APOLOGIA DELL’ATEISMO N. 15.

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Io, B. C., penso, reputo e discerno che un’altra obiezione che si potrebbe fare alla mia tesi sulla “Inesistenza di Dio” potrebbe essere formulata nel seguente modo. Ogni nazione, o gruppi di nazioni, del mondo ha la propria religione e la propria Chiesa, che sono organizzate secondo una gerarchia ecclesiastica, ben definita nei vari ordini e gradi. Per esempio c’è il papato di Roma, che in qualche modo difende e tutela gli interessi nazionali dell’Italia, mentre la Chiesa anglicana d’Inghilterra difende e tutela gli interessi nazionali della Gran Bretagna, mentre la Chiesa ortodossa della Grecia difende e tutela gli interessi degli Stati Balcanici, mentre la chiesa ortodossa russa difende e tutela gli interessi nazionali della Russia. Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che questa pratica e questa prassi valgono per tutte le altre Chiese e per tutte le altre religioni sparse in tutte le nazioni del mondo. Si può dire che tutte queste Chiese nazionali, diverse per organizzazione interna e per dottrine teologiche, ognuna delle quali difende gli interessi nazionali della propria Nazione e del proprio Stato, sono, anche, in concorrenza e in competizione fra di loro. Io, B. C., penso, reputo e giudico che la cattività, la sottomissione e l’ubbidienza di queste Chiese nazionali al proprio Stato e al Governo nazionale, sono condizioni durevoli che dureranno ancora per parecchi decenni; forse queste condizioni e cattività dureranno ancora per molti secoli e seguiranno le sorti dello Stato principale perché sono talmente radicate e strutturate all’interno della propria nazione principale o alle altre nazioni collegate ad essa. Infatti è prevedibile che le chiese nazionali subiranno la stessa sorte che subirà lo Stato di appartenenza a cui appartiene la chiesa. Per esempio la Chiesa ortodossa russa, che ha santificato la guerra russa di Putin, il quale ha voluto, ha scatenato e invaso il territorio ucraino, potrebbe subire la stessa sorte che subirà lo Stato russo in caso di sconfitta militare di Putin.  Inoltre, io, B. C., penso, reputo e giudico che gli appelli e le richieste del Papa di Roma, Francesco, che, ogni domenica da Città del Vaticano, legge e proclama i suoi numerosi appelli, sono inutili, vani e indifferenti, per fermare la guerra in Ucraina, perché la fine di essa sarà decisa o si prolungherà ancora per diversi o per diversi anni, sul campo dei combattimenti militari. Insomma, ogni nazione o gruppo di nazioni hanno una propria Chiesa che fa o subisce gli interessi dello Stato a cui appartiene. Ora io, B. C., mi chiedo, come posso comportarmi seguendo la mia tesi sull’Inesistenza di Dio? E come devo vivere seguendo il mio ateismo totale e abiurando tutte le teologie teologiche e ideologiche delle chiese di tutto il mondo? Le mie risposte a queste domande sono le seguenti e coinvolgono diversi aspetti della mia vita pratica. In primis, io, B. C., voglio vivere senza farmi condizionare né dalle Chiese del mondo né dalle loro ideologie religiose; voglio vivere indipendentemente e autonomamente da tutte le religioni e da tutte le Chiese nazionali di tutto il mondo. Insomma voglio liberarmi da tutti i preconcetti, da tutti i riti e culti religiosi, voglio rendermi libero da tutti i cerimoniali e le liturgie religiose; voglio svincolarmi da tutte le ideologie religiose; voglio affrancarmi da tutte le dottrine e le culture religiose di tutte le religioni del mondo. Insomma voglio vivere in modo libero, autonomo e indipendente da tutte le religioni del mondo, senza farmi condizionare dalle prediche o dai discorsi del Papa o da qualsiasi altro capo religiosa di qualsiasi altra religione del mondo. Infine, io, B. C., per continuare in questo articolo, culturale e personale, voglio riferire e palesare un fatto mio personale: quando fui più giovane mi volevo liberare dallo Stato, per cui, per un periodo della mia vita, scelsi e accettai come mia ideologia politica l’ideologia libertaria per antonomasia; ma poi capii che era impossibile liberarmi dallo Stato, perché non si può vivere senza lo Stato; mentre oggi sono sicuro che posso vivere senza i condizionamenti, concetti e preconcetti di tutte le religioni del mondo per il semplice fatto che sono sicuro che non c’è nessun Dio e non ci sarà mai nessun Dio che ha creato l’Universo, con tutte le galassie che contiene. Infatti, io, B. C., penso, reputo e giudico che l’idea e il concetto di Dio non siano altro che una pura e vana immaginazione della mente umana. In secundis, da oggi in poi, io, B. C., voglio sbarazzarmi e liberarmi da tutte le filosofie teologiche e di tutte le ideologie religiose che si occupano delle religioni e del sacro. In particolare mi voglio sbarazzare e mi voglio liberale dalla filosofia catafatica, detta anche catafatismo, cioè della filosofia che sostiene la conoscibilità di Dio attraverso la ragione e il contatto con la realtà, perché io, B. C., reputo questa filosofia inutile, vana, superflua, maligna, ingannatrice, perditempo e illusoria. Inoltre, io, B. C., voglio, anche, sbarazzarmi e liberarmi dalla filosofia apofatica, detta anche apofatismo, cioè la filosofia secondo la quale la comprensione della natura di Dio non può essere espressa a parole. In quest’ottica, l’approccio più adeguato a Dio è quello che prevede il silenzio, la contemplazione e l’adorazione del mistero, prescindendo cioè da qualsivoglia processo di speculazione o indagine discorsiva dell’essere divino. Insomma, io, B. C., escludo, abiuro, nego e denigro sia la filosofia catafatica e sia la filosofia apofatica, perché le ritengo due filosofie sbagliate, false, ingannevoli, anacronistiche, forvianti che portano a forme aberranti di adorazione del divino, come fanno e praticano tutti i monaci e le suore di tutti i monasteri di qualsiasi religione di tutto il mondo. In tertiis, io, B. C., voglio, anche, sbarazzarmi e liberarmi di tutte le facoltà di teologie che vengono insegnate, praticate ed esercitate in moltissime università di molte nazione europee, americane e mondiali. Infatti, ancora oggi, esistono in molte città università dove si insegna teologia a cui partecipano moltissimi giovani che aspirano a diventare uomini di chiesa o professori universitari di teologia o predicatori di religioni false e bugiarde. Inoltre, io, B. C., mi voglio anche liberare e sbarazzarmi dalla pratica e dalla prassi di insegnare le idee religiose attraverso la pratica e l’esercizio dei catechismi e della catechesi , dove tanti presuli e insegnanti di religione insegnano idee religiose ormai superate, ma che esercitano un impatto e una cultura forti e condizionanti per l’educazione e la formazione culturale di ogni discente e di ogni partecipante a queste scuole cattoliche, ormai fuori dalla nostra società postcontemporanea, tutta basata su insegnamenti e conoscenze tecniche e scientifiche che sono l’opposto degli insegnamenti, falsi e anacronistici, delle dottrine cattoliche e religiose di tutte le religioni del mondo. Inoltre, io, B. C., voglio enunciare ed affermare, per procedere in questo articolo, filosofico, teologico e personale, per dire in modo convincente e apofantico che tutto il mio ragionamento filosofico, pragmatico e teologico, mi porta ad affermare che l’unica verità, in fatto di religione, è l’ateismo, perché l’ateismo è un modo di vedere e guardare la vita, la natura e l’universo in modo oggettivo e distaccato e senza i concetti e i preconcetti delle dottrine religiose nazionali. Inoltre, io, B. C., voglio dire, proclamare e invitare tutti i monaci, le suore, i preti, gli abati, i presuli, i pastori e le pastore e tutti gli altri prelati, e infine anche i Papi di ogni religione, a lasciare tutti i luoghi sacri e le chiese dove abitano e vivono e li invito a non credere più ai testi pseudo sacri su cui hanno giurato. Infine, io, B. C., dico e affermo che voglio vivere libero da ogni condizionamento laico e religioso e invito tutti i religiosi a uscire e ad abbandonare i loro monasteri, le loro chiese, per andare a vivere liberi e laici nel nostro mondo postcontemporaneo. Infine, io, B. C., auspico e spero che tutti i religiosi di tutte le nazioni del mondo abbandoneranno i loro luoghi sacri per andare a vivere in case laiche, dove possano amare una donna in carne e ossa e avere una famiglia sua propria. Infatti, oggi, mi fa pena e tristezza vedere e constatare tanti monaci e tante suore, tanti preti e tanti abati, tante monache e tante pastore che sacrificano la propria esistenza per niente, per un Dio che non esiste e che non li ascolta. Infine, io, B. C., non concepisco, non esperisco l’idea di vedere tanti religiosi e chierici che pregano davanti a un crocifisso muto e immobile. Inoltre, io, B. C., provo un grande sentimento di malinconia e mi fa tanto tristezza vedere e constatare tanti religiosi e chierici di tutte le religioni del mondo, che se ne stanno a pregare, vanamente e inutilmente, davanti a una statua di marmo o di bronzo o che stanno a supplicare, illusoriamente e ingannevolmente, un santo o una santa di gesso o di ferro, le quali icone non esaudiranno mai le loro preghiere e le loro suppliche perché queste icone non hanno nessun valore, pratico e pragmatico, e tanto meno sono portatrici di nessun messaggio salvifico, né escatologico, né taumaturgico e né teleologico  e non sono nemmeno icone redentive.

Modica, 04 agosto 2023 Prof. Biagio Carrubba

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