quasi tutte le mie riflessioni e i miei pensieri che ho meditato in questo quarto di secolo. Queste due mie poesie fanno parte di tutta la mia produzione poetica, che mi segue e mi accompagna dalla mia fanciullezza fino all’età matura di 53 anni. Spero, ancora, di poter rispondere alla stessa domanda della prima poesia di 25 anni fa e di dare una risposta definitiva e sicura alla domanda sul senso della vita. Spero di scrivere la terza ed ultima poesia sul senso della vita entro i prossimi 20 anni di vita, a cominciare dalla data di oggi.
Testo della seconda poesia.
Da quando cerco il senso della vita, aggiornato e integrato.
Ho cercato, per tutti questi anni, la felicità,
ma non l’ho trovata;
ho cercato, per tutta la mia vita, la libertà,
ma non l’ho trovata;
ho cercato, per molto tempo, la virtù,
ma non l’ho travata;
ho cercato, ovunque, l’amore,
ma non l’ho trovato;
ho cercato, nella mia mente e nel mondo, Dio,
ma non l’ho trovato;
ho cercato, dappertutto, la bellezza,
ma non l’ho trovata;
ho cercato, in tutti gli uomini, la saggezza,
ma non l’ho trovata;
ho cercato, in tutte le donne, la sincerità,
ma non l’ho trovata;
ho cercato, nel mio corpo, la salute,
ma non l’ho trovata.
Ho, semplicemente, trovato l’arte e il cinema,
la poesia e la filosofia; ho, straordinariamente,
incontrato altri uomini e altre donne che mi
hanno aiutato o sostenuto o fatto del male;
ho, stupendamente, trovato alunni intelligenti
e alunni negligenti; ho, incontrato, amici e,
mio malgrado, anche, nemici, cosa normale
tra gli umani; ho, socialmente, seguito la po-
litica e ho ricercato i valori della Democrazia.
Spero di non incontrare la morte perché non
voglio morire; penso che morire sia il dolore
più atroce che io possa subire; voglio gridare
a gran voce che desidero vivere e vivere per
sempre, perché voglio continuare ancora a
vedere bellissimi film e leggere belle poesie
e perché voglio amare ed essere amato.
E voglio continuare a comporre altre belle
ed interessanti poesia.
Seconda parte della poesia.
Dopo 25 anni di vita, ora dico, ma non per conge-
darmi, che ancora non ho una verità da lasciare
agli altri, che ancora non ho beni da lasciare ai
parenti, che ancora non ho saggezza da trasmet-
tere agli altri, che ancora non ho consigli da ri-
cordare agli altri. Ho creduto nello studio, nell’
amore e nell’amicizia. Posso dire, con certezza,
che quando ho amato una donna sono stato ri-
cambiato nell’amore. Ho avuto tre grandi espe-
rienze amorose, durante le quali, per qualche
tempo sono stato, anche, felice; mentre nei pe-
riodi di intermezzo, tra una esperienza e l’altra,
quando ho vissuto da solo sono stato sempre
depresso e infelice; per fortuna lo studio, la TV,
la scuola e i film mi hanno aiutato a superare e
a vincere la solitudine.
Nella mia gioventù sono stato un idealista
e, per un periodo di tempo, anche un utopista.
Oggi sono solo un realista che cerca di vivere
la sua vita e il suo tempo nel modo più bello,
più intenso, più pieno e più interessante possi-
bile. Ancora oggi, purtroppo, non ho trovato
il senso della vita, che certamente non si trova
nella morte, ma, sicuramente, è nella vita ter-
rena. Io, B. C., penso e suppongo che la nostra
mente, riflettendo, può dimostrare, logicamente,
sia l’esistenza di DIO, sia la sua non-esistenza,
quindi comprendo e capisco sia la posizione e
lo stato d’animo di coloro che credono in Dio
e sia lo stato d’animo di coloro che non credo-
no in Dio. Amo la vita, per quella che è, amo
il giorno e il sole, amo tutte le meravigliose
bellezza della natura, ammiro i prati, gli albe-
ri, i fiori, il mare e l’aria, sono incantato dalla
musica classica, dalle canzoni dei cantanti ita-
liani e mi piace, anche, la musica dei nuovi
cantanti contemporanei e, infine, mi piace
contemplare i colli, i monti, il cielo e le stelle.
Terza parte della poesia.
Riporto due belle poesie di Bertolt Brecht che
esprimono i miei sentimenti di oggi.
La prima poesia di Brecht è “Hollywood”
Ogni mattina, per guadagnarmi il pane
vo al mercato dove si comprano menzogne.
Pieno di speranza
mi metto in fila fra i venditori.
Anch’io oggi posso dire che,
ogni mattina, pieno di speranza,
per guadagnarmi il pane, vado a scuola,
mi siedo tra gli studenti, per insegnare
e far conoscere loro alcune belle poesie.
La seconda poesia è “Piaceri”
Il primo sguardo dalla finestra il mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.
Ecco i miei piaceri quotidiani.
Svegliarmi,
fare colazione,
lavarmi, tenermi fresco e pulito,
aprire i libri e studiare.
Pensare, meditare,
comporre qualche poesia,
pranzare.
Riposare, nel primo pomeriggio,
davanti alla TV.
Riprendere lo studio.
Parlare e discutere con mia moglie.
Cenare davanti alla TV.
Vedere gli ultimi film in TV.
Andare a letto, sereno e quieto.
Dormire e sognare tutta la notte,
fino al mattino. Svegliarmi.
Essere gentile.
Commenti recenti