III. APRILE 2023

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Il ritorno del postfascismo in Italia.

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Io, B. C., penso, reputo, giudico e constato che 77 anni di Democrazia e di Libertà, di Costituzione italiana antifascista, di giustizia democratica, di scuola pubblica aperta a tutti, di partiti politici cattolici e pluralistici, di partiti politici socialisti e comunisti e di una Repubblica fondata sul lavoro, non sono bastati a sradicare, a svellere, ad annullare, ad eliminare e a cancellare la cultura, l’ideologia, la mentalità e il ricordo del regime e della dittatura fascista, la quale, per più di 20 anni (dal 1922 al 1945), comandò, regnò, governò, sottomise e dominò l’Italia e i poveri, traditi, soggiogati, sudditi e asserviti italiani. Questa constatazione, amara e dolorosa, mi fa ricordare un proverbio siciliano che afferma e conferma: “I nonni costruiscono, i figli mantengono e i nipoti distruggono”. Io, B. C., penso, reputo e giudico, anche, che questo proverbio siciliano sintetizzi e concretizzi, in modo crudo e crudele, l’impotenza della Repubblica italiana, il fallimento della Democrazia e della cultura italiana, che, nei 77 anni, abbiamo vissuto e sperimentato, dal 1945 ad oggi. Incredibile ma vero! Tutto questo è successo in Italia. Quando ormai sembrava che la Democrazia, le libertà, sociali e civili, la Costituzione italiana, antifascista e democratica, l’aspra lotta tra i vari partiti di centro e di centrosinistra, avessero vinto e cancellato l’ideologia fascista, il suo ricordo, il ricordo del regime fascista e la mentalità post fascista dall’Italia, l’illusione della vittoria della Democrazia e della Repubblica italiana, Democratica e antifascista, si è rivelata vana, falsa, inconsistente e inutile. Infatti, nel 2022, con le elezioni politiche e nazionali del 25/09/2022, si è visto che l’ideologia fascista e la mentalità post fascista erano, soltanto, sopiti e nascosti nei vari partiti e movimenti politici di ispirazione fascista e post fascista, come il partito FdI di Giorgia Meloni e nei movimenti di estrema destra, come Forza Nuova di Roberto Fiore, che covavano e tramavano, da tanto tempo, sotto le ceneri della Repubblica Democratica italiana. Io, B. C.,penso, reputo e giudico, inoltre, che è bastato un partito di destra, come il partito FdI, e una leader, ostinata e faziosa, di fede e di tradizione fascista che, nel giro di un decennio, (2012 – 2022) è riuscita a vincere le elezioni, politiche e nazionali, del 25/09/2022 e a riportare al potere, nello Stato italiano, il primo Governo post fascista. Inoltre la nana e retriva Premier Giorgia Meloni è riuscita, anche, a formare il primo Governo post fascista e oggi governa con il sostegno dei tre partiti politici di destra: FI, Lega e Noi Moderati. Dunque, la nana, retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni è riuscita a ridare vita e potere al suo partito e a sé stessa, schiacciando, così, tutti gli altri partiti, di destra e di sinistra, che sono stati, così, costretti ad assumere, in pieno Parlamento, una posizione e una condizione di inferiorità e sono, altresì, sottomessi, così, all’autorità e al comando di una Premier priva di ogni cultura economica e politica, praticamente e semplicemente, una ignorante che comanda, governa, domina, regna e sottomette tutti gli italiani al suo potere e alla sua volontà politica. Io, B. C., penso, reputo e giudico, inoltre, che l’Italia, con la nana e retriva Premier Giorgia Meloni al Governo, non ci faccia una bella figura in Europa e nel resto del mondo, sia per la sua bassa statura e sia per la sua bassa cultura, perché non possiede nessuna cultura specifica e nessuna preparazione culturale ed economica, certificata da una Università italiana, per gestire, per guidare e per governare una potente e grande nazione come l’Italia postcontemporanea. Io, B. C., penso suppongo e presagisco, anche, che l’obiettivo politico della nana e retriva Premier Giorgia Meloni sia, certamente, quello di adeguare il Governo e lo Stato italiano al Governo e allo Stato, autoritario e antidemocratico, dell’Ungheria del Premier ungherese di destra Viktor Orbàn. Infatti, io, B. C., ho visto e ascoltato che la nana e retriva, scrausa e cieca, Premier Giorgia Meloni, in molte interviste, fatte nel recente passato, ha dichiarato, con convinzione e con determinazione, sempre di volere adeguare la Democrazia e il Governo italiano allo Stato ungherese, antidemocratico e totalitario, di Viktor Orbàn. E certamente, la nana, retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni, con i suoi primi provvedimenti legislativi, con i suoi decreti legge e con le sue controriforme, sociali e politiche, già approvate dal suo Governo, sta indirizzando e portando l’Italia ad adeguarsi al modello dello Stato antidemocratico ungherese di Viktor Orbàn. Infatti, la nana e retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni ha approvato i seguenti decreti legislativi, che hanno lo scopo e l’obiettivo finale di trasformare e cambiare lo Stato italiano dall’attuale Democrazia e Repubblica italiana antifascista ad uno Stato Presidenzialista, Federalista e Postfascista italiano, con il sostegno e l’avallo dei tre partiti di maggioranza: FI, Lega e Noi Moderati.

