
Il Simposio.
Nell’VIII secolo a.C. in tutta la Grecia si sviluppò l’abitudine e l’usanza di frequentare e praticare il Simposio. Prima di allora le famiglie aristocratiche si riunivano fra di loro e cenavano insieme ma seduti con dei piccoli sgabelli. Questa usanza di banchettare seduti è propria dell’epoca dei poemi omerici, dal XIII secolo all’VIII secolo a.C. A partire dall’VIII secolo a.C. nelle città ioniche si sviluppò il Simposio. Dopo il banchetto le donne e i bambini delle famiglie aristocratiche ritornavano a casa e subito dopo, in una delle case prescelte, a sera inoltrata, iniziava il Simposio cioè il bere insieme per scopi politici che finiva all’alba. Durante la notte gli uomini si sdraiavano sui lettini e iniziavano a bere. Partecipavano al simposio, in una stanza adibita al bere, tutti i componenti di una eterìa cioè di un gruppo politico che aveva in comune degli obiettivi politici. Il Simposio era organizzato in modo ben preciso, dalla prima bevuta all’ultima, al centro della stanza c’era una etera che suonava il flauto e scandiva i tempi dei brindisi che gli schiavi portavano, uno dopo l’altro. Durante la notte c’era il simposiarca che stabiliva i temi e gli argomenti delle discussioni e tra questi temi c’era anche la recitazione di alcuni brani poetici da parte o dell’etera o dei simposiarchi. Alceo era un poeta che partecipava ai Simposi e narrava nelle sue poesie alcuni argomenti che si trattavano in queste riunioni. I temi del Simposio erano tanti, da quelli politici a quelli filosofici. Tra gli argomenti trattati nei Simposi un posto in primo piano lo avevano le invettive contro i nemici o discorsi scommatici che si facevano in mezzo agli scherzi e ai giochi del banchetto. Il Simposio era normato da regole interne che stabilivano la moderazione nel bere perché bisognava uscire dal Simposio non ubriachi ma sobri. Ma solo poche volte i simposiarchi riuscivano ad uscire sobri perché il più delle volte erano ubriachi ed andavano in altri Simposi, ancora in corso.
Il più delle volte i Simposi finivano in giochi erotici, etero e omosessuali. Il Simposio comunque rappresentò per i secoli dall’VIII al VI secolo a.C. la forma principale della organizzazione della cultura e della poesia melica ma soprattutto era il luogo deputato alle riunioni politiche. L’eterìa era un gruppo di politici della stessa estrazione aristocratica che si riconoscevano in un programma politico che aveva lo scopo di prendere il potere della città al posto del tiranno.
Modica 18 marzo 2019 Prof. Biagio Carrubba
Commenti recenti