“Amor c’ha nullo amato amar perdona”
Inferno, canto V-103, Dante Alighieri
E’ bello festeggiare ogni anno la ricorrenza di San Valentino, il Santo che protegge e aiuta tutti gli innamorati. E’ una ricorrenza molto gioiosa, calda e tenera dato che costringe gli innamorati a festeggiarsi fra di loro. Ogni innamorato è invogliato quindi a preparare una sorpresa o un regalo o ad organizzare una cena per la propria innamorato/a o molte volte a scrivere una poesia d’ amore verso l’innamorato/a. Io, B.C., per la ricorrenza di questo San Valentino 2014 ho scelto di presentare,analizzare e commentare due belle poesie di Wendy Cope, che la poetessa ha scritto in due diversi periodi della sua vita e inserito in due diverse opere poetiche. La prima poesia “Valentino” fa parte dell’opera poetica”Questioni serie” (Serious Concerns, 1992); la seconda poesia “Ancora un Valentino”, inserita nell’opera poetica “Valori familiari” (Family Values, 2011).
Testo della poesia:”Valentino”
Il mio cuore ha deciso e ho paura
che si tratti di te. Qualunque cosa
tu abbia programmato, sappi che
il mio cuore ha deciso ormai – per te.
E se non potrai essere catturato
quest’anno, sarà l’anno venturo.
Il mio cuore ha deciso e ben lo sa.
Si tratta di te, anche se ne ho paura.
Analisi del contenuto
Il tema della poesia
Il tema della poesia è l’innamoramento della poetessa verso un suo amico, che ancora non sa che lei si è innamorata di lui. Ma ciò che più conta per la poetessa è che “ il suo cuore è per lui” e scopre questo innamoramento nel giorno di San Valentino, da cui il titolo della poesia. La poetessa non sa se riuscirà a catturare il cuore del suo giovane amico ma è sicura che se non ci riuscirà per quell’anno ci riuscirà “l’anno venturo”. Questo innamoramento crea però turbamento alla stessa poetessa e ha quasi paura della sua scelta perché non sa come potrà reagire il suo amico. Ma per la poetessa è una scelta irreversibile perché dettata dal suo cuore cioè dai suoi sentimenti più profondi e affettuosi che sente verso il suo giovane amico attraente.
La sintesi della poesia
La poesia, in sintesi, esprime la scelta della poetessa di essere innamorata di un suo giovane conoscente che ancora non sa di essere stato il prescelto da lei. La poetessa ascolta il suo cuore che le confida che si è innamorata di un giovane e la poetessa, quasi incredula della volontà del suo cuore, prova quasi paura. La poesia termina con la ferma decisione del suo innamoramento anche se ne rimane turbata e ne ha quasi paura perché la vita da innamorata è ben diversa e molto più complessa da quella di una semplice single.
Il messaggio della poesia
Il messaggio della poesia è quello di constatare che nell’amore è il cuore a comandare e non la ragione. La poetessa non può far altro che prendere coscienza fatta dal suo cuore perché è attratta da un suo amico giovane a cui dovrà confidare il proprio amore per destare in lui un amore corrisposto e reciproco.
La tesi della poesia
La tesi della poesia è quella di prendere coscienza del fatto che dentro ogni giovane ad un certo punto nasce ,inaspettatamente e improvvisamente, il grande sentimento dell’amore che vince ogni resistenza psicologica e culturale ed è pronto ad esplodere e a manifestarsi verso chiunque attrae e verso chiunque si innamora.
Analisi della forma
Il genere della poesia
Il genere della poesia è, senza dubbio, il genere della poesia lirica-amorosa la quale esprime tutti gli aspetti dell’amore. In questa poesia viene messo in evidenza il momento iniziale dell’amore stesso e cioè il momento dell’innamoramento di lei verso un suo giovane amico. La poesia è formata da un’unica strofa che presenta dei versi liberi, che si prefigge di seguire i sentimenti del cuore e le riflessioni della mente, il vagare della fantasia con un ritmo essenziale scandito da sapienti pause.
