Io, B. C., penso, reputo e giudico che è triste e umiliante ascoltare, oggi, in Italia un filosofo, ex sindaco di Venezia, da sempre critico e cinico, e apparentemente di sinistra, il quale, dopo la vittoria della nana e retriva Meloni, ha cambiato faccia, casacca e pensiero ed è diventato un difensore della leader di estrema destra, salendo, così, sul carro dei vincitori e tradendo, così, la sua ideologia di pseudo filosofo di sinistra. Inoltre, io, B. C., penso e giudico che questo filosofo voltagabbana, per questo cambiamento di casacca e di pensiero, dovrebbe vergognarsi di considerarsi un filosofo, presuntuoso, onnisciente e un critico neutrale e dovrebbe avere il coraggio di dichiararsi apertamente di essere di destra e dovrebbe avere, anche, il coraggio di considerarsi, ormai, a tutti gli effetti, un ideologo di destra e un filosofo difensore, a tutto tondo, della nana e retriva Premier. Infine, io, B. C., penso e giudico che questo filosofo, ormai di destra, dichiari, se ne ha il coraggio e senza tanti giri di parole, di essere divenuto un difensore e un protettore di questo Governo di estrema destra e postfascista. Io, B. C., voglio aggiungere, anche, un’altra considerazione sul percorso culturale, filosofico ed esistenziale del filosofo veneziano Massimo Cacciari. Mi ricordo, anche, che lui, certamente, in Italia, non è stato il primo filosofo a trasformarsi in un politico filosofo. Ripenso, infatti, a Giovanni Giolitti, il quale, partendo da una filosofia, generica e generale, come era la filosofia del neo idealismo di Croce, si separò dalla filosofia neo idealista di Benedetto Croce e, dopo la vittoria del fascismo in Italia, diventò il primo filosofo della politica e della ideologia del fascismo italiano. Anzi, Giovanni Gentile fu il primo firmatario del Manifesto degli intellettuali fascisti del 1925. In risposta a questo Manifesto degli intellettuali fascisti, Benedetto Croce pubblicò e fu il primo firmatario del Manifesto degli intellettuali antifascisti del 1925. Oggi, io, B. C., penso e suppongo che anche il filosofo veneziano Massimo Cacciari abbia ripercorso lo stesso percorso, culturale, filosofico ed esistenziale del filosofo siciliano Giovanni Gentile. Infatti, il filosofo veneziano Massimo Cacciari è passato da una disordinata ed eclettica pseudo filosofia di sinistra a diventare difensore e protettore dell’attuale nana e bieca Giorgia Meloni. Io, B. C., voglio sapere se il filosofo veneziano Massimo Cacciari vuole difendere l’ideologia postfascista della nana e retriva Giorgia Meloni. La mia supposizione a questo riguardo è quella di pensare che già il suddetto voltagabbana ed eclettico filosofo veneziano abbia già deciso, dopo la vittoria, elettorale e politica, della Premier postfascista Giorgia Meloni, di diventare anche lui, un filosofo postfascista e sostenitore del partito FdI.
Modica 26/01/2023 Prof. Biagio Carrubba
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