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Gli indirizzi e gli obiettivi politici e i decreti legge già discussi e approvati dal Governo Meloni sono i seguenti.

1.Il primo indirizzo politico e ideocratico e il primo decreto legge del Governo Meloni riguardano l’instaurazione di una economia basata sulla deregulation e su un sistema fiscale, senza freni e senza controlli, da parte dello Stato italiano che si limiterà a controllare e ad accordarsi, a suo danno, con il contribuente negligente e refrattario al pagamento delle tasse dovute allo Stato.

2.Il secondo indirizzo politico e ideocratico e il secondo decreto legge del Governo Meloni riguardano la fascistizzazione dello Stato italiano con lo spoil system, già attuato dell’apparato produttivo ed economico italiano, con la nomina già effettuata dei nuovi dirigenti delle aziende di Stato italiane, già nominati, direttamente e volontariamente, dalla Premier Giorgia Meloni, che, d’ora in poi, sono e saranno al comando e sottomessi alla volontà e al potere della Premier.

3.Il terzo indirizzo politico e ideocratico e il terzo decreto legge del Governo Meloni riguardano la scelta, obbrobriosa e scabrosa, di non riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali, così come, invece, è previsto, ammesso e avviene in moltissimi Stati europei, come la Francia e la Spagna, e come avviene in molti Stati del mondo, come il Canada e gli USA, creando, così di fatto e per legge, famiglie di serie A, i cui figli hanno tutti i diritti, e famiglie di serie B, i cui figli  non hanno il diritto nemmeno di essere riconosciuti all’anagrafe del comune di nascita.

4.Il quarto indirizzo politico e ideocratico e il quarto decreto legge del Governo Meloni riguardano il distacco e l’allontanamento dalle decisioni dall’Unione Europea, con le decisioni della nana e retriva Premier Giorgia Meloni che, in ogni occasione, aumenta, sempre di più, il distacco e la separazione dell’Italia dall’Unione Europea. Infatti, la nana e retriva Premier Giorgia Meloni si vuole distaccare, sempre di più, dalle nazioni democratiche e liberali, come la Francia, la Germania e la Spagna e si vuole, sempre di più, avvicinare agli Stati, totalitari, autoritari e antidemocratici, come la Polonia, l’Ungheria e la Russia di Putin.

5.Il quinto indirizzo politico e ideocratico e il quinto decreto legge del Governo Meloni riguardano l’accentramento dei poteri nelle mani della nana e retriva Premier Giorgia Meloni e la nomina, sotto tutela della Premier, di nuovi commissari che hanno il compito e il dovere di risolvere e superare le varie emergenze che esistono in Italia. L’ultima emergenza, riconosciuta e voluta dalla Premier, deliberata dal Cdm, riguarda il flusso dei migranti clandestini attraverso le rotte del mar Mediterraneo.

6.Il sesto indirizzo politico e ideocratico e il sesto decreto legge del Governo Meloni riguardano tutti i provvedimenti legislativi che hanno lo scopo di respingere il flusso degli immigrati e di togliere loro la protezione speciale che difende e protegge gli immigrati già presenti nel territorio italiano. Riguardo a questa prospettiva dell’abolizione della protezione speciale i partiti di sinistra stanno facendo una opposizione accanita e feroce, ma senza risultati positivi per i partiti dell’opposizione. Inoltre questo provvedimento legislativo ostacola, blocca e intralcia, ancora di più, tutti i flussi degli immigrati che giungono in Italia, sia con i barconi privati e sia con le ONG che raccolgono gli immigrati dispersi in pieno mare e li conducono nei vari porti italiani designati dal Governo italiano. 

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Io, B. C., penso, reputo e giudico, anche, che il leader della Lega, Matteo Salvini, abbia cominciato a dare dei numeri inverosimili riguardanti il ponte sullo stretto di Messina, presentando ed esibendo il proposito personale e la volontà politica di una nuova costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Io, B. C., penso, reputo e giudico che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, non ha né le competenze né i soldi per poter dare avvio alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, anche se Matteo Salvini da sei mesi proclama e sbandiera, con scarso successo e con scarso seguito, la sua volontà di dare avvio e costruire il nuovo ponte sullo stretto di Messina. Ma, fino ad ora, il Ministro Matteo Salvini non ha saputo produrre né mostrare uno straccio di progetto, ingegneristico ed architettonico, del ponte, firmato da ingegneri qualificati e da imprese di costruzioni edilizie, qualificate e adeguate per la costruzione e per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Inoltre, il Ministro Matteo Salvini non ha esibito né mostrato nemmeno da dove prenderà i prestiti e le sovvenzioni finanziarie necessarie per la costruzione e la realizzazione materiale del ponte. Inoltre, il Ministro Matteo Salvini non ha nemmeno chiesto il parere degli ambientalisti e degli specialisti ingegneri riguardanti i problemi delle arcate del ponte e i problemi riguardanti le correnti marine che circolano sotto lo stretto di Messina, che hanno già causato, nel 1908, un devastante maremoto e terremoto sia a Messina che a Reggio Calabria. Inoltre il Ministro Matteo Salvini non ha chiesto nemmeno il permesso e il consenso alle popolazioni della Calabria e della Sicilia. Io, B. C., penso, reputo e giudico che il Ministro Matteo Salvini per risolvere questo problema, per prima cosa, dovrebbe indire un referendum nazionale per chiedere e sapere se tutti gli italiani vogliono o non vogliono il ponte sullo stretto di Messina. E solo dopo il risultato del referendum, il Ministro Matteo Salvini avrebbe in mano un dato, obiettivo e fermo, e un risultato, certo e documentato, da cui partire. Io B. C., penso e giudico, inoltre, che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, per tutti questi motivi, non sia il politico più adatto e più competente ad assicurare la riuscita e la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, anzi, io, B. C., penso, reputo e giudico che il Ministro Matteo Salvini, anziché sbandierare e proclamare un progetto irrealizzabile e inopportuno, dovrebbe riuscire a dare soluzioni concrete e pratiche a tutti i cantieri già aperti e a tutte le infrastrutture in corso e dovrebbe, anche, trovare i finanziamenti adeguati e necessari per finire e concludere tutti i cantieri che sono ancora aperti e che mancano di finanziamenti. Per esempio, il Ministro Matteo Salvini potrebbe procurare i finanziamenti per concludere e finire l’autostrada Siracusa – Gela, iniziata più di 30 anni fa, ma di cui non si vede la fine dell’opera stradale e la sua inaugurazione in tempi rapidi. Infine, io, B. C., aspetto e attendo che, dopo sei mesi di mal Governo, il Ministro Matteo Salvini annunci e proclami, finalmente e chiaramente, con le carte in mano, la soluzione e la risoluzione almeno di un solo cantiere aperto o di una sola infrastruttura che attualmente deturpano e languono in Italia.

Finale

Per concludere questo articolo politico “III. APRILE 2023”, riguardante il ritorno del post fascismo in Italia e il fallimento di Matteo Salvini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, voglio esprimere tutto il mio biasimo, la mia denigrazione, le mie critiche e il mio disprezzo verso questo mal Governo della nana e retriva Premier Giorgia Meloni, la quale, ogni giorno, si mostra e si dimostra, sempre di più, una modesta e mediocre leader, politica e governatrice, inadeguata, incapace e cieca, per rappresentare, guidare e governare bene l’Italia in Europa e nel mondo. Infine, io, B. C., voglio esprimere, anche, il mio parere sul Governo della nana, retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni, riportando la meditazione e il monito dell’apostolo Giovanni quando invitò e consigliò a tutti i cristiani e a tutti gli uomini del mondo la seguente raccomandazione per i quali scrisse: “Camminate mentre avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre. Chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Camminate fino a che avete la luce, credete alla luce, affinché diventiate figli della luce.” (Vangelo secondo Giovanni. 12, 35 – 36). Invece, io, B. C., penso e suppongo, anche, che il Governo Meloni cammini e inceda nelle tenebre e non sa dove va. Inoltre, io, B. C., rivolgo la seguente proposta, provocatoria e sarcastica, alla nana, retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni. Ecco, in sintesi, la mia proposta: partendo dalla necessità e dalla premessa di evitare tutti i guai che, già, si intravedono alla fine e a causa del Governo Meloni, e cioè la trasformazione dell’attuale Stato Democratico antifascista in uno Stato federalista post fascista e per evitare l’inizio di una guerra civile tra le varie classi sociali italiane, io, B. C., chiedo e propongo alla Premier Giorgia Meloni di dimettersi dal suo Governo e di indire nuove elezioni, politiche e nazionali, sia per vedere e sapere se la maggioranza degli elettori italiani, poveri, traditi, soggiogati, sudditi e asserviti, che hanno tributato il trionfo della nana e retriva Premier Giorgia Meloni e del centro destra, vogliono ancora confermare l’attuale Governo della nana e retriva Premier Giorgia Meloni e se vogliono ancora proseguire con le politiche, scelte e volute, da questa maggioranza di Governo, composto da un’accozzaglia di Ministri tenuti insieme con il laccio di una Premier ancora più ignorante di loro, e sia per vedere e sapere se la maggioranza degli elettori italiani, ravveduti, rinsaviti, resipiscenti, pentiti e contriti, vuole rigettare l’attuale Governo della Meloni, oppure vuole scegliere un’altra maggioranza di Governo capace di mantenere e rafforzare l’attuale Democrazia Parlamentare italiana e l’attuale Costituzione Antifascista italiana e se vuole cacciare via il Governo della nana, retriva, scrausa e cieca Premier Giorgia Meloni e tutta la maggioranza di centro destra che sostiene il suo Governo.

Modica 20/04/2023                                                   Prof. Biagio Carrubba

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