Poesia ispirata e dedicata a Carmela Giannì,
giovane donna di grande forza morale e
di raffinata e leggiadra bellezza.
Ho ritrovato, con mio sommo piacere, questa splendida poesia, che avevo scritto da Cagliari nel lontano gennaio 1980, a Carmela Giannì, che da poco tempo era diventata la mia compagna e che mi sosteneva nel mio duro esercizio di inizio di leva militare.
Abbiamo tenuto questa poesia, esposta, per molti anni nella casa dove abitavamo a Scicli. Poi, cambiando casa, l’avevamo persa. Io, per fortuna, nel 1997 l’avevo trascritta in un foglio di carta e l’avevo consegnata a lei che la conservò in un posto sicuro. Ora a distanza di 20 anni lei, per puro caso, l’ha ritrovata ed io sono felicissimo di poterla pubblicare, ritoccata, aggiornata e rifinita. Essa esprime tutto l’amore integro e totale che avevo per Carmela. Accompagno la poesia con la bellissima foto scattata sulla scogliera vicino allo stabilimento bruciato nel dicembre 1979 pochi giorni prima di partire per il servizio militare. Aggiungo, pure, il foglio di carta dove è riportata la poesia originale trascritta da me il 18 maggio 1997. Riporto altre 2 foto, scattate in occasione di una breve vacanza in Trentino Alto Adige. La prima fotografa Carmela davanti a un laghetto del Trentino; la seconda fotografa noi due giovani, felici e contenti, scattata sul ponte Rialto a Venezia nel giugno del 1981.
1
Dentro questo cielo di Cagliari
odo avvicinarsi dal lontano mare
il profumo del tuo amore, oh Carmela.
E pur non conoscendo le verdi foglioline
degli alberi di questo ospedale, esse
mi parlano tanto di te e del tuo sorriso.
Mi riportano alla lunga passeggiata
con i tuoi figli sui colli di Scicli,
mi riportano ai momenti, in cui insieme,
ascoltavamo il bubbolìo e il cuore del mare;
mi riportano ai dolci silenzi notturni,
ascoltando Beethoven, abbracciati.
E il pensiero che ora mi porta da te
che cos’è, se non la vita?
E la vita sei tu, Carmela!!!
Tu sei il pensiero della mia vita,
tu sei la ricerca costante del pensiero.
E la ricerca della felicità e dell’amore
è, unicamente, la meta finale dell’umanità.
2
Se la materia passa, morendo, esanime
il pensiero ricercante è ciò che non muta.
E’ l’eterno principio di ogni cosa.
Tu, essendo l’eterno principio di tutto,
sei l’ultima meta di me stesso.
Sei la vita stessa, Amore mio.
E la vita è il pensiero, il pensiero di te.
L’Amore, tanto desiderato dagli uomini,
è, solamente, il pensiero che ci libera
dall’animalità e dall’es presenti e pulsanti.
Pensare a te è bellissimo; sei bellissima,
sono eternamente vivo e ardente di te.
Vivo per te, penso a te, amore mio,
vivi per me, pensi a me, amore tuo.
Oh Carmela, pensando si diventa liberi,
e noi, pensandoci, siamo liberi, amandoci.
Gennaio 1980
Questo amore ha avuto un inizio esplosivo come il big bang. Per quanto riguarda la fine, noi due, già, sappiamo quanto saremo, fra qualche decennio, silenziosi e lontani l’uno dall’altra.
Modica 28/ 01/ 2017 Prof. Biagio Carrubba
Commenti recenti