La sintassi della poesia
La sintassi della poesia è composta da frasi brevi e lineari quindi presenta una sintassi paratattica. Il linguaggio poetico della poesia è comune ma incisivo e conciso.
Le figure retoriche della poesia
Le figure retoriche della poesia sono poche ma costruite ad arte. La prima figura retorica è la personificazione del cuore, il quale da solo ha deciso per la poetessa. Le altre figure retoriche sono: l’anafora, l’epifora che insieme creano una simploche.
Lo stimmung
Lo stimmung della poesia esprime soprattutto la grazia e l’innamoramento della poetessa. La poesia esprime, anche, con forma elegante un atteggiamento di garbo e di finezza d’amore.
La bellezza della poesia
La bellezza della poesia è data da almeno tre motivi:
-
la poesia comunica al lettore lo stato d’animo di ansia e preoccupazioni della poetessa che si accorge di essersi innamorata di un suo giovane amico, ma è pronta a dirglielo e a manifestargli il suo amore;
-
la poesia esprime, anche, la bellezza gioiosa e serena della giovinezza della poetessa;
-
la poesia manifesta, anche, la sicurezza della poetessa la quale è sicura che se non riuscirà a farlo innamorare in quell’anno ci riuscirà l’anno prossimo.
Testo della poesia:”Ancora Valentino”
Quest’oggi siamo costretti a essere romantici
e siamo costretti a festeggiare un altro San Valentino.
Conosciamo le regole, siamo entrambi pedanti.
Anche quest’ anno il nostro destino è quello di essere romantici.
Il nostro amore è collaudato, non è nuovo, non è impetuoso
e ci difende. Ci apparteniamo e dirlo mi rende romantica.
O dolce amato, anche quest’anno è ancora un altro bel Valentino.
Questa poesia “Ancora Valentino” è molto probabilmente il seguito della prima poesia scritta per la ricorrenza di San Valentino, pubblicata nel 1990, circa. Quest’altra, invece, è scritta vent’anni dopo (2010 circa); potrebbe darsi che questo nuovo Valentino sia un altro rispetto alla poesia del 1990. Ma la cosa che più importa è che la poesia continui e ritorni ancora sul tema dell’amore e sulla ricorrenza della festa di San Valentino.
Analisi del contenuto
Il tema della poesia
Il tema della poesia è, ovviamente, il tema dell’amore, ma rivisitato e rivissuto vent’anni dopo. La poetessa ormai non lo vede con gli occhi ingenui e impazienti della prima volta anzi, lo vede con gli occhi della donna matura e posata di una certa età e soddisfatta della sua vita e del suo amore che ha vissuto con lui da allora, fino al momento della scrittura di questa poesia. La poesia esprime ormai il proprio sentimento d’amore con animo rasserenato e “collaudato” e anzi, manifesta una certa noia a ripetere per l’ennesima volta il rito della festa di San Valentino. Ma la poetessa nella poesia fa il punto sul suo amore e sul suo compagno e scopre, per fortuna sua, di essere ancora innamorata di lui e quindi è contenta di percepirsi ancora una donna romantica.
La sintesi della poesia
La poesia, in sintesi, esprime la noia e il disagio per la ricorrenza di festeggiare per l’ennesima volta la consuetudine del rito degli innamorati. Infatti, i primi due versi esprimono vivacemente questo fastidio per la festa:
“Quest’oggi siamo costretti a essere romantici
e siamo costretti a festeggiare un altro San Valentino”.
Poi la poesia illustra e spiega la sua vita affettiva e amorosa ed espone anche la routine della sua vita quotidiana che è diventata quasi pedante:
“Conosciamo le regole, siamo entrambi pedanti”.
La poesia termina, però, con gli ultimi sentimenti della poetessa la quale manifesta tutta la sua gioia e la sua delizia per il suo “dolce amato” ed è felice di poter festeggiare ancora una volta con lui un altro bel San Valentino.
Il messaggio della poesia
Il messaggio della poesia è quello di dire che l’amore, quando è vero amore, resiste negli anni e non diminuisce con il tempo, anzi l’amore se è ben riuscito e corrisposto aumenta con il passare degli anni e cresce con l’aumentare della passione e dell’amore fra i due innamorati.
La tesi della poesia
La tesi della poesia è quella di affermare che l’amore non si fa vincere dalle ricorrenze formali e religiose o dalla routine quotidiana ma anzi le consuetudini liturgiche lo rinforzano e lo fanno crescere negli affetti più forti dei sentimenti e lo alimentano dentro l’anima. Insomma la ricorrenza della festa di San Valentino non deve essere sentita come un’abitudine passiva e noiosa, ma deve essere l’occasione per un risveglio e un rinnovamento dell’amore che resiste nella coppia.
Analisi della forma
Il genere della poesia
Il genere della poesia è quello della poesia amorosa che ha radici molto lontane nel tempo. La poesia è costituita da un’unica strofa formata da versi liberi.
La sintassi della poesia
La sintassi della poesia è formata da periodi paratattici e da frasi brevi lineari. Il linguaggio della poesia è chiaro ed è costruito da parole semplici e comuni.
Le figure retoriche della poesia
Le figure retoriche sono alcune anafore (romantico), due litoti (non è nuovo non è impetuoso), e il vocativo finale (o dolce amato).
Lo stimmung
Lo stimmung è ricco di sentimenti personali della poetessa: all’inizio nella poesia c’è la stanchezza e la noia per la festa di San Valentino; a metà poesia emerge il sentimento della maturità della poetessa; ma alla fine della poesia emergono con forza i sentimenti della delizia, del diletto che l’amore ha prodotto nella vita della poetessa in vent’anni tanto che lei può concludere con fierezza:”Ci apparteniamo e dirlo mi rende romantica”.
La bellezza della poesia
La bellezza della poesia è data da almeno tre motivi:
-
la poesia esprime con linguaggio semplice e chiaro l’esperienza amorosa ed affettiva di una buona parte della vita amorosa della poetessa;
-
la poesia esprime, anche, con frasi brevi e lineari e con poche figure retoriche il sentimento di profonda tenerezza verso il suo compagno;
-
la poetessa, infine, riesce ad esprimere in presa diretta e in prima persona i suoi sentimenti verso la ricorrenza della festa di San Valentino. Questo rito non è un rito monotono e passivo ma è un’occasione nuova per tenere vivo il suo amore.
Io, B.C., esprimo il mio giudizio sull’amore e sulla poesia amorosa
Penso che l’amore sia il sentimento più viscerale e più drammatico che c’è fra tutti i sentimenti umani e coinvolge tutte le età degli uomini: vecchi e giovani, ragazzi e adulti. La storia della poesia amorosa ha origine lontanissime. Il primo grande poema d’amore è certamente l’Illiade, dove si racconta la guerra combattuta a causa dell’amore per Elena di Troia. Poi, c’è la grande poesia d’amore della poetessa greca Saffo. Dopo di lei hanno scritto poesie d’amore poeti di ogni tempo fino ad arrivare alle poesie di Wendy Cope e di altri poeti. Io, B.C., nel grande mare magnum delle poesie amorose faccio una grande distinzione tra: poesie d’amore indirizzate verso un soggetto ben preciso, come queste di Wendy Cope e poi ci sono altre tipologie di poesie amorose dove viene esaltato l’amore in generale come forza impetuosa e vitale agli amanti. L’esempio classico di questa seconda tipologia di poesie sono i sonetti di Shakespeare. Per finire riporto un bellissimo distico della poetessa Nosside che definisce molto bene l’essenza della poesia d’amore:
“Niente è più dolce dell’amore.
Rispetto alla sua dolcezza anche il miele sembra amaro.
Ma chi non conosce Afrodite ignora
“quali fiori siano le rose”.
Modica, 13 febbraio 2014
Biagio Carrubba
Commenti recenti