C’era una volta il West.

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Nel XIX secolo negli USA, il mito della frontiera americana fu cercato, affrontato e perseguito con viva forza e violenza armata da tutti i coloni americani che si apprestarono e si affrettarono ad andare verso l’Ovest, da cui nacque il mito del West, ripreso anche nel titolo del famoso film di Sergio Leone “C’era una volta il West”.
Nel XX secolo nella Russia zarista, il mito del comunismo fu voluto e perseguito da tutti i filocomunisti marxisti con a capo Lenin e poi Stalin, il quale impose, nell’ U.R.S.S. comunista, la sua politica conosciuta con il nome Il Comunismo in un solo stato” che si contrappose alla teoria di Trotskj che voleva imporre Il Comunismo in tutto il mondo”.
In Europa, all’inizio del XIX secolo, si affermò il principio del liberismo e del neoliberalismo che, ancora oggi, sono dominanti in tutta l’Europa e nel mondo.
Oggi, all’inizio del XXI secolo, non c’è più niente, né la corsa all’Ovest né la corsa all’Est e né la corsa all’oro; c’è soltanto un’ispirazione ed un perseguimento del capitalismo mondiale e c’è una ricerca della felicità individuale. Ma questa ricerca assidua del benessere individuale e collettivo è costantemente ostacolata e disattesa dalle grandi crisi economiche e finanziarie che attraversano periodicamente tutto il pianeta. Infatti la ricerca della felicità pubblica e privata è insidiata e vanificata dai grandi problemi economici che diminuiscono ed, in molti casi, azzerano la possibilità di realizzarla. Il primo di questi problemi è, ovviamente, la mancanza di lavoro per milioni di giovani; il secondo di questi problemi è, invece, l’inquinamento mondiale che si acuisce ogni giorno di più e che minaccia l’evoluzione stessa del pianeta Terra.
Infatti, si prevede che lo scioglimento dei ghiacciai del Polo Sud e del Polo Nord sommergerà, entro il XXI secolo, intere regioni ed intere città, cosicché molte città marine scompariranno dalla faccia della Terra. Con questa prospettiva catastrofica, poco rassicurante, non c’è ottimismo che possa mitigare il pessimismo della nostra epoca e che possa risolvere gli attuali problemi ecologici che sovrastano ogni nazione. E’ evidente che tutta l’umanità intera anela, annaspa e corre ogni giorno sotto il peso gravoso della mancanza di lavoro e della disoccupazione giovanile che corrode e logora milioni di giovani privi di futuro. Non c’è dubbio che la lotta per la sopravvivenza naturale e la vittoria del più forte sul più debole siano le leggi fondamentali della natura, così come il sistema capitalistico mondiale domina e ha il sopravvento sulle economie nazionali più deboli. Di fronte all’evoluzione e al progresso del capitalismo mondiale, c’è poco da fare: chi riesce a sopravvivere in esso, si assicura una porzione di felicità personale; chi, invece, non vi riesce a barcamenarvisi e a vivere in esso, si assicura una porzione di malessere o di infelicità personale. Com’è noto, all’interno di ogni società capitalistica ogni uomo ricerca la propria felicità ed il proprio benessere ad ogni costo e con tutti i mezzi possibili; per fare questo è disposto a rubare, frodare e uccidere tutti, anche il suo più intimo amico, pur di gustare ed afferrare il più piccolo piacere sessuale, fisico ed economico. Classico esempio dell’inganno all’amico è quello di “rubargli” la moglie, quando costei è bella, piacente e compiacente. Non c’è, dunque, alcun dubbio che nel mondo le ruberìe, gli inganni e gli adulteri sono all’ordine del giorno.

Destra e Sinistra

Destra e Sinistra

II

All’inizio del XIX secolo il liberismo e il liberalismo in auge in tutta Europa si diffusero anche in Italia. Nel ‘900 il portavoce ufficiale di questi movimenti politici ed economici fu Benedetto Croce che fondò e guidò il Partito Liberale Italiano fino al 1952.
Dopo il nefasto e totalitario periodo del fascismo (1922-1945), ci fu la decadenza del Partito Liberale, ma avvenne anche la straordinaria partenza e ripresa della Democrazia Cristiana, che guidò l’Italia dal ’48 all’80; negli stessi anni vi fu anche il grande successo dei partiti di sinistra: dal PSI di Pietro Nenni al glorioso PC di Enrico Berlinguer. Questi due partiti crearono molte aspettative, speranze ed illusioni negli anni ’70 e ’80 ma anch’essi negli anni ’90 caddero in crisi, si trasformarono e confluirono nell’attuale Partito Democratico. Nel 1994 con la vittoria di Berlusconi e di Forza Italia la situazione politica italiana cambiò e si complicò ancora di più. Berlusconi, con la sua alleanza con Fini e Bossi, dominò la scena della politica italiana dal 2001 al 2011, portando la società italiana ad una crisi economica e sociale profonda e aggravando il debito pubblico dello Stato italiano. Negli anni ’80, dopo la caduta delle ideologie entrò in crisi anche la concezione di destra e di sinistra e al suo posto nacque una mistura ed un miscuglio tra centro, destra e sinistra. Poi un’ulteriore trasformazione del PD è avvenuta con Walter Veltroni che ha trasformato il PD in partito di destra e della destracrazia seguito da Franceschini, Bersani e ora da Renzi che addirittura ha Berlusconi come suo modello politico.

Immagine di una palude

Immagine di una palude

III

All’inizio del XXI secolo in tutto il mondo, si è creata una commistione ed una mescolanza tra destra e sinistra che ha portato confusione e disorientamento in molti partiti della sinistra. Questa mistura di ideologie e filosofie politiche ha mischiato il dolce e l’amaro, il sipido e l’insipido, la destra e la sinistra, il fondamentalismo con il cattolicesimo procurando in molti di noi uno spaesamento nazionale e culturale, togliendoci l’identità personale e l’identificazione con la propria ideologia.
Le acque della sinistra sono confluite nelle acque della destra per cui ora non è più possibile distinguere e separare gli ideali ed i valori della sinistra da quelli della destra, creando un lago opaco e piatto dove l’acqua è diventata sporca e torbida. E’ vero; oggi le società del mondo sono parcellizzate, frammentarie e attraversate da gravissimi problemi sociali e culturali che mantengono basso il ritmo di sviluppo economico in ogni società. Insomma, viviamo in un mondo globalizzato, frastagliato e spezzato, plurilinguistico, contraddittorio dove la gente è scettica ed indifferente ai grandi ideali, come l’uguaglianza, la fratellanza ed il comunismo. La gente vive giorno per giorno senza ideali politici ed ideologici, senza pensare di essere né di destra né di sinistra. Forse hanno ragione loro perché non si può vivere con una visione manichea della vita: vedere, da un lato, sempre il rosso e dall’altro vedere soltanto il nero. Questa mescolanza e confusione tra destra e sinistra spiega, inoltre, il perché in tutta Europa nelle elezioni politiche una volta vince la destra e l’altra volta vince la sinistra dato che gli elettori passano dalla sinistra alla destra e dalla destra alla sinistra con facilità, com’è successo nelle ultime elezioni francesi dove ha vinto la destra di Marine Le Pen, appena due anni dopo la vittoria della sinistra di Hollande.
L’esempio più eclatante e più sincero di questa nuova mistura è dato da Barack Obama che non è né di destra, né di sinistra ma che certamente perseguita una politica sociale a favore delle classi più povere anche se poi difende gli interessi del capitalismo americano. Un altro esempio noto è Vladimir Putin, il quale a capo dell’ex Unione Sovietica cerca di realizzare una politica, anch’essa socialdemocratica, anche se poi difende gli interessi del capitalismo russo. Quindi, i due grandi stati del capitalismo, USA e U.R.S.S., sono diventati due grandi nazioni socialdemocratiche che hanno perso totalmente il loro odio naturale e politico, diventando due popoli né di destra e né di sinistra ma aspiranti ad ottenere un benessere globale e generalizzato per tutti i cittadini russi ed americani.
Noi, che proveniamo dalla generazione post ’68, abbiamo creduto ciecamente e facilmente ai valori del comunismo e della teoria marxista. Ma ora di tutti questi valori e di quegli ideali non resta più niente.
Io, Biagio Carrubba, di fronte a questi sconvolgimenti mondiali che sono avvenuti nell’ultimo trentennio sono rimasto privo della mia ideologia comunista ed orfano della mia identità di sinistra. Oggi mi ritrovo spaesato, confuso, disorientato e sono alla ricerca di una nuova identità politica e filosofica. Credo che sia ancora necessario distinguere la sinistra dalla destra e rimanere fedeli al proprio campo di battaglia senza mescolarsi in un lago salmastro, dove non c’è né acqua pura della sorgente né acqua salata di mare e dove ognuno cerca di arrabattarsi come può e come vuole.
Per tutti questi motivi nazionali ed internazionali, passati, storici, recenti e presenti sono rimasto privo di un partito politico che oggi mi rappresenti nel Parlamento Italiano; quindi sono in cerca di un nuovo partito politico a cui dare un voto nelle prossime elezioni europee di Maggio.
Mi resta soltanto la splendida e luminosa scienza, che ancora oggi, guida il progresso tecnico-scientifico e illumina il percorso dell’umanità verso il bene.

Biagio Carrubba

Modica, 30 marzo 2014

Biagio Carrubba 

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