
La poesia è la poesia numero 124 di Myricae, fu pubblicata nella III edizione di Myricae del 1894.
Testo della poesia
E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d’un tratto;
come un occhio, che, largo, esterrefatto,
s’aprì si chiuse, nella notte nera.
Parafrasi della poesia
Il bagliore del lampo mostrò il cielo e la terra così come erano:
la terra era in affanno, livida ed in fermento;
il cielo era pieno di nuvole, furente e in disordine:
ad un tratto una casa bianchissima
apparì e sparì all’improvviso;
(anche l’occhio del padre) si aprì atterrito e spalancato,
e nella notte nera vide tutto questo con il lampo del fucile.
Il tema della poesia
Il tema della poesia esprime l’ultima visione del padre di Pascoli quando fu colpito dal colpo di fucile. Anche il bagliore del lampo illumina la terra e il cielo che si mostrano sconvolti dal temporale.
Il messaggio della poesia
Il messaggio della poesia è dato dalla ricostruzione delle ultime immagini viste dal padre morente. Come il lampo del fulmine illumina la terra per pochi secondi e la mostra così come è, così il bagliore della fucilata fece vedere la terra e il cielo al padre atterrito e con gli occhi spalancati per l’accaduto.
La tesi della poesia
La tesi della poesia è la descrizione dell’occhio sconvolto del padre che si apre e si chiude nel buio della notte.
Analisi della forma
È una ballata con versi endecasillabi.
Il linguaggio della poesia
Il linguaggio della poesia è altissimo, tutto costruito sulla grande similitudine tra il bagliore del lampo e il bagliore del colpo del fucile. La lexis della poesia è chiara, precisa, efficace, costruita su moltissime figure retoriche come la sintassi nominale, l’asindeto e versi simmetrici.
Il tono emotivo
Il tono emotivo è dato dalla ricostruzione che il poeta fa degli ultimi istanti di vita di suo padre che muore con gli occhi spalancati e con il viso terrorizzato.
La bellezza della poesia
La bellezza della poesia è data dalla similitudine tra il bagliore del fulmine e quello della fucilata; un altro motivo di bellezza è dato dalla rappresentazione psichica e fisica del padre prima di morire.
Modica 03 luglio 2019 Prof. Biagio Carrubba
Rivisto e pubblicato oggi 01 luglio 2023

Commenti recenti