
Alla luce del sole.
Libro poetico di Vincenzo Cerami.
Il libro di poesie “Alla luce del sole” di Vincenzo Cerami, è stato pubblicato nel 2013 per conto dell’editore Arnoldo Mondadori. Il libro poetico si compone di quattro parti tematiche che sono.
I parte – DISTANZE (poesie da 1 a 33);
II parte – PADRI (poesie da 34 a 53);
III parte – SALTI MORTALI (poesie da 54 a 70);
IV parte – CONGEDI (poesie da 71 a 75);
Le quattro parti poetiche sono totalmente diverse fra loro sia per argomenti, sia per stile, sia per metrica e sia per genere.La I parte “DISTANZE” è dedicata dal poeta alla sua vita familiare ed intima, ma tratteggia e descrive anche i suoi amici e si sofferma soprattutto a parlare della vita e della morte. La II parte “PADRI” è dedicata ai ricordi vissuti dal poeta con il suo padre, descritto in momenti particolari della sua giovinezza e rivissuti dal poeta con intensa partecipazione. La III parte “SALTI MORTALI” è dedicata a raffigurare il lavoro del poeta che viene paragonato al lavoro difficilissimo degli acrobati o dei trapezisti o dei funamboli, cioè a tutta una categoria di persone che riescono a stare in equilibrio su particolari attrezzi come la fune, la sbarra o il trapezio.
La IV parte “CONGEDI” è dedicata a cinque commiati particolari: il primo è dedicato ad un calciatore, il secondo è dedicato alla città di Roma, il terzo è dedicato ai suoi amici “felloni”, il quarto è dedicato a “Lagavulin” ed infine il quinto è dedicato all’Italia. In tutto il libro poi ci sono due temi ricorrenti e trasversali che sono la città di Roma e una giovane donna di nome Margherita, alla quale sono dedicate molte poesie. Il libro contiene molte belle poesia d’amore (per Margherita) ma soprattutto contiene poesie meditative e parenetiche sulla società sugli uomini e sulla vita; le poesie raccolte nel libro sono quelle scritte negli ultimi anni della sua vita. Le poesie, comunque, non contengono né tempo, né spazio tranne quando si parla di Roma. Il titolo “Alla luce del sole”, vuole sicuramente esprimere la diretta visione della vita del poeta così come la percepisce il poeta dalla società in cui vive, insomma non ha nulla da nascondere e tutto ciò che percepisce lo esprime alla luce del sole. Ma la weltanschauung del poeta non è sempre così solare e ottimistica come potrebbe far pensare il titolo del libro, anzi molte poesie esprimono una solitudine, una tristezza ed un pessimismo molto forte. Le poesie descrivono, contemplano e dispiegano la pluralità e la variabilità della situazione degli uomini che vanno da situazioni tragiche ad avvenimenti lieti che sintetizzano poi i dolori e le gioie della vita. La visione della vita del poeta è racchiusa ed esplicata anche nel film “Tutti al mare” del 2010, la cui sceneggiatura è stata scritta da Vincenzo Cerami e il figlio Matteo che ne ha curato anche la regia. Il film presenta una trama esile e fragile ma ricca di episodi particolari e situazioni diverse fra loro, perché racconta le vicende di personaggi diversi. Il film presenta, oltre alle immagini liriche e sentimentali, delle chicche che riguardano delle citazioni di altri film, quella che ho apprezzato di più è stata la citazione di Pasolini del film “Le nuvole”. Nel finale di questo film il grande attore Totò, sdraiato in mezzo alla spazzatura, con Ninetto Davoli apre gli occhi e stupito dalle nuvole esclama: “O meravigliosa bellezza del creato!”. Anche in “Tutti al mare” la scena si ripete ma in un contesto diverso, e a dire la famosa esclamazione sono due ragazzi di colore. Lo spirito e l’atmosfera del film sono, dunque, uguali all’aura poetica e al fascino del libro. Sia il film, sia il libro hanno in comune anche un’altra cosa, cioè la tesi che la vita è un trompe d’oeil, cioè una pittura che per i suoi particolari curati e per il posto dove è dipinta inganna l’occhio di chi la guarda. Insomma la vita è una visione, una illusione e un miraggio che ad un certo punto scompare nel nulla così come è comparsa. Ciò che accomuna il film e il libro poetico è lo sguardo critico e distaccato del poeta che guarda la realtà con spirito fiducioso, benevolo e bonario alla vita e verso la gente comune con la speranza che alla fine della giornata e della vita tutto si ricompone e si tiene in una unità di bene che porta alla pace fra gli uomini.
È scritto sul manuale
Una poesia di Vincenzo Cerami.
Alla luce del sole
Introduzione.
La poesia “È scritto sul manuale” è una poesia che fa parte del libro poetico “Alla luce del sole” di Vincenzo cerami, pubblicato nel febbraio 2013 per conto di Arnoldo Mondadori Editore. È la poesia n. 60, pagg. 99 – 100.
Testo della poesia.
È scritto sul manuale
degli uomini di gomma
cosa fare per il giorno dei morti.
Lo spirito è sbeffeggiare,
già dal primo sole,
le leggi naturali
(perché la morte è natura).
Di notte restare svegli
di giorno godere i sogni arcani.
A colazione cenare
e tutt’il giorno camminare a ritroso…
Ma gli uomini di gomma vanno oltre.
Ai sopravvissuti consigliano:
“Si vada indietro con la nuca
fino al sacro
o col capo avanti allacciato
fra le ginocchia.
Ghirigori fronzoli
e geroglifici
a comporre corpi inumani
e artificiosi insetti
e rettili spesso e anfibi
grilli e coccodrilli
ma più sovente
diavoloidi con la spocchia
e creature dell’abisso.
Regolarmente seduti alla sedia
si circonduca il busto
con espressione d’inedia
e indifferenza senza muovere
i piedi e si tocchi
con entrambi i capezzoli
la spalliera.
Devesi considerare
il cauccio una chimera
un dio in erba strano
un’assenza un fastidio
un falso schema
un brutto sogno”.
Ogni funerale
non è forse un carnevale?
Ecco un’altra bellissima poesia di questo intensissimo libro poetico di Vincenzo Cerami.
Modica 19 febbraio 2019 Prof. Biagio Carrubba.
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