4. Un’analisi della poesia “X agosto” di Giovanni Pascoli.

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La poesia, X agosto, è la poesia numero 80 di Myricae e fu scritta da Pascoli nel 1896 e pubblicata nella IV edizione di Myricae del 1897.

                        Testo della poesia

                        San Lorenzo, io lo so perché tanto

                        di stelle per l’aria tranquilla

                        arde e cade, perché si gran pianto

                        nel concavo cielo sfavilla.

                        Ritornava una rondine al tetto:

                        l’uccisero: cadde tra spini:

                        ella aveva nel becco un insetto:

                        la cena dei suoi rondinini.

                        Ora è là come in croce, che tende

                        quel verme a quel cielo lontano;

                        e il suo nido è nell’ombra, che attende,

                        che pigola sempre più piano.

                        Anche un uomo tornava al suo nido:

                        l’uccisero: disse: Perdono;

                        e restò negli aperti occhi un grido

                        portava due bambole in dono…

                        Ora là, nella casa romita,

                        lo aspettano, aspettano in vano:

                        egli immobile, attonito, addita

                        le bambole al cielo lontano

                        E tu, Cielo, dall’alto dei mondi

                        sereni, infinito, immortale,

                        oh! d’un pianto di stelle lo inondi

                        quest’atomo opaco del Male!

Parafrasi della poesia X agosto

(Il poeta) rivolgendosi a San Lorenzo gli dice:

io lo so perché un gran numero di stelle arde e brilla

nel cielo tranquillo e concavo.

Una rondine tornava al tetto:

l’uccisero: cadde tra le spine:

aveva nel becco un insetto:

la cena dei suoi rondinini.

Ora essa è là con le ali aperte come in croce

che mostra il verme al cielo lontano;

e il suo nido è nell’ombra che aspetta,

e che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava alla sua casa:

lo uccisero: disse: perdono;

e un grido gli restò negli occhi spalancati:

portava due bambole in dono…

Ora là, nella casa solitaria,

lo aspettano invano;

egli è rimasto immobile, attonito, atterrito

e addita le bambole al cielo lontano.

E tu, cielo, infinito, immortale

dall’alto delle stelle inondi

con un pianto di stelle la terra,

quest’atomo opaco del male.

Il tema della poesia X agosto

Il tema della poesia è la constatazione della malvagità degli uomini che uccidono per niente altri uomini onesti. Il poeta porta due esempi: il primo è quello degli uomini che uccidono senza motivo le rondini; il secondo esempio è quello di alcuni uomini malvagi che uccidono altri uomini puri come il padre del poeta. Nel finale Pascoli guarda il cielo (Dio) il quale rimane impotente di fronte alla malvagità degli uomini.

Il messaggio della poesia

Il messaggio della poesia è quello di esprimere la sfiducia del poeta negli uomini perché gli hanno ucciso il padre innocente. Questo omicidio rimasto impunito significa che il poeta guarda verso il cielo che rimane indifferente rispetto alla crudeltà degli uomini. A causa di ciò tutta la terra si riempie di malvagità, si trasforma in un atomo oscuro, pieno di male.

La tesi della poesia

La tesi della poesia è quella che per il poeta, il male assume una dimensione cosmica perché il cielo inonda la terra con il suo pianto di stelle.

Analisi della forma

Il linguaggio poetico della poesia è molto alto e complesso, raffinato e simbolico. Le figure retoriche sono molte, come enjambement, similitudini, parallelismo, simbolismo, allitterazioni, analogia, sinestesia, metonimia.

La lexis della poesia

La lexis della poesia è molto chiara, personale e drammatica. Il tono emotivo è drammatico e tragico perché esprime il dolore del poeta per l’omicidio ingiustificato del padre e per l’ingiustizia che circola su tutta la terra.

La bellezza della poesia

La bellezza della poesia è dovuta al suo linguaggio simbolico ed analogico e anche al dolore del poeta che esprime la sua disperazione e che induce il lettore a sentirsi coinvolto nell’omicidio per trovare giustizia e pace fra gli uomini.

Modica 03 luglio 2019                                              Prof. Biagio Carrubba

Rivisto e pubblicato oggi 01 luglio 2023

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