
“A ognuno il suo giorno:
La Luna: “Che fai tu, o Madre Terra, nella tua orbita a girare attorno al sole? Senza un perché, senza un percome? Lo sai che io, tua figlia, sono nata per caso da una tua costola e giro intorno a te e ti mantengo stabile nelle tue stagioni? Vi è là con te quel tuo figlio gobbo che mi chiedeva cosa io facessi nel cielo? Ora sono io che cerco sue notizie ma credo che non ci sia più. Sarà morto mentre io resisto ancora nel mio eterno girare illuminata dal sole. So che nei prossimi decenni i tuoi figli andranno su Marte e non si soffermeranno su di me. Ma ti prego, Madre Terra, dii agli astronauti di ritornare su di me ancora una volta. Nascondo ancora beni preziosi per i tuoi figli; se faranno una capatina su di me scopriranno altri beni nascosti sotto il mio manto di cenere, freddo e grigio. Sono sempre desolata, sola e silenziosa mentre da te c’è sempre gente chiassosa e scalmanata che si uccide o per interessi grandiosi o per niente. Sarebbe un evento mediatico mondiale; sarebbe uno spettacolo multimediale globale e tutti resterebbero incantati e sbalorditi dal nuovo sbarco sulla Luna; sarebbe un evento gioioso per i giovani ed un evento rievocativo per gli anziani.”
II
breve ed irrevocabile il tempo della vita per tutti
La Madre Terra: “Che cosa mi chiedi figlia mia? Non so nemmeno io cosa fanno questi uomini. Vedo questi uomini affannati a divorarsi l’un l’altro e non sanno che sono già alla loro fine e al loro estinguersi. Hanno, forse, dimenticato la lezione dei capponi di Renzo? Sono ormai al loro massimo splendore per tecnologia e scienza ma non sanno che la loro fine è vicina, dietro l’angolo. Ma ciò che più mi rattrista è che non so chi sia il suo vero Padre: mi feconda ogni giorno il sole coi suoi raggi e quindi è lui il vero padre? o forse non lo è. E allora chi è? Potrebbe essere una nebulosa di passaggio del sistema solare? In quanto il sole è figlio di una nebulosa molecolare.
Siamo ormai lontani dalla scoperta dei primi elementi: fuoco, acqua, terra e aria. Siamo ormai alla scoperta del bosone di Higgs e già siamo giunti alla scoperta del Big Ben ma la felicità resta ancora lontana per tutti. Fra un po’ non si morrà più e tutti vivranno per sempre. Viviamo nel momento degli uccelli-droni e fra un po’ vivremo al tempo degli uomini-robot. Viviamo in un tempo in cui tutto è così veloce e dove tutto passa e niente rimane. Ma la bellezza del nostro tempo è proprio questa: la supervelocità delle azioni, la varietà delle reazioni e lo spettacolo meraviglioso degli uomini nel mondo, tanto che essi stessi non si accorgono nemmeno di vivere. Solo l’amore resiste fra di loro che vivono in mezzo agli odi e alle guerre. Vince ancora la ricerca della felicità e della libertà.”
III
ma protrarne la memoria con le azioni
La Luna: “Ma cosa mi dici mai? Nemmeno io mi accorgo di vivere, eppure ogni anno mi allontano da te e così un giorno, molto lontano, non ci vedremo più. Ma anche l’umanità non ci sarà più. Per il momento, Madre mia, ti prego di riferire agli uomini di passare da me; sono già 45 anni che il primo uomo ha posato il suo piede su di me. Ho voglia di ascoltare ancora le domande di quel genio gobbuto che mi chiedeva cosa facessi io qui, silenziosa. La risposta è ormai una e certa: mantengo stabile te, o Madre Terra, mentre tu percorri la tua orbita senza che nessuno se ne accorge. Ma non so qual è il fine di tutto ciò ed ignoro la finalità metafisica (teleologismo) stessa dell’Universo che un giorno, molto lontano, è nato ed un giorno, molto lontano, scomparirà.”
IV
questo è compito del valore.”
Eneide, Libro X-vv.467-469. Virgilio
La Madre Terra: “Qualcuno ha detto: ‘Eppur si muove’ ed io dico altro che muoversi. La Terra gira intorno al Sole in modo vorticoso ed invisibile a tutti. Allora, mi chiedo, che cos’è la vita? In sintesi ti rispondo: – è un attimo che si consuma nel sesso coccolone;
– è un attimo che si gusta nel cibo prelibato;
– è un attimo che si gode nella contemplazione del cielo;
– è un attimo che contempla una bella donna bionda;
– è un attimo che si spera e si sogna, si scopre e si inventa.
Ma subito dopo arriva la spaventosa ed orrenda morte che annulla ogni bene, ogni felicità ed ogni vita. Ma prima arriva la brutta vecchiaia che porta dolori e malanni. La vita, insomma, è una formula misteriosa come lo è stata la formula: E=m² ; è un’alchimia misteriosa. In una parola la vita è un levogiro, è un aprosdoketon, è un superfragilistichespiralitoso; insomma è un evento in cui c’è stato un inizio e ci sarà una fine e dove c’è anche l’imprevedibilità e la creatività degli uomini. La caratteristica essenziale del nostro tempo è dunque quella opposta al famoso detto, del poeta Giovan Battista Marino: ‘E’ del poeta il fin la meraviglia‘(1623); infatti noi viviamo in un’epoca in cui sono la scienza e la tecnologia a meravigliare e stupire il poeta. Un bell’esempio di questa inversione di prospettiva è il bel libro di poesia Alla luce del sole di Vincenzo Cerami, dove il poeta è strabiliato dalla scienza ed è affascinato dalla tecnologia, come quando poeta: ‘Era un ologramma, una illusione ottica,/un trompe- l’oeil, una rappresentazione/ tridimensionale virtuale‘. E’ della scienza il fin la meraviglia. Quindi non c’è un movimento della vita dello spirito (Hegel) ma c’è uno sviluppo dell’intelligenza e della scienza degli uomini.
Allora ti propongo:cosa prediligi tra queste due finali di poesia? Il primo di Virgilio è questo: ‘Goditi la vita perchè io, morte, verrò‘. Il secondo finale sono gli ultimi due versi de “L’infinito” di Leopardi: ‘Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare‘.”
V
“Ma fra qualche decennio non morrà più nessuno”
Biagio Carrubba.
La Luna:”Preferisco la seconda poesia, ovvero, contemplare e sprofondarsi nell’infinità dell’Universo, perchè il piacere della mente è più intenso e greve rispetto al piacere dei sensi e poi perché questo finale e un’ipotesi che inebria ed illude di più.
Allora, o Madre Terra, io chiedo a te: abbiamo ancora bisogno, nel XXI secolo, per vivere bene e felicemente, di portare talismani nelle mani? o di toccare di nascosto gli amuleti? o di ripetere a memoria formule e filastrocche apotropaiche, come si faceva nella Grecia Antica e nel Medioevo?.”
Modica 1 dicembre 2014
Biagio Carrubba
Commenti recenti