4. Il percorso culturale ed esistenziale del poeta secondo Biagio Carrubba.

Share Button

Secondo me il percorso culturale ed esistenziale di Salvatore Quasimodo è quello indicato dalle sue opere poetiche, ebbene secondo me questo percorso poetico e culturale attraversa tre grandi periodi di vita che il poeta trascrive nelle sue poesie. Il primo periodo è quello che va dalla fanciullezza fino al 1940 e comprende le prime 3 raccolte di poesie: Acque e terre, Oboe sommerso, Erato e Apollion. Queste raccolte ci descrivono la vita del poeta, il quale si sente un albero e ci descrive il suo ambiente naturale come cupo e oscuro. Ci descrive insomma che vive una vita di inferno. Io credo che effettivamente Quasimodo si sentiva di vivere una vita infernale, arida sentimentalmente e solitaria. È il periodo cosiddetto ermetico del poeta e corrisponde alla vita errabondo che era costretto a fare. Prima durante la fanciullezza in Sicilia, poi dal 1919 a Roma, poi a Reggio Calabria, quindi ad Imperia, poi in Sardegna, infine a Milano. In queste tre opere poetiche Quasimodo è un’anima sterile che si immedesima in un ambiente naturale fatto di alberi, fiumi, selve, oscure che si sente continuamente disperato e che invoca Dio. Questo ambiente naturale, in cui predomina, il verde dell’erba e delle foglie assomiglia molto all’ambiente infernale di Dante. E lui fa ricordare la voce di Pier della Vigna, che divelta cominciò a parlare, facendo uscire lagrime e sangue dal ramo. Il poeta gira in questo ambiente tetro e oscuro e chiama i morti e vive fra morti. Cerca disperatamente una donna amata, ma ormai morta. Invoca continuamente di voler uscire da questa condizione umana fatta di avare pena e vorrebbe ritornare nella sua terra nativa, ricordata come l’eden originario, e chiede a Dio di prenderlo con sé per lenire la pena aperta. Nel 1940 esce dall’inferno e passa nel purgatorio; e questo periodo di vita dura dal 1940 fino al 1963 fino a quando incontra Curzia Ferrari che lo accompagna nel Paradiso terrestre, dove rimane fino al 1968 quando muore e così non inizia l’ultimo il regno dei cieli e della luce divina. Il secondo periodo inizia con l’opera poetica della traduzione dei Lirici greci e termina con l’opera La terra impareggiabile.

MODICA, rivisto e ordinato il 23 maggio 2023                   Prof. Biagio Carrubba

Modica, 25 maggio 2023 Prof. Biagio Carrubba

Share Button

Replica

Puoi usare questi tag HTